Camelia Liparoti

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ti61no
00sabato 23 maggio 2009 22:27
Intervista a Camelia Liparoti: fotografa, giornalista e... quaddista


Camelia Liparoti vive a Chamonix in Francia e la sua pronuncia scivola dolce, ha un sapore francese anche quando, durante l’intervista, parliamo in italiano. Eppure, l’origine del sul nome non inganna, Camelia è nata in Toscana.
L’ho incontrata per la prima volta sotto le piramidi, mentre se ne stava seduta sopra il suo quad, in attesa della partenza: minuta, con due treccine biondissime, l’unica donna su una moto a quattro ruote.... non passava inosservata!
La storia e la carriera della Liparoti sono molto entusiasmanti, peccato che non ci possa raccontare anche l’esito del Rally dei Faraoni, dato che ha dovuto sospendere la gara solo alla seconda tappa, ma già nella biografia passata e nei suoi progetti futuri c’è tanto da scoprire.

Come è avvenuto l’incidente il 6 ottobre, durante il Rally dei Faraoni?
La seconda tappa aveva appena preso il via e mentre percorrevo i 4 km di trasferimento che mi portavano alla speciale mi sono accorta che il quad non frenava... così mi sono fermata al primo punto di assistenza, dove abbiamo aggiunto l’olio alla pompa del freno e sono ripartita. Dopo una cinquantina di km la leva del freno anteriore affondava di nuovo a vuoto! Non so quale fosse il problema, forse necessitava di uno spurgo? Tra un dubbio e l’altro però procedevo: le dune avevano un profilo morbido e il mio ritmo era sostenuto... finché ho incontrato una duna cassè! Non me l’aspettavo... Ho fatto appena in tempo a rallentare con il freno posteriore poi sono saltata in aria... mentre volavo, ho avuto l’idea di dare un colpo di acceleratore durante l’atterraggio per non affondare troppo e subire il contraccolpo. Ma l’operazione non è andata a buon fine: la mano girata sulla manopola del gas aperto si è girata all’indietro e così mi sono rotta il polso...
Tempo 10 minuti l’elicottero mi aveva già soccorso e due giorni dopo ero già in Francia per operarmi.

Come procede la convalescenza?
Porterò il gesso fino al 30 di ottobre e poi comincerò un intenso programma di riabilitazione fino alla fine dell’anno... devo essere in forma per la Dakar 2009! La partenza è prevista per il 3 gennaio.
Era il tuo primo Rally dei Faraoni, quali altre esperienze agonistiche hai avuto?
Già, era il mio primo rally in Egitto e sono certa che alla prossima edizione sarò di nuovo sotto le piramidi! Mi ha entusiasmato il percorso organizzato per il Rally dei Faraoni e ho trovato l’organizzazione della JVD estremamente efficiente.
Altre esperienze?
Ho cominciato da poco, la mia prima gara risale al 2005, quando ho preso parte allo Shamrock Rally in Marocco, ma da allora non mi sono più fermata! Qualche accenno sulle partecipazioni più recenti: il Rally of the Gazelles in Marocco nel 2007, quando mi sono aggiudicata il secondo posto in quad, il Trophee Roses des Sable nello stesso anno in Marocco dove ho partecipato in buggy (formula ibrida tra un quad e una macchina) e sono arrivata prima e poi ad aprile 2008 la Dakar Series in Ungheria e Romania: prima donna in classifica e decima su 19 quad!

In progetto c’è la Dakar 2009?
Sì, correremo in Argentina e Cile. Io sarò in sella all’unico quad KTM. Per il momento sono 29 i quad alla partenza e ci saranno anche altre due donne.
Sei ormai una quaddista affermata, ma prima di tutto fotografa e giornalista...
Ho cominciato la mia carriera come fotografa e seguivo con i miei obiettivi soprattutto gli sport di montagna: sci, climbing... poi sono passata dalla neve alla sabbia. Così ho cominciato a seguire i Raid in Africa e mi sono avvicinata al mondo dei quad. In realtà ho sempre avuto una grande passione per i motori, sopratutto per le quattro ruote... da piccolina sognavo di fare il meccanico!
Con quali riviste collabori?
Le lettrici appassionate di quad possono seguirmi sulla rivista italiana Moto4 e il magazine francese Quad Pratique. Sono spesso in viaggio per seguire raid e poi raccontarli con la penna e l’obiettivo.

Come vivi l’esperienza di quaddista in un mondo a prevalenza maschile?
Non ho incontrato grosse difficoltà. Certo all’inizio i ragazzi ti guardano un po’ strano, pensano sempre che sei la ragazza di un pilota... diciamo che devi imparare a riderci sopra. Poi, una volta entrata nell’ambiente, ti adottano: io mi trovo spesso ad essere l’unica ragazza concorrente in quad, così mi eleggono a mascotte! Comunque le chiacchiere svaniscono alla partenza di un rally: al via non importa più se siamo uomini o donne... siamo tutti concorrenti!
ti61no
00mercoledì 30 dicembre 2009 21:29
[SM=g1834046] Dakar, motori accesi [SM=g1658266]




BUENOS AIRES (Argentina), 30 dicembre 2009 - Da Buenos Aires andata e ritorno passando per il Cile e il temibile deserto di Atacama, aridissimo, in quota, e capace di temperature di 45 gradi. La Dakar 2010 scalda i motori e si prepara a celebrare la seconda edizione sudamericana della propria storia, svolta decisa per i sempre più frequenti pericoli terroristici che coinvolgono il continente africano. Il 1° gennaio la carovana si muoverà dalla capitale argentina dove tornerà il 16 gennaio dopo 15 tappe e dopo aver percorso 9000 km, compresi 3400 di trasferimento.

tanta sabbia — Il percorso, come hanno spiegato gli organizzatori, prevede una "ripartizione equilibrata di tappe e sfide" tra i due paesi coinvolti nell'evento. In Argentina, i concorrenti toccheranno le province di Cordoba, La Rioja, Catamarca, San Juan, Mendoza e La Pampa. In Cile, attraverseranno le regioni di Copiapò, Antofagasta, Iquique, La Serena e Santiago. Se l'edizione 2009 è stata una sorta di rodaggio, questa Dakar dovrebbe costituire un banco di prova più selettivo. La sfida desertica sarà garantita in particolare dalle 5 durissime tappe in programma nell'Atacama. "Ci sarà molta sabbia" ha assicurato il direttore sportivo della manifestazione, David Castera. Al via un nutrito esercito di concorrenti: 140 auto, 53 camion, 190 tra moto e quad. "Considerato il complicato momento economico a livello mondiale, le cifre relative ai partecipanti sono per noi motivo di orgoglio" ha tenuto a precisare Etienne Lavigne, direttore della corsa. La Volkswagen, che nel 2009 ha trionfato con il sudafricano Giniel de Villiers, dopo attente valutazioni ha deciso di ripresentarsi ai nastri di partenza.

la sfida aprilia — Tra le moto la novità è che possono partecipare mezzi di cilindrata non superiore alla 450, novità che è invece piaciuta alla Aprilia, che schiererà 4 bicilindriche RXV 4.5 preparate e assistite dal Reparto Corse di Noale. La rivoluzionaria bicilindrica enduro che ha già dimostrato il suo potenziale nelle grandi gare fuoristrada: vittoria di classe e terzo posto assoluto al Rally dei Faraoni 2008, vittoria di classe al Faraoni 2009 e due vittorie consecutive - 2008 e 2009 - nella "Race to the clouds", l'americana Pikes Peak che, ogni estate, si corre sulle più alte vette del Colorado. Gigi dall'Igna, direttore tecnico di Aprilia Racing ha ben chiari gli obiettivi di questo esordio sudamericano: "Siamo alla Dakar per fare esperienza nei grandi rally. I regolamenti stanno cambiando, la 450 sarà la cilindrata di riferimento per i prossimi anni. In questa classe Aprilia è forte di una tecnologia unica e dell'esperienza sul nostro bicilindrico off road. Nella stagione appena conclusa abbiamo portato avanti molto lavoro di sviluppo anche nel cross, ora uniamo le competenze acquisite nel mondiale MX1 con quanto di buono la RXV 4.5 ha fatto vedere nell'enduro e nei primi rally ai quali ha preso parte. Le RXV 4.5 della Dakar sono il punto di sintesi di queste esperienze".

gli italiani — Questa la lista degli italiani in gara. Moto: Luca Manca (KTM) Paolo Ceci (Aprilia) Alessandro Zanotti (Aprilia) Francesco Beltrami (Aprilia) Franco Picco (Yamaha) Ennio Cucurachi (KTM) Fabrizio Mugnaioli (KTM) Silvia Giannetti (KTM) Remo Pini (Aprilia) Claudio Mana (Aprilia) Claudio Pederzoli (Aprilia) Camelia Liparoti (KTM). Auto: Maurizio Traglio-Fabian Nurquin (Nissan) Mauro Castelnuovo (McRAE). Fabrizio Mugnaioli ci racconterà gli eventi salienti della sua corsa con frequenti aggiornamenti al termine delle tappe.

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