[Calcio] 59° Torneo mondiale di calcio "Coppa Carnevale"

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(Rosy)
00venerdì 2 febbraio 2007 21:04


Inizia lunedì con la partita Milan Santos la 59° edizione del torneo mondiale di calcio under 20 "Coppa Carnevale"
(Rosy)
00venerdì 2 febbraio 2007 21:04
UN TORNEO "MONDIALE"
TRE date sono le colonne portanti del Torneo di Viareggio: 1947, 1982 e 2006.
Il 1947 è l'anno della fondazione del CGC in un bar sulla famosa passeggiata.
Il 1982 è quello del mitico mondiale spagnolo, vinto dagli azzurri tra le cui fila c'erano ragazzi che solo pochi anni prima avevano calcato i campi della Coppa Carnevale. Tra gli altri Zoff, Scirea, F. Baresi, Antognoni, Causio, Rossi, Collovati, Oriali, Bordon e Conti. In pratica il primo "marchio di fabbrica" a livello mondiale. Un enorme ritorno d'immagine proprio nell'edizione in cui trionfò la Fiorentina, che in Spagna '82 aveva il suo massimo rappresentante in Antognoni. Stagioni scintillanti ne seguirono e con esse la crescita esponenziale della manifestazione che piano piano era passata dalle canoniche 16 squadre partecipanti alle 24 del 1990. Un allargamento figlio del successo e della rinascita dei settori giovanili in tutto il mondo. Specchiarsi proprio a Viareggio è stato un obbligo per i più grandi club italiani e stranieri che si contendevano un trofeo diventato simbolo del proprio prodotto interno e delle scommesse vinte sui baby.
Nel 1997 l'ulteriore passaggio a 32 partecipanti in anticipo di cinque anni sulla linea dei Mondiali di calcio. Gli Anni Novanta sono anche quelli che alimentano i campioni futuri, quelli che daranno la quarta stella al calcio italiano. La globalizzazione porta via via tutti i continenti ad essere presenti al mondiale per club a livello di Under 20. Nella prima edizione del nuovo secolo un'ulteriore spinta fino ad arrivare alle 40 squadre e quindi alle 48 attuali. Un circo variopinto si affaccia ogni anno a far da contorno al famoso Carnevale viareggino. Dentro la "pista" ancora campioni, tanti per numero e valore.
Un destino favorevole ha voluto proprio il "figliolo Marcello" Lippi alla guida dell'Italia a "Germania 2006", lui che ha partecipato al torneo come giocatore e poi come allenatore della Sampdoria Primavera. Ventidue campioni del mondo hanno regalato felicità a tutti gli italiani e massimo orgoglio al Centro Giovani Calciatori. Un orgoglio che ora è sostenuto giustamente da Buffon, Peruzzi, Amelia, Zambrotta, Nesta, Cannavaro, Oddo, Pirlo, Gattuso, Totti, De Rossi, Perrotta, Barone, Toni, Del Piero e Inzaghi. Sedici stelle su ventitrè hanno vissuto il torneo direttamente, più il tecnico: davvero l'università del calcio.
Per il Viareggio è sempre tempo di Mondiale. Ieri, oggi e domani all'insegna dei giovani e delle loro speranze.
(Rosy)
00venerdì 2 febbraio 2007 21:05
"IL TORNEO E'
.....Oltre mezzo secolo di storia.Quante generazioni di calciatori.
E sempre coi carri allegorici a far da sfondo ed a riempire l'aria di quella spensierata goliardia. I giovani e Viareggio, i giovani e il calcio, un triangolo ideale disegnato nel tempo e che nel tempo si rinnova.
Nasce da una semplice idea, una sfida fra bar, non per ingannare il tempo, ma per dargli una cadenza gioviale e grintosa.
L'idea diventa scommessa e la combinazione trova posto nella storia. Nella storia della Versilia e in quella del mondo pallonaro. Da dieci lustri gli album del Centro si arrichiscono di formazioni, riempiono le pareti del Circolo davanti al Bagno Nettuno, entri e senti forte l'odore della carta, l'archivio zeppo di liste e bilanci, ma anche di argenti e bronzi. I trofei, affianco alle foto, i primi e gli altri immobili, testimonianze e credenziali allo stesso tempo del lavoro.
Lo chiamano più spesso Centro Giovani, omettendo, quasi per incuria quel "Calciatori", noi preferiamo chiamarlo e richiamarlo all'attenzione generale più completamente, Centro Giovani Calciatori, tutto maiuscolo, lo merita.
Mazzola e poi Antognoni, ma anche Batistuta, Del Piero e Baggio insieme a quelli il cui nome, oggi, dice poco son passati tutti da Viareggio, dal circolo di Via Duse, è il calcio, tutto il calcio, la sua storia che così, quasi per uno scherzo del Carnevale, ha vistato un passaggio obbligato.
E' il bello di Viareggio, è bello poter dire c'ero anch'io o ci sarò. I promotori del più importante, in assoluto, torneo mondiale giovanile di calcio, sono fra i pochi a perseguire la politica dei giovani ad offrire il terreno verde alle promesse della pedata. Fatti e non parole, slogan che si intona e che non stona come quei discorsi vecchi e moderni dei presunti fautori del calcio giovanile.
Ecco perché, entrando nei saloni del Centro, in Via Duse, i volti assumono sembianze di quei padri, di quei fratelli che sono sempre pronti ad offrire un campo ed un pallone a chi sogna di costruire con quel pallone un futuro, o semplicemente vuol giocare una sana partita. Mille e più di mille incontri, una valanga di goals e di sorrisi, senza fini di lucro, con l'unico intento di dare al calcio giovanile una sponda ideale, quasi per scherzo, ma molto seriamente. Complici Ondina e Burlamacco, le maschere di Viareggio, regina e sovrano del Carnevale, la festa dei giovani."
(Rosy)
00venerdì 2 febbraio 2007 21:09
squadre partecipanti

ITALIANE

ASCOLI
ATALANTA
BENEVENTO
CHIEVO VERONA
CISCO CALCIO ROMA
EMPOLI
FIORENTINA
GENOA
INTER
JUVENTUS
LECCO
MILAN
MODENA
MONTICHIARI
NAPOLI
PALERMO
PARMA
PERGOCREMA
PERUGIA
PIACENZA
PISA
RAPP. SERIE D
REGGINA
ROMA
SAMPDORIA
SIENA
TORINO
TREVISO
ESPERIA VIAREGGIO
VICENZA

ESTERE

ANDERLECHT (Belgio)
A.P.I.A. (Australia)
OFK BELGRADO (Serbia)
A.S. DE CAMBERENE (Senegal)
C.A. JUVENTUD (Uruguay)
KALLON F.C. (Sierra Leone)
LIBERTY ORADEA (Romania)
MACCABI HAIFA (Israele)
MALAYSIAN INDIAN (Malesia)
NEW YORK STARS (U.S.A.)
PAKHTAKOR (Uzbekistan)
CLUB REAL ARROYO SECO (Argentina)
SAN MARINO (Rep .S. Marino)
SANTOS (Brasile)
SANTOS LAGUNA (Messico)
SEMENCES OLYMPIQUES (Camerun)
SPARTAK MOSCA (Russia)
STELLA ROSSA (Serbia)
(Rosy)
00sabato 3 febbraio 2007 22:06
3/02/07 - COMUNICATO UFFICIALE

Il Centro Giovani Calciatori comunica che, a seguito dell'interruzione sancita dagli organi sportivi su qualsiasi attività calcistica, solo nella tarda serata di lunedì 5 febbraio, potrà dare risposte definitive riguardo all'organizzazione e allo svolgimento della 59° edizione del Torneo Mondiale di Calcio Coppa Carnevale.

Centro Giovani Calciatori
(Il presidente)
Alessandro Palagi

(Rosy)
00mercoledì 7 febbraio 2007 22:04
Viareggio da domani apre le porte
E' la decisione del commissario straordinario della Figc, Pancalli, dopo la partenza senza pubblico del popolare torneo, inaugurato oggi dalla vittoria del Maccabi Haifa sulla Fiorentina (2-0)

VIAREGGIO (LUCCA), 7 febbraio 2007 - Alessandro Palagi, il presidente del Centro giovani calciatori che organizza la coppa Carnevale, fa i salti di gioia appena viene ufficializzata la decisione di Pancalli: il Viareggio può aprire le porte agli spettatori. "Abbiamo appreso con grande gioia la revoca delle porte chiuse per il nostro torneo e, quindi, la possibilità di avere pubblico, ma soprattutto osservatori, sugli spalti. Da domani si gioca per la gente, e per i ragazzi. Si gioca per lo sport. E, finalmente, si respirerà aria di vero Torneo... Prima mi sembrava una messa funebre, ma era comprensibile visto il momento tragico che attraversava il calcio dopo i fatti di Luzzi e Catania".
EMERGENZA SUPERATA - La prima vera giornata del torneo, iniziato di fatto oggi con la sfida tra Fiorentina e Maccabi Haifa (vinta 2-0 dagli israeliani), e che ha visto saltare la gara inaugurale tra Milan e Santos e i match della prima giornata, è passata senza lasciare eccessivi danni. "Per oggi non ci sono stati eccessivi problemi - ammette Palagi -, ma domani ci sono partite importanti nell'ottica del calcio giovanile. La Juventus che ha vinto tre tornei di fila gioca contro un Palermo che è pieno di ragazzi interessanti; il Milan quest'anno particolarmente attento alla rosa della Primavera fa la verifica del suo valore, l'Atalanta è contro il Pisa e poi c'è grande curiosità, in Toscana, di vedere all'opera l'Empoli che, da anni, coi suoi giovani fa belle cose. Pensate se si fosse giocato ancora a porte chiuse, che danno non economico, ma di operatività per chi viene a vedere le promesse".
PERICOLO SCAMPATO - E Palagi le ha tentate davvero tutte per rendere, al minimo, i danni della serrata dei cancelli. Affidandosi anche al vicepresidente del Senato, Milziade Caprili, viareggino doc eletto con Rifondazione Comunista. "Ci ha dato una grande mano - ammette Palagi - insieme anche al Sindaco Nicoletti". Un Viareggio a porte chiuse, in definitiva, significava anche far lievitare i costi della manifestazione perché molti comuni o Enti che hanno messo a disposizione impianti e servizi, venivano rimborsati con la cessione di biglietto d'ingresso. "In questi 4 giorni c'è passato di tutto nella testa - ammette Palagi -, s'è rischiato di fare saltare il torneo, comunque minarlo per un bel po'. Abbiamo, però, capito di avere amici in tutto il mondo".
dal nostro inviatoGaetano Imparato

(Rosy)
00mercoledì 7 febbraio 2007 22:07
Un appunto all'articolo: il sindaco di Viareggio si chiama Marcucci, Nicoletti è l'assessore alle politiche sportive
(Rosy)
00mercoledì 7 febbraio 2007 22:09
I risultati
Vincono Inter e Maccabi
Nella prima giornata i nerazzurri battono 3-2 il Piacenza, mentre la squadra israeliana di Haifa supera 2-0 la Fiorentina con doppietta del musulmano Baram. Napoli k.o.

VIAREGGIO (Lucca), 7 febbraio 2007 - Pioggia a catinelle e porte rigorosamente sprangate agli addetti ai lavori. La prima giornata della 59esima edizione della Coppa Carnevale regala pochi sussulti, ma intensi. In copertina ci finisce soprattutto il Maccabi Haifa che, sul campo centrale di Viareggio (Stadio dei Pini), batte 2-0 la Fiorentina con doppietta di Baram Kajal, musulmano di religione, ma che spinge alla vittoria la squadra israeliana: e di questi tempi, scusate se è poco. Vola, nella prima, anche l'Inter, spinta dal gol di Ribas (capocannoniere della passata stagione) che schioda dallo 0-0 la gara bella e avvincente contro il Piacenza, match che regala ben 5 gol. Tornano le campane al Torneo in Versilia e vengono puntualmente... suonate. Il Montichiari ne rifila ben 4 gol al Benevento. Certo, non sarà stato un match di cartello, ma comunque un risultato così forte non è da sottovalutare. Anche il Napoli perde con una squadra di serie C, il Pergocrema. Il Torino, con un gol di Lo Bosco, non riesce a superare l'OFK di Belgrado, squadra apparsa abbastanza ostica, ma non trascendentale, mentre la Sampdoria schianta i romeni del Lyberty Oradea con un chiaro 3-1. Sorpresa, invece, nel derby umbro: il Perugia, che furoreggia nel campionato Beretti, e che dal Viareggio vuole le prime sentenze dopo la rifondazione del suo settore giovanile, perde 1-2 dal Gubbio che, comunque, ha un'ottima tradizione a livello giovanile. Convincente il Parma, che batte gli uzbechi del Pakhtakor che, nella passata edizione del torneo, strapparono un bel po' di applausi.
dal nostro inviatoGaetano Imparato
ELIPIOVEX
00mercoledì 7 febbraio 2007 22:18
Ho visto il servizio al telegiornale: hanno giocato a porte chiuse.
(Rosy)
00venerdì 9 febbraio 2007 16:00
Risultati dell'8 febbraio
I risultati di ieri: a segno Gullit e Cissé
(g.i.) Eppur si muove. Il Torneo di Viareggio, in dubbio fino all'ultimo e con la partenza ad handicap delle porte chiuse, inizia a regalare le prime chicche. Il pubblico, alla riapertura dei cancelli autorizzata dalla Figc, non s'è riversato proprio in massa ma nelle are di cartello (per esempio Juve-Palermo) il tutto esaurito (o quasi) non è mancato.
CONFERME La vittoria della Juventus sul Palermo conferma come, anche in questa edizione, sia la squadra di Chairenza la candidata al successo. I rivali della passata stagione, la Juventud (Uruguaiani) hanno battuto 11-0 il Malasyan Indian, test quindi poco probante. Grigio 0-0 del Milan contro il Siena, spicca il 4-1 dell'Atalanta sul Pisa non tanto per il punteggio, quanto per i nomi "altisonanti" finiti nel tabellino dei realizzatori: Gullit e Cisse. Solo casi di omonimia naturalmente (il primo è un ghanese con ottime prospettive, il secondo arriva dalla Nuova Guinea) e per la squadra del presidente Ruggeri, che da sempre ha puntato su giovani sconosciuto per lanciarli nel grande calcio, inserire nelle liste nomi altisonanti (al momento solo di nomi si tratta) fa simpaticamente sorridere.

(Rosy)
00venerdì 9 febbraio 2007 20:53
Risultati del 9 febbraio
Viareggio: Napoli eliminato
Prime bocciature: gli azzurri, il Benevento e il Perugia sono a zero punti dopo due sconfitte. Applausi per Sampdoria e Vicenza, sorpresa Pergocrema

VIAREGGIO (Lucca), 9 febbraio 2007 - Ci sono già i primi verdetti, e sono bocciature anche sonanti. Napoli e Benevento, con il Perugia, sono a zero punti dopo due sconfitte: di fatto, quindi, già a casa. Eliminati, insieme al San Marino, anch'esso a 0 punti, e col gruppetto che con un solo pari possono ritenersi fuori dai giochi come Treviso e Livorno. Applausi, invece, a Sampdoria, Vicenza e se vogliamo anche per il Pergocrema. Ma se per i liguri (bella la doppietta di Romeo) brillare non è una novità, quella del Vicenza è di fatto una sorpresa, visto che in campionato stentano un po' (terz'ultimi del girone). Ma il mercato di gennaio ha cambiato il volto della squadra allenata da Bruno Russo: arrivati De Marc e Bacillieri (centrali di difesa), più Elasba (per il quale si attende ancora l'ok per il tesseramento) il Vicenza si ritrova a punteggio pieno, e con prove convincenti. Ieri una tripletta di Dal Bosco a completare il quadro clinico dei biancorossi, in netta ripresa. Altra sorpresa il Pergocrema, anch'esso rinforzatosi con Ravasi, prelevato dalla prima squadre e che l'anno scorso era nella Primavera dell'Inter.
Per la Sampdoria, invece, conferma del buon lavoro di Bollini (uno scudetto con la Primavera Lazio), anche se il Benevento è apparso abbastanza "morbido" come avversario. Frenata del Maccabi Haifa, ma se la vedrà col Napoli ormai eliminato, e dell'Inter, a pari punti col Modena (anche i nerazzurri saranno alle prese col San Marino dalle valige pronte). Pomeriggio triste per Kevin Koffi, la punta della Rappresentativa di serie D, che era pronto a mostrare la maglia in ricordo di Ermanno Licursi nel caso avesse segnato: dal dischetto, pronto a tirare un rigore contro il Parma, s'è visto parare il tiro dal portiere Virgili. Così come triste, da dimenticare, è stato il pomeriggio di Fusani, del Montichiari, che in uno scontro (gara contro il Liberty Oradea) s'è fratturato la gamba per un intervento di Petrescu. Quest'ultimo non è stato nemmeno ammonito, e alla fine compare anche nel tabellino dei marcatori con un gol del 3-1 finale. Per la cronaca, oltre all'infortunio anche due espulsi per una gara avvelenata.
dal nostro inviatoGaetano Imparato

(Rosy)
00sabato 10 febbraio 2007 20:48
Risultati del 10 febbraio
Viareggio: Juve e Genoa a valanga
Giornata ricca di gol alla coppa Carnevale: i bianconeri travolgono il Malaysian (7-0) mentre nell'8-1 dei rossoblù si scatena Di Maio (tripletta). Vincono anche Milan e Roma. Eliminata la Reggina

VIAREGGIO, 10 febbraio 2007 - Pioggia di gol sulla Coppa Carnevale. In ben quattro gare vittorie extralarge. La Juventus batte 7-0 il Malaysian (4 gol di Lanzafame); il Milan supera 6-0 gli australiani dell'A.P.I.A.; l'Empoli affonda il Lecco (4-0) e il Genoa, con un netto 8-1 (3 gol per Di Maio e 2 per Forestieri) ha gioco facile sui New York Stars.
Più o meno goleade prevedibili, che alla fine influiranno relativamente sui destini delle qualificate che si decideranno in virtù di ripescaggi e classifica avulsa (andranno individuate anche le seconde che proseguiranno il cammino nella coppa Carnevale).
Stenta la Roma con gli ottimi senegalesi del Camberene, la Reggina perde ancora e esce mestamente dalla competizione anzitempo. Interessante il pari tra Juventud e il Palermo (0-0) che, alla fine, potrebbero essere già escluse nel girone della Juventus di mister Chiarenza. Brillano i belgi dell'Anderlecht che superano (2-0) anche la Cisco Roma andando a punteggio pieno. Nell'Atalanta altro gol d'un giocatorino dal nome altisonante (ma non parente del grande campione con le treccine del Milan): Gullit. Schioda lui la gara contro il Viareggio, mentre il raddoppio è di Mauri.
Qualche scaramuccia al termine di Siena-Santos, con i toscani nervosi per la sconfitta che, di fatto, li pone fuori dal torneo. Qualche spintone di troppo a fine gara, ma il parapiglia è subito sedato sia da due carabinieri presenti alla gara che dal pronto intervento dei dirigenti del Siena (e dai colleghi brasiliani). Alla fine, sullo stile del derby, brasiliani e senesi hanno cenato anche insieme in una sorta di "terzo tempo" riappacificatore. Di questi tempi, meglio calmare subito i bollori, magari davanti ad un bicchiere di buon vino...
dall'inviatoGaetano Imparato
(Rosy)
00lunedì 12 febbraio 2007 15:42
Risultati del 11 febbraio - recupero prime giornate
Viareggio: Milan fuori, Juve salva
I ragazzi di Galli pareggiano col Santos e sono eliminati: inutile il gol di Antonelli. Nella riedizione della finale 2006, i bianconeri rimontano la Juventud e il 2-2 estromette i brasiliani dal torneo

CEPARANA (Sp), 11 febbraio 2007 - Sarà che a Carnevale ogni scherzo vale ma il Milan è eliminato dal Torneo di Viareggio e la Juventus, per poco, non subisce il sorpasso pericolosissimo da chi, nella passata edizione, gli soffiò la finale: la Juventud.
LA GARA DEL MILAN I ragazzi di Galli pagano cara l'unica distrazione, un tiro da 40 metri di Dionisio (interessantissimo, prendetegli il numero di targa perché di lui si sentirà ancor parlare) che beffa Facchin. E pensare che la gara, per il Milan, s'era messa subito bene. Angolo di Di Gennaro, palla radente sul primo palo, respinta di un difensore e dalla mischia che ne nasce lo zampino di Antonelli. Benchè difensore di fascia, ricorda d'essere figlio di cotanto papà attaccante e piazza il vantaggio di rapina. Il Santos, però, non sbanda. E appena può inizia a palleggiare, a guadagnare metri e trovare spazi in cui infilarsi. Ma la vera ingenuità la commette la coppia di sentinelle davanti la difesa (Caraglia e soprattutto Bottini), che permettono a Dionisio la botta, indisturbata, con traiettoria che s'abbassa solo dopo aver scavalcato Facchin invano proteso in tuffo. Resta, al Milan, l'amaro in bocca per la mischia finale sulla quale la muraglia umana di maglie bianche respingeva il tiro ravvicinato di Willy Aubameyang. Ma i milanesi presenti in Tribuna applaudono il Santos che esce dal campo.
LA GARA DELLA JUVENTUS La Juventus, invece, illude la Juventud: prima si finge sedotta e poi la bidona. La replica della finale dell'anno scorso non ha risparmiato emozioni. E, proprio come nella passata manifestazione, vede i sudamericani mettere alle corde i bianconeri di Torino ma questa volta non riesce il colpaccio. La partenza, infatti, è un uno-due da mettere i brividi, da mandare al tappeto chiunque, ma non la squadra di Chiarenza. La Juventus si rimette in gara dopo aver modificato un po' il suo modo di stare in campo e aggiusta la sfida in corsa. Con carattere e mestiere. Le prime tre reti sono tutte su calci piazzati o, comunque, sui relativi sviluppi. Va in vantaggio la Juventud, con una punizione di Machado che Peula devia in gol (traversa e rete) in modo perfetto, bruciando sul tempo i difensori. Raddoppio dopo solo 4' della Juventud con Mora che, tocca basso per Machado, fulmineo nella sua sassata dalla distanza per il 2-0. Chiarenza cambia assetto, passa dal 3-5-1-1 al 3-4-1-2 ponendo Giovinco dietro due punte e non il solo Maniero. Lanzafame va a fare coppia con l'altro bomber bianconero, entrando dopo l'infortunio di Bianco. E proprio Lanzafame segna con un'azione fotocopia del primo gol uruguaiano: Giovinco batte il calcio da fermo, Lanzafame salta più di tutti e corregge in rete riportando i suoi in gara. Dopo il riposo, la Juventus punta su una partenza a razzo e prende subito i frutti col pari che vale la qualificazione ed evita il sorpasso dei sudamericani. E' Giovinco a realizzare la rete, dopo uno scambio classico, "dai e vai" tra il trottolino bianconero e Lanzafame. Il rasoterra finale è imprendibile, a fil di palo, e porta avanti la Juventus di Torino che, non solo si vendica della passata finale ma, con questo pari, impone alla Juventud di tornarsene a casa eliminata al primo turno: 5 punti, come per il Milan, vietano ai brasiliani di sognare ripescaggi.
ALTRI CAMPI Sugli altri campi il Siena batte 4-0 gli australiani dell'Apia e il Palermo 5-0 i malesiani. Vittorie su squadre materasso, servono solo a rendere meno triste il viaggio di ritorno a casa. Oggi 20 incontri in programma (i 12 del calendario originario più altre 8 gare slittate dal primo turno).
dall'inviatoGaetano Imparato
(Rosy)
00lunedì 12 febbraio 2007 16:09
spariti 6 senegalesi
Viareggio, spariti 6 senegalesi
"Fuga" in massa dall'albergo del Camberene, squadra senegalese allenata da Paolo Berrettini: l'ipotesi è che i sei abbiano raggiunto parenti senegalesi a Pescara, Messina e Bergamo

VIAREGGIO, 12 febbraio 2007 - Sono scappati ieri sera i 6 giovani giocatori del Camberene, compagine senegalese che partecipa alla coppa Carnevale di Viareggio. Due sono minorenni, gli altri 4 hanno tra 18 e 19 anni. Non sono tra i migliori giocatori della rosa allenata da Paolo Berrettini, ex tecnico delle nazionali giovanili italiane e da poco alla guida della squadra di Dakar, quindi al momento sarebbe da escludere un legame con il mercato delle giovani promesse.
Anzi, appare plausibile che i 6 giocatori abbiano raggiunto parenti senegalesi già in Italia e disseminati tra Pescara, Messina e Bergamo. Uno di questi (minorenne) è stato visto salire su un'auto e se ne sono perse le tracce, gli altri invece sono spariti senza lasciare dietro di sè nemmeno questa minima traccia. Due compagni dei fuggiaschi erano usciti dall'hotel, ieri sera, cercando di rintracciarli, preoccupati anche dal clamore che la notizia della loro sparizione poteva avere sul resto della comitiva. Le loro ricerche, però, non sono andate a buon fine.
Berrettini e i responsabili della spedizione marcavano stretto i ragazzi nelle uscite per gli allenamenti e non concedevano loro di lasciare l'hotel sede del ritiro presagendo il rischio di fuga, attuata già qualche anno fa, proprio al Viareggio, da giovani camerunesi. I 6 giocatori spariti dal ritiro non hanno portato bagagli, vestono le tute che indossavano tra campi di allenamento e partite e non hanno nemmeno i passaporti e i pass per l'arrivo in Italia, rimasti nelle mani dei dirigenti del Camberene.
L'APPELLO "Tornate. Attorno a molti di voi ci sono interessi di grandi club". Così i manager, l'allenatore e i compagni di squadra della formazione senegalese del De Camerene lanciano un appello ai sei calciatori in fuga. Per l'allenatore Paolo Berrettini, che li allena dal settembre scorso, "se tornano, nulla è cambiato nei loro confronti. So che alcuni di loro hanno parenti in Lombardia nelle zone del bresciano... Mi dispiace che siano fuggiti, perchè intorno a questi ragazzi è cresciuto l'interesse anche di qualche club italiano come la Lazio, il Siena, la Sampdoria, l'Udinese, il Mantova. Voglio far sapere loro che li perdono. Se torneranno non sarà cambiato nulla nei loro confronti". La squadra scenderà ugualmente in campo, oggi pomeriggio, contro la Cisco Roma, "perchè - ha sottolineato il team manager Libas Tall - vogliamo portare in fondo il nostro impegno con gli organizzatori della Coppa Carnevale".
dal nostro inviatoGaetano Imparato
(Rosy)
00lunedì 12 febbraio 2007 18:11
Incredibile al Torneo di Viareggio
arbitro aggredito, gara sospesa
Durante Genoa-Real Arroyo Seco un giocatore della squadra argentina ha colpito l'arbitro, che alla quinta espulsione aveva sospeso l'incontro

VIAREGGIO, 12 febbraio 2007 - Ancora un episodio di violenza in campo. Durante Genoa-Real Arroyo Seco uno dei giocatori della squadra argentina ha aggredito l'arbitro Cornero di Milano colpendolo con un pugno. La gara è stata sospesa e i Carabinieri sono intervenuti riuscendo a riportare la calma mentre al giovane è stato ritirato il passaporto.
Secondo quanto riporta il sito ufficiale del Genoa la gara è stata sospesa sul 2-1 per i rossoblù dopo che cinque giocatori del Real Arroyo, in fasi diverse, sono stati espulsi. A causa del numero non più regolamentare di giocatori in campo, il fischietto lombardo al 23' ha decretato la fine anticipata dell'incontro, ma è stato per tutta risposta oggetto di un'aggressione, da parte di alcuni tesserati del club argentino. Al Genoa, che nella vicenda non ha avuto alcun coinvolgimento, probabilmente verrà assegnata la vittoria al tavolino.
Questa mattina, dallo stesso albergo dove alloggia la squadra del Real Arroyo, sono fuggiti 6 giocatori senegalesi del Camberene di cui si sono perse le tracce.
LE QUALIFICATE - L'Inter si è qualificata agli ottavi di finale della coppa Carnevale battendo il San Marino (1-0). Insieme a Juventus e Santos, ammesse agli ottavi da ieri, avanzano come prime dei gironi anche Atalanta, Empoli, Genoa, Fiorentina, Ofk Beograd, Sampdoria, Vicenza e Spartak Mosca. La Roma è riuscita a ottenere l'accesso alla seconda fase come migliore seconda, così come Torino, Piacenza e Laguna Santos.
dal nostro inviatoGaetano Imparato
(Rosy)
00mercoledì 14 febbraio 2007 21:57
risultati del 14
Viareggio: fuori Inter e Juve
Tante sorprese dagli ottavi di finale: il Genoa elimina i nerazzurri ai calci di rigore; il Piacenza batte i bianconeri. Avanzano ai quarti anche Empoli (1-0 sul Torino) e Sampdoria (1-0 al Santos)

QUARRATA (Pt), 14 febbraio 2007 - Si decide tutto ai rigori. Sbaglia Ribas, dopo i primi 5 tiri dal dischetto con 4-4- di parziale (errori di Bonucci e Costantin). Tiro sbilenco e centrale. Ma non fatene una colpa all'uruguaiano, perché proprio Ribas (figlio dell'ex tecnico del Venezia) aveva rimesso in gara l'Inter guadagnando un rigore e dando la carica in una ripresa che l'Inter ha dominato. Ma potevano svegliarsi prima i giocatorini di Moratti, e non regalare il primo tempo al Genoa andando sotto d'un gol e rischiando di trovarsi fuori dai giochi già nella prima frazione di gioco. Nella ripresa hanno la possibilità anche di giocare con un uomo in più fin quando l'espulsione di Pedrelli non riporta la sfida in parità numerica.
PRIMO TEMPO - E' tutto del Genoa, l'Inter non riesce a trovare la porta nemmeno se ricorresse alla bussola. Centrocampo svagato, leggerino, che fa poco filtro davanti la difesa e nel pressing non recupera palloni, specie quelli determinanti che ballonzolano davanti l'area di rigore. E proprio da quella zona nasce il vantaggio del Genoa, sugli sviluppi d'un angolo, con Forestieri che piazza la sassata giusta potendo tirare indisturbato sebbene da distanza proibitiva. Non solo: l'arbitro nega a Forestieri un rigore che sembrava abbastanza netto (palla a scorrere di Esposito che lo blocca, ma la punizione è per i nerazzurri). I liguri fanno un pressing alto e asfissiante, l'Inter subisce troppo, e riesce a ravvivarsi solo quando quel 4-3-3 con Siligardi a partire dai lati (ma con compiti anche da centrocampista) può vederlo porsi, in pianta stabile, dietro le punte Ribas e Litteri, per un 4-3-1-2. Un colpo di testa di Esposito (39' cross di Siligardi) e poi un tiro proprio del fantasista (41') vede Russo chiamato in causa o, comunque, sobbalzare per palloni radenti il palo. Ledesma (42') al volo, su un cross da sinistra, trova la botta al volo ma Tornaghi para bene.
SECONDO TEMPO - Cambia completamente volto l'Inter e con lei la gara che, con i nerazzurri arrabbiati, alla ricerca forsennata del pari, inizia a regalare emozioni a raffica. Il tecnico Esposito parte con una difesa a tre rinfoltendo il centrocampo (3-4-3 spurio) e inserendo Pedrelli e Cocchiere (tra i maggiori artefici della metamorfosi). Proprio quest'ultimo di testa sfiora il palo, e una punizione di Siligardi fa la stessa fine. Ma sempre lui s'inventa il cross che vede D'Alessandro abbracciare in area Ribas che cade, guadagnando un rigore anche abbastanza ingenuo per come èarrivato. Dal dischetto, il peperini che copia Bechkam sui calci piazzati, fa infilare il pallone sotto la traversa. L'Inter continua a macinare gioco, cambia anche assetto, Esposito, per continuare a tenere in pugno la partita. Ci riesce, il 4-2-3-1 nerazzurro (Cocchiere dietro Ribas punta centrale, con Litteri e Siligardi ai lati) mentre davanti la difesa fanno da diga Bolzoni e Filkor (che finalmente trovano una loro dimensione, senza risultare pesci fuor d'acqua come accaduto nel primo tempo). Devono ripartire, rubar palla e interdire: lo sanno, eseguono, e non si fanno prendere la mano da palleggi inutili, sterili e pericolosi.
RIGORI - L'assalto nei minuti finali dell'Inter produce solo palpitazioni ai tifosi ma non gol. Dal dischetto sbaglia per prima l'Inter, con Bonucci che si vede respinto il tiro da Russo. Costantini pareggia il conto degli errori, dopo che Forestieri sigla un rigore da carambola: palla sul palo destro, che finisce di rimbalzo sul palo opposto e termina, per sua fortuna, la traiettoria in rete. Poi, nei tiri ad oltranza, l'errore di Ribas, probabilmente emozionato dalla presenza di papà in tribuna. Dopo di lui al tiro va Di Maio: il difensore arrivato al Genoa grazie una letterà del papà che chiedeva un provino è inesorabile e non sbaglia.
KO JUVE - Da registrare anche il crollo della Juve col Piacenza (2-3) mentre vanzano ai quarti anche Empoli (1-0 sul Torino) e Sampdoria (1-0 al Santos).
GLI ACCOPPIAMENTI - Così in campo domani per i quarti: Sampdoria-Anderlecht (Viareggio); Roma-Piacenza (Santa Croce sull'Arno); Atalanta -Empoli (San Giuliano di Pisa); Genoa-Spartak Mosca (Pietrasanta).
dal nostro inviatoGaetano Imparato
(Rosy)
00sabato 17 febbraio 2007 22:17
Viareggio, Roma in semifinale
I giallorossi sono i primi a passare nel giro delle prime 4 dopo aver battuto il Piacenza per 2-1: affronteranno l'Anderlecht, che ha sconfitto la Samp 2-0. Empoli-Genoa l'altra semifinale

VIAREGGIO, 15 febbraio 2007 - La spuntano Roma, Genoa, Anderlecht e Empoli. Solo la Roma nei 90 minuti, per gli altri occorrono i tempi supplementari. La Roma batte il Piacenza 2-1, l'Anderlecht la Samp 2-0, il Genoa 2-1 sullo Spartak Mosca e l'Empoli, ai rigori, supera l'Atalanta dopo 90' finiti 1-1.
I toscani dunque sono riusciti ad aver ragione su un'altra tradizionale squadra di punta di questo torneo, l'Atalanta appunto: che lascia con l'amaro in bocca per essere uscita dal torneo dopo avere giocato bene e meritato la qualificazione.
PRIMO TEMPO - Ritmi intensi, sgroppate a tutto spiano, su un campo che dopo 30' diventa fangoso e frena le belle giocate. Meglio l'Atalanta, anche se la partenza è dell'Empoli (al 2' Cesaretti impegna Ferrari che si salva smanacciando la palla sotto la traversa). I toscani riportano Baldanzeddu avanti, Cesaretti punta centrale ed Eder esterno a sinistra pronto a fungere da seconda punta quando, per la fase difensiva, l'Empoli ripiega su un 4-4-2 corto, ermetico. Musacci, perno di centrocampo, fa da pendolo con la difesa quando Chiocchetti avanza e spinge (spesso) sulla fascia. L'Atalanta attende e poi riparte. Lo fa bene, con un centrocampo molto duttile: bravo a impostare e ancor più impeccabile nella fase difensiva. Praticamente dopo 10' non permette più all'Empoli di superare la trequarti e graffia: Cissè (16') viene servito davanti al portiere da una giocata ottima di Gullit ma spara alto. Molta Atalanta, nel primo tempo e un Empoli che subisce un po', anche se nessuna delle due squadre si rintana: entrambe giocano ribattendo colpo su colpo.
SECONDO TEMPO - L'Empoli cambia due pedine: Arcidiacono subito, e Pellecchia dopo un po'. E il gioco scorre fluido, più di prima per i toscani, specie con Pellecchia sulla trequarti. Assetto offensivo, però, che ben si espone al contropiede bergamasco. In più, con Rota (prende il posto di Gullit e va subito al tiro insidioso 17') avanza Zagari e rinforza la mediana per un 4-4-1-1 equilibrato. Ma su un campo sempre più difficile, la giocata determinante non può che arrivare su calcio piazzato: e dal limite Pellecchia (27') trova la traiettoria - su punizione - che supera la barriera e s'infila in porta lasciando di stucco Ferrari. La partita, finalmente, decolla: si creano spazi, l'Atalanti ci si butta, e un passaggio filtrante di Cissè per Zagari permette a questi di infilare il rasoterra del pari (31'). Zagari esce subito dopo il gol, ma gli resta la soddisfazione di essere stato il primo a bucare la difesa dell'Empoli, fino ad oggi imbattuta.
SUPPLEMENTARI - Iniziano con un colpo di testa di Gasparetto (schierato centrale in difesa e non da esterno) che sfiora il palo. Saltati i punti di riferimento si attacca a tutto spiano sui due fronti. Il primo finisce 0-0, e il secondo vede un Cissè più impegnato a cercare dribbling e numeri da circo che non la concretezza che porta in gol. L'Empoli, con Arcidiacono, Pellecchia (anche lui egoista alla fine del secondo tempo supplementare) e Musacci cerca di allungarsi, fare alleggerire la pressione, ma soprattutto sfruttare lanci lunghi che, però, non arrivano.
RIGORI - Il protagonista diviene Pelagotti, portiere dell'Empoli, che si vede mandare fuori due tiri e che para quello determinante a Mauri. Gli errori atalantini iniziano con Bonaventura che spedisce alto, cercando la soluzione da campione. Cesaretti è graziato dal palo e segna, sbagliano poi Rota e Pellecchia. Ma Pelagotti para il tiro determinante su Mauri e fa festa l'Empoli.

SAMP-ANDERLECHT SENZA EMOZIONI - Il primo tempo non offre troppe emozioni, la gara scorre senza grandi azioni da lasciare traccia sui taccuini. Chiara prova di come le due squadre si temano, ed entrambe stiano bene in campo attentissime a non concedere spazi, a non commettere errori, a evitare di trovarsi in area con brutte sorprese da gestire. Brillano soprattutto le individualità, e l'Anderlecht ne ha di interessanti. Come il capitano Odidja Sare (classe '89, già tatticamente svezzato visto come ripiega tra le varie posizioni in campo di un 4-2-3-1 perfetto). Si conferma Lamah, ha sfiorato il gol nel primo tempo e questa volta ha potuto giocare partendo sì da esterno, ma più avanzato e con i compiti di copertura equamente spartiti con gli altri compagni dell'asse destro. Nei doriani, con Koman sugli scudi e Romeo super braccato dai difensori belgi. Stesso trattamento per l'italoamericano Gabriel Ferrari (spesso in raddoppio su di lui e Romeo) tanto da levargli spazi, palloni e respiro. La ripresa non cambia molto canovaccio, l'ingresso di Azor dà un po' di vivacità in più, Ferrari ha qualche possibilità di mettersi in mostra ma di fare bottino, non se ne parla per nessuna delle due.
SUPPLEMENTARI - L'appendice ai 90' soporiferi prende una piega subito diversa. Al primo minuto, infatti, l'Anderlecht va in vantaggio con un gol di Mukendi (entrato nella ripresa) che sfruttav un lungo lancio e da tre metri fulminava il portiere ligure. Un colpo che ridesta la partita, aumentandole i ritmi visto che la Samp deve giocarsi il tutto per tutto. Ma raddoppia Lifo Ndja su un passaggio in velocità di Mukendi: palla in mezzo lui segna a colpo sicuro con un tap-in.
a breve il servizio completo
dal nostro inviatoGaetano Imparato
(Rosy)
00domenica 18 febbraio 2007 08:13
Viareggio, finale Roma-Genoa
I giallorossi battono l'Anderlecht ai rigori grazie ai tre penalty parati dal portiere Pipolo. Lite tra i due tecnici, entrambi espulsi. Sempre ai tiri dal dischetto, i liguri si qualificano a spese dell'Empoli

VIAREGGIO 17 Febbraio 2007 - La prima finalista del Viareggio è la Roma, e deve ringraziare il suo portiere Pipolo che para tre rigori su tre. Acquisisce, infatti il diritto dopo due ore di gioco (supplementari compresi) senza gol. Decidono i rigori, determinanti le parate di Pipolo che para tutti i tre tiri dal dischetto dei belgi. Una finale comunque effervescente, visto che il tecnico De Rossi, e il collega Renders, sono stati espulsi entrambi alla fine dei 90' regolamentari.
LA PARTITA - Il primo tempo non è stato certo da calcio spettacolo. Qualche raro sussulto, più o meno equamente distribuito, ma nulla di trascendentale. Okaka si ritrova chiuso in una gabbia, sempre con doppia marcatura addosso, e ha serie difficoltà per trovare spazi da sfruttare. Se a questo si aggiunge che di suo non brilla molto (impreciso e abbastanza precipitoso nel primo tempo) il quadro è abbastanza completo. Le due azioni migliori sono di Marsili (botta parata da Ujkani) e Mpon che scatta e va al tiro.
RIPRESA - La seconda frazione di gioco è un assalto della Roma, che finalmente si ritrova e ritrova un po' anche Okaka. Certo non brilla in precisione ma gira meglio. Un suo tiro (16') è ribattuto, un suo assist per Palermo manda quest'ultimo a mandare di poco fuori. Ma avrà tempo e modo per andare vicino al gol ancora per poi vanificare tutto. Complice anche un portiere belga ottimo. I 90' si chiudono con una rovesciata di Freddi di poco alta sulla traversa dopo che Mukendi veniva espulso per un brutto fallo sullo stesso Freddi (entrata a piedi uniti).
SUPPLEMENTARI E RIGORI - L'appendice dei 90' regolamentari il tecnico De Rossi la vive nella tribuna stampa, collegato con la panchina via telefono. Infatti, al triplice fischio e mentre si aspettava l'inizio dei due supplementari, lui e il collega Renders si sono beccati di santa ragione. Offese e parolacce che hanno mandato entrambi fuori dal campo in un amen. Nei supplementari ancora Okaka (Virga lo serve in profondità) manda alto un pallonetto dal limite col portiere che gli esce sui piedi. La Roma attacca, riversandosi nella metà campo dei belgi che reggono bene anche con un uomo in meno. Anzi, con l'innesto di Cavallo vanno al tiro ravvicinato e poi offrono a Lifondja un pallone che manda alto in rovesciata. Okaka fa svanire un assist in area su passaggio di ritorno di Marsili, e si va ai rigori dove Pipolo para tutto.
DE ROSSI ESPULSO - E' un fatto storico, visto che il tecnico della Roma è stato espulso solo una volta, in Coppa Italia, e passa per essere uno dei più tranquilli in panchina. L'allenatore (papà del mediano di Spalletti e della nazionale) racconta il motivo dell'espulsione che gli vieterà di essere in panchina lunedì: "Italiani di merda, italiani combiné, per tutta la gara Renders è andato avanti con questo ritornello. Alla fine mi sono rotto le scatole e ho risposto per le rime".
LA SECONDA SEMIFINALE - L'altra finalista del Viareggio è il Genoa. Passa il turno, proprio come la Roma, ai rigori. Ma Russo, il suo portiere, deve solo gestire gli errori degli empolesi, visto che non para molto e i tiri vanno fuori o sulla traversa. Bella gara, dai ritmi alti e con azioni ficcanti per tutti i 90' e successivi supplementari. Nemmeno il tempo per tirare un sospiro e riposarsi un po'. Sugli scudi l'Empoli, che nel primo tempo riesce a mettere alle corde il Genoa specie con Cesaretti ed Eder e nella ripresa ancora martella l'avversario con un uomo in meno. Cesaretti, (5') spalle alla porta, si gira e piazza un tiro respinto da Russo, con replica al 18' (palla di poco alta). L'Empoli deve cambiare modulo per l'assenza di Musacci (4-2-3-1), il Genoa va con lo sperimentato 4-3-3 anche se il centrocampo sembra un po' in difficoltà per assicurare palloni giocabili alle punte. L'Empoli, invece, trova la porta ligure spesso, e anche su calcio piazzato, come con Eder (34') che colpisce la traversa dal limite proprio su punizione. Quella di Ledesma, invece, poco dopo (40') risulta centrale e debole.
SECONDO TEMPO - La ripresa non cambia copione, e per il Genoa la strada si fa ancor più in salita quando si fa espellere Borghese per doppia ammonizione. Entra Rondinara, Di Maio da esterno si sposta centrale di difesa, e il Genoa cerca di sfruttare le ripartenze con un centrocampo che chiede spesso aiuto ai due esterni di difesa con pressing e lanci. Ma se prima i liguri avevano difficoltà nell'attaccare, con un uomo in meno va anche peggio. Martucci, in attacco, rimane isolatissimo, quasi ostaggio dei 4 difensori azzurri. Solo Cotelessa (3') trova lo spazio per un tiro poco alto sulla traversa. C'è anche una trattenuta di Iacoponi su Martucci in area, abbastanza evidente (con maglia che esce dai pantaloncini) ma l'arbitro ritiene il tutto come semplice contrasto e fa proseguire. Così come non concede il rigore per l'uscita di Russo sui piedi di Rincon che cade per l'uscita del portiere (ma viene ammonito).
SUPPLEMENTARIE RIGORI - Si corre, si lotta, e si attacca anche nei supplementari, dove il Genoa colpisce un palo con Di Maio. Il centrale, di testa, devia un calcio d'angolo. La palla va sul palo e poi fuori (6' p.t.s.). Cesaretti (3' s.t.s.) spara una sassata alta con replica 2' dopo. Questa la sequenza dei rigori che hanno deciso la semifinale di Rosignano Solvay. Arvia (E) fuori; Rivaldo (G) gol; Rincon (G) gol; Cotellessa (G) gol; Cesaretti (E) palo; Forestieri (G) gol; Pellecchia (E) gol; Rondinara (G) parato; Hemmy (E) traversa. Il tecnico del Genoa, Torrente, si giocherà quindi la seconda finale in tre anni. L'altra, quella del 2005, la perse con la Juventus.
Gaetano Imparato
(Rosy)
00lunedì 19 febbraio 2007 18:22
A Viareggio trionfa il Genoa
Dopo 42 anni i rossoblù vincono la coppa Carnevale battendo in finale la Roma davanti a Marcello Lippi. I giallorossi vanno avanti con Okaka, poi si scatena Siligato

VIAREGGIO, 19 febbraio 2007 - Il Genoa vince il Torneo di Viareggio, e lo fa meritatamente. Non fosse altro per il numero di azioni gol che spreca di un soffio dopo aver subìto la partenza a razzo della Roma. Lo fa con una doppietta di Siligato, che spezza l'egemonia giallorossa durata per 30' e culminata nel gol di Okaka, che ha stoppato di petto e si è girato in area, per piazzare un rasoterra imparabile.
Una giocata da applausi, che gela i 500 genoani sugli spalti i quali si riprendono nel secondo tempo dopo il pari, che arriva su rigore. Virga atterra Forestieri. Siligato dal dischetto aspetta che Pipolo si tuffi e piazza sul lato opposto il pallone. Raggiunto l'1-1 l'assalto del Genoa non si placa, tanto da arrivare più volte vicino al raddoppio. Il secondo gol, però, arriva per un regalo di Freddi che, vedendo un pallone a campanile arrivargli dall'alto preferisce deviarlo di testa, indirizzandolo alle sue spalle, senza accorgersi che tra lui e Pipolo c'è Siligato in agguato, pronto alla zuccata vincente che chiude una gara esaltante, specie nella ripresa, con la Roma chiaramente colpita, psicologicamente, dall'uno-due del secondo tempo dei liguri.
Alla finale hanno assistito molti vip. Lippi s'è mimetizzato nel tendone che serve da tunnel per accompagnare al campo gli atleti; Pastorello (vice presidente del Genoa dopo la sua uscita dal Verona) era in tribuna insieme al d.s. (squalificato) Capozucca. Poi Burgnich, Antognoni, Cuccureddu, Collina, Silvano Bini, Silvio Baldini più un mare di procuratori tra cui Berti e Imborgia.
dal nostro inviatoGaetano Imparato
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