Candidatura Kaine 2.0

Kaine87
00venerdì 8 maggio 2020 14:37
Solo gli stolti non cambiano idea ma chi persevera la vince...o almeno cosi dicono.

Mi chiamo Kaine.
Lo dico subito: non so se sarò in grado di tenere aggiornato questo diario. La mia vita è decisamente complicata.

Mentre sto seduto qui di guardia, mi tremano le mani. Non riesco a togliermi dalla testa quelle immagini orribili. Mi restano solo poche ore prima che gli altri si sveglino. Forse, se metto tutto per iscritto, riuscirò a lasciarmelo alle spalle.

Sono cresciuto in una casa al limitare del bosco con mia sorella gemella LIlith, una piccola diavoletta che non riusciva a stare mai ferma, e nostra madre Nanahel, un'elfa della notte ripudiata dal suo stesso popolo per essersi innamorata di un umano. La vita scorreva tranquilla mentre nostra madre provvedeva al nostro sostentamento con la caccia e la vendita delle pelli presso il paesino vicino, io e Lilith passavamo le giornate a giocare nel bosco dove mi divertivo a spaventarla ed a ripensarci adesso ero davvero crudele. Non eravamo visti di buon occhio dalla popolazione: la capacità di mia madre nel cacciare era invidiata dagli uomini, lei riusciva a fare in un paio di giorni quello che i migliori cacciatori del paese compivano in una settimana. La sua bellezza invidiata dalle donne che la definivano sposa del demonio aveva portato più volte i ragazzini ad arrivare fino a casa nostra iniziando a lanciare pietre ed apostrofando mia madre “Strega!”, ma lei non dava loro alcun peso. Le serate passavano dinanzi al focolare con nostra madre che ci raccontava le leggende del popolo elfico, ma il suo vero intento era farci apprendere la sua lingua natia come fosse un gioco. A sentire quelle storie, avrei voluto immaginare mio padre come l’eroe tanto osannato in quei racconti, ma il fatto di averci abbandonato faceva nascere in me solo risentimento trasformandolo nel mostro combattuto da quegli eroi, provai alcune volte a domandare a nostra madre chi fosse, ma ogni volta sul suo viso si dipingeva un’espressione strana, quasi di paura e la risposta era sempre la stessa [Amavo vostro padre e per lui rinunciai a tutto… mi accorsi troppo tardi di cosa fosse realmente] nel suo sguardo potevo vedere la sofferenza prodotta da quei ricordi. Con un sorriso amaro ci donava una carezza e, mandandoci a dormire, ci diceva [Voi siete l’unica cosa buona che mi ha lasciato]. Ero solo un ragazzino e non trovavo un senso alle parole di mia madre.

Il tempo scorreva e noi crescevamo, oramai venivo trattato come un uomo anche se in fondo ero un ragazzino e le commissioni da svolgere in paese erano diventate compito mio ma la cosa non mi andava a genio. Lilith invece continuava a giocare tutto il giorno facendosi beffa di me, provocandomi un senso di invidia che mi induceva a farle i dispetti più cattivi che mi passavano per la mente. Durante le mie commissioni potevo avvertire lo sguardo delle persone su di me, udire il loro chiacchiericcio al mio passaggio e non capivo come facesse mia madre a sopportarlo: possibile che l’ignoranza unita all'invidia potesse portare ad un tale odio? Uno dei tanti giorni, giunta l’ora di pranzare, nostra madre mi mandò a cercare Lilith visto che non era ancora tornata, ovviamente obbedì controvoglia e sbattendo la porta di casa urlai [Spero se la siano mangiata i lupi]. Sbuffando e calciando le pietre mi diressi ove era solita giocare, ma la scena a cui assistetti cambiò tutto. La mia sorellina era riversa a terra scossa dalle lacrime, mentre un gruppetto di ragazzini del paese si era chiuso a cerchio intorno a lei urlandole contro [Tua madre è una strega]. Una rabbia, che non avevo mai provato prima, mi pervase e senza pensarci due volte mi gettai su quel gruppetto iniziando a colpire a destra e sinistra sebbene la differenza di età fosse evidente. Senza troppi problemi mi gettarono a terra, ed oltre agli insulti, iniziarono a prenderci a calci. L’unica cosa che riuscì a fare fu mettermi sopra Lilith proteggendola con il mio corpo. Quegli attimi di urla e dolore parvero infiniti, poi di colpo il silenzio e rimasi in quella posizione fin quando la voce di nostra madre non mi risvegliò da quella stasi. Più tardi scoprii che non vedendoci tornare era venuta a cercarci, bacchettando come si deve quei ragazzini che erano scappati con la coda fra le gambe. Da quel giorno il rapporto con Lilith cambiò drasticamente, non litigavamo più e ci aiutavano a vicenda, eravamo diventati inseparabili.
Della mia infanzia non ho molto da aggiungere, delle storie che uso per mascherare il mio passato quella parte è l’unica che non necessita di essere modificata.

La vita continuò tranquilla fino a quel fatidico giorno.
Solo fumo e cenere, nient’altro restava di casa mia quando tornai dalla città in cui mi ero recato per vendere le pelli. Il corpo di mia madre giaceva riverso sulla terra grigia come il cielo che in quel momento annunciava la pioggia. Avvicinandomi attraverso gli alberi scorsi gli autori di quel gesto scellerato che pareva non avessero fatto troppa strada. Li riconobbi come uomini della città, probabilmente venuti a vendicare i loro figli. Cinque di loro erano inchiodati per le mani ai tronchi più larghi, i loro volti deturpati dal terrore ed un uomo si stagliava su di loro intento ad osservare immobile, l’unico che pareva ancora vivo fissava il vuoto incurante della figura di fronte a lui. L’espressione che aveva in volto era straziata come se dinanzi avesse le sue peggiori paure, urlava e scalciava come ad allontanare qualcosa che solo lui vedeva. Sembrava disperato a tal punto da staccarsi le mani pur di sottrarsi da ciò che lo terrorizzava. Possibile che quell'uomo fosse stato in grado di ridurli in quello stato? L’uomo sapeva della mia presenza, voltò il capo nella mia direzione, occhi completamente neri come la notte più oscura e un ghigno che trasmettevano terrore puro, una sorta di aura nera ne circondava la sagoma. Provai ad indietreggiare ma inciampai in una radice finendo a terra ed un mix di emozioni mi pervasero. Sembrava non riuscissi a staccare gli occhi da quell'uomo mentre avanzava verso di me, solo quando mi fu abbastanza vicino vidi la mia sorellina tenergli la mano, negli occhi di lei il vuoto. Giuntomi vicino si piegò sulle ginocchia inchiodando i suoi occhi neri nei miei [Ciao Kaine], quelle parole risvegliarono in me ricordi sopiti. La sagoma di quell'uomo di fianco a mia madre. Lei che urlava scacciandolo e lui che rideva. Lei che ci prendeva in braccio stringendoci a sé… Forse ero troppo piccolo per legarmi a quei ricordi traumatici e li rimossi. Ma ora un susseguirsi di scene mi stavano trasportando in un limbo e non avevo idea se fossero a causa di quel'’uomo o un sistema di autodifesa. Una voce mi fece tornare alla realtà, mia madre cercava di trascinarsi verso di noi senza riuscirci, con le poche energie rimastegli mi urlava di scappare, in quella voce e nei suoi occhi c’era la supplica. Scappare il più lontano possibile fu il mio unico pensiero, mi voltai solo una volta per timore che mi stesse inseguendo, ma non era cosi, nella stessa posizione di prima mi osservava con in viso un’espressione di stupore misto a divertimento. Corsi finché le gambe non cedettero ed i polmoni furono in fiamme, le acque limpide di un fiume che scorreva lì vicino ristorarono le mie fatiche, nel suo riflesso notai qualcosa di strano, alcune ciocche dei miei capelli corvini erano divenute bianche. Nel mentre giunse la pioggia a mascherare le lacrime che solcavano il mio viso, avevo abbandonato mia madre e mia sorella al loro destino.

Niente fu più come prima. Vagai senza una meta precisa, col solo scopo di allontanarmi sempre di più da quell'essere e dalla mia codardia. I villaggi si susseguirono, semplici lavoretti per potermi nutrire, non cercavo alcun legame. Gli anni passarono e la distanza divenne sufficiente, anche se in cuor mio il peccato commesso non sarebbe mai stato perdonato, ma usato come sprono a divenire più forte, per essere in grado di proteggere chi amo.

In questo mio pellegrinare giunsi in un paesino come tanti, ma dal nome pittoresco: "Conca del Tuono". Lì, vi conobbi le persone che diedero nuovamente un senso alla mia vita e ove, finalmente, iniziati a sentirmi a casa. Tanis fu la prima persona che conobbi, nonché quella a cui mi legai come un fratello. Non so perché sentii tale legame, forse per un senso di colpa o semplicemente per colmare quel vuoto che mi attanagliava e mi attanaglia tutt'ora. Poi vi fu Pseyma, una nobile alla mano che mi diede un lavoro e un posto dove stare. Con lei i battibecchi erano all'ordine del giorno ma, poco alla volta, imparai a conoscere il suo lato migliore. Hersatz…cosa dire di lui? Un giovane pieno di vita che preferiva passare il tempo a bighellonare. Di certo era uno sprone per chi, come me, vive troppo seriamente la sua esistenza. Artemisia o come la chiamiamo noi "Aria", beh... lei è quella che più di tutti ha stravolto la mia vita. Il nostro rapporto nacque per gioco ma poi si è evoluto. Varie furono le persone che si susseguirono in quel periodo e non di tutte ne ho ricordo ma comunque il mio viaggio non finì lì.

Qualche tempo dopo ci trasferimmo al Nord, terra con un passo orgoglioso ma al contempo travagliato che in quel periodo si stava riprendendo. Lord Theknus prometteva un sistema di meritocrazia per chiunque si fosse adoperato per quella terra. In questa nuova casa, decidemmo di creare qualcosa di nostro, qualcosa che potesse aiutare chiunque volesse imparare. Ed è per questo che nacque il Magisterium. Iniziai come allievo, in quanto ben poco era quello che potevo trasmettere ma molto fu quello che appresi. La promessa che mi feci fu mantenuta: mi impegnai con tutto me stesso per rendere la nostra nuova casa un posto più sicuro per chi mi stava vicino e ciò fu notato. Lord Theknus, vedendo il mio impegno e la mia perseveranza, mi mise alla prova: vari furono gli incarichi assegnatomi e, alla fine, mi fu assegnata la carica di Nobile. Ma non tutto ciò che luccica è oro. Mi ritrovai invischiato in un colpo di stato perpetrato dai fedeli di Khorr. Lord Theknus fu arrestato ma poco dopo riuscì a fuggire. Io venni accusato di abbandono della carica di governatore di Balsjord, carica che mai mi fu assegnata dal Lord. Evitai la prigione con la promessa di non tentare di rivendicare quel ruolo. Lord Valdemar, nemico politico di Lord Theknus, nonché governatore di Ultima, fu accusato a sua volta e condannato al rogo. All'esecuzione, che mai avvenne, fu salvato da colei che fu Regina del Brehorn. Non fui presente quella sera ma con chiunque parlassi dei presenti, mi narrarono di draghi e fiamme danzanti. Fui convocato al cospetto della nuova reggente, Lady Rhea. Lì, venni a conoscenza dell'inganno a cui Theknus mi aveva indotto. La mia buona fede nei confronti dei nobili crollò come un castello di carta, rinuncia alla carica seduta stante prima ancora che mi fosse tolta, d'altronde ero solo un mezzo per uno scopo.

A Narvick, il nome della città portuale in cui giunsi nell'Aengard, vi stetti solo un paio di giorni all'epoca e nulla mi portò a restarvici ma il futuro riserva sempre qualche sorpresa. Il Magisterium mi condusse nuovamente in quel luogo. L'apertura di una nuova sede e l'inizio di una nuova avventura mi arrisero nuovamente. Tutto sembrava essere perfetto: una nuova casa, nuovi studenti e nuovi insegnanti tra cui il neo-nominatore Re del Thalas Iago. Almeno così era all'apparenza. I cambiamenti furono tanti e molti risvegliarono il malessere che nascondevo in me. La donna, a cui aprì il mio cuore, com'era apparsa sparì. Nessuno sapeva dove fosse andata e nemmeno io fui in grado di trovarla. Attesi, mentre poco alla volta il mio cuore tornava a chiudersi. Pseyma, sul punto di sposarsi con Tanis, fuggì. Ma non fu proprio quello il problema reale: mio fratello, Tanis, non fu più lo stesso e da allora la cosa si rifletté anche su di me. Forse la mia persona gli ricordava quel capitolo che lui voleva assolutamente chiudere o, semplicemente, ero io a non trovare le parole che tanto lui avrebbe voluto sentire. Non so dire se fu una scelta o una conseguenza. Ma tant'è che mi rinchiusi nello studio: erbe, animali, lingue. Tutto ciò che mi potesse tenere la mente occupata. Per forza di cose divenni l'alchimista dell'accademia: che vi fossi stato nominato per le mie competenze non fu la prima cosa che mi venne in mente. Necessità. In quanto nessun altro poteva ricoprire tale ruolo. Ecco quello che mi ripetevo. Iniziai a sentirmi inadatto, incapace ed impotente rispetto alla promessa che mi ero fatto: non sapevo maneggiare un'arma, né plasmare l'Ars presente in me e la diplomazia beh...so bene com'è finita al Nord. Dovevo trovare qualcosa che mi aiutasse o qualcuno che mi insegnasse al di fuori del Magisterium. Sarei partito con un peso nel cuore ma tornato con il potere necessario per mantenere la parola data. Questa volta non ci sarebbero stati regnanti o cuori infranti a distogliermi dalla mia strada.

Qualcuno vi ha mai detto:” Il destino trova sempre un modo per prendersi beffe di noi”?
Beh, quando sentii tali parole per la prima volta scoppiai a ridere. Ora che mi ritrovo al nord, ove il mio declino ha avuto inizio, sento il destino ridere di me. Cercavo sapere, insegnamenti, qualsiasi cosa a cui aggrapparmi per non sentirmi più inutile, impotente. Quel che trovai fu una nave, un governatore e una scelta che avrebbe cambiato per sempre la mia vita. Se abbia preso la mia decisione a cuor leggero non saprei dirlo. Ero troppo confuso in quel momento. Ora potrei affermare di aver fatto la scelta migliore della mia vita. Domani potrei pentirmene amaramente.
Terrore, curiosità, impotenza, non saprei dire quale fu la prima cosa che provai trovandomi al cospetto di Dakvros. Potrei dire con certezza come mi sentii quando ci concesse una minuscola parte del suo potere: invincibile, inarrestabile. Ed era solo l’inizio. Ah…giusto, chi è Dakvros? Semplicemente un demone maggiore portatore di caos con il quale, io e altri, abbiamo stipulato un patto. Seminare il caos in cambio del potere. Nulla di cui preoccuparsi insomma.

I tasselli sembrava stessero trovando il loro posto nel grande disegno che è la mia vita. Ma riecco il destino ridere nuovamente di me.

Tra le tante città che compongono l'Aengard mi ritrovai in missione a Narvick. Quel che sembrava la scelta migliore della mia vita si tramutò in una tortura. Non parlo di scuoiamento, estirpazione delle unghie, ecc. ma di quelle che stritolano fino a mettere in dubbio ogni singola scelta fatta. L’amore.
Si, c’ero cascato un’altra volta. Per un periodo che non saprei definire dimenticai quel che era la mia missione ma, poco alla volta, iniziai a risentire quel bisogno, quel desiderio che il patto con Dakvros aveva svegliato in me. Capii di essere l’artefice di quelle catene dalla quale volevo liberarmi. Catene che mi tenevano ancorato agli affetti, alle amicizie, ai traguardi ma soprattutto alla debolezza che con questi vincoli attanaglia il mio cuore. Sarei rimasto debole o avrei trovato la forza per estirparmi il cuore dal petto con le mie stesse mani?

Nanahel & Lilith

- Una concisa ma chiara presentazione del genitore demone che possa donare un'idea della genesi; le ragioni che hanno spinto il demone a concepire.

Il genitore demone ha un solo fine, l’accrescimento del suo potere.
Nessuno è mai stato in grado di vivere abbastanza a lungo per tramandare il suo nome, nessuno ha mai avuto la fortuna di esser considerato suo pari poiché chiunque si fosse avvicinato a tale vetta, minacciando la sua supremazia, veniva eliminato. Belial, potrebbe esser spinto ad agire dalla superbia, venendo ricollocato a quel peccato capitale in quanto si è sempre elevato sopra chiunque, simili o meno. Esso si nutre di energia negativa emessa dalle creature senzienti, per questo tenta in ogni modo di far scaturire il più possibile i sentimenti che la provocano, che sono poi i sentimenti negativi per eccellenza tipici degli esseri umani, come la paura, l'odio e così via. Per farlo, utilizza metodi sottili e subdoli come la manipolazione, ad esempio: si diletta a corrompere la mente dei regnanti al fine di far intraprendere guerre e dissidi. Il suo più grande potere consiste nel leggere la mente, le emozioni delle sue vittime e di manipolare la realtà soggettiva nella sua totalità. Agisce sulle percezioni degli esseri viventi: crea immagini, suoni, odori, gusti e sensazioni tattili facendole apparire in qualunque forma desiderata, materiale e non, individuale e collettiva. Usa la procreazione per espandere la sua area di influenza e portare maggiore caos.

Genitore Demone sul piano della discrepanza e sull'Aengard

- Una descrizione di cosa è (per il candidato) un Mutaforma e quali dovrebbero essere i tratti distintivi del suo comportarsi.

Inutile dilungarsi sul ripetere a menadito il manuale, quel che un mutaforma è in grado di fare credo sia chiaro da una prima lettura ma le potenzialità che tale razza ha nello sviluppo del personaggio vanno ben oltre e non parlo solo a livello pratico (introdursi in una corte, prendere il posto di un regnate e così via) ma anche psicologico.
Secondo me il mutaforma è la perfetta rappresentazione del tutto e del nulla, può essere tutti e tutto ciò che vuole (entro i limiti imposti XD) e di conseguenza nessuno di specifico, la versatilità allo stato puro. Un essere all'apparenza normale ma che nasconde nei propri geni l’essenza stessa di ciò che a favor di popolo viene reputato malvagio, qualunque sia il suo vero allineamento. Un’eredità che lui non ha scelto ma di cui si dovrà far carico nel momento del risveglio, attimo in cui l’idea stessa di sé stesso verrà stravolta. Non potrà cancellare ciò che è il suo passato né scambiarlo col suo presente ed al contempo non avrà certezze circa il futuro. Una lunga lotta con il suo io, una costante scoperta di ciò che è e di ciò che può essere.

- Motivo per cui si ritiene il pg proposto adatto a far parte della razza Mutaforma.

Questa è la domanda che più di tutte mi ha creato problemi. Di fatto, ogni personaggio può essere adatto alla razza visto le mille sfaccettature che la contraddistinguono dalle altre presenti. Fra tutte le razze presenti in land, questa è l’unica che potrebbe permettere al mio pg non solo di restare sé stesso ma anche di aggiungere quel qualcosa in più. L’idea stessa di metterlo dinnanzi ad una realtà differente da quella vissuta fin ora è un ulteriore sprono per approfondire l’introspezione di sé stesso. L’infinito potenziale di tale razza va a braccetto con la mentalità di Kaine, il constante studio che porta alle mutazioni e quindi a un aumento esponenziale delle sue capacità lo renderebbe già di per sé euforico e tra virgolette dipendente (passami il termine).

- Prospettive di sviluppi di gioco in seguito ad un eventuale cambio razza, cosa cambierebbe del suo stato attuale e cosa comporterà per la psiche del Personaggio.

Gli sviluppi di gioco possono essere molteplici, il tutto dettato dagli eventi che ne conseguirebbero il risveglio, fare pronostici non sarebbe corretto. Se tale risveglio avvenisse prima dell’incontro con un mutaforma o almeno non vi fosse nessuno di loro a dar risposta alle sue mille domande, probabilmente, visto l’attuale appartenenza alla Setta di Drakvos sarebbe indotto a credere si tratti di un dono/maledizione da parte di Drakvos stesso. Nel caso in cui, invece, un mutaforma dovesse entrare nella sua vita, vivrebbe un periodo di crisi esistenziale, scoprire di non essere ciò che ha sempre pensato di essere credo sia uno bello shock per tutti. Passato questo periodo iniziale, una volta cominciato ad accettare il proprio io e se non si sarà dato per pazzo, cercherà come sua indole di capire tramite studi ed altro cos'è lui effettivamente. Cercherà la vicinanza di un pari razza, più che altro per aver risposte alle sue domande, capire come affrontare la realtà che si para davanti a lui in quanto il mondo per come lo vedeva verrà stravolto e Kaine, per indole, necessita di avere il controllo su tutto, necessita di conoscere tutto. Infine, le possibilità che tale razza porteranno al conseguimento degli scopi della gilda sono infinite poiché come portatore di caos sarebbe perfetto avendo la possibilità di essere chiunque/qualunque cosa voglia, tenendo sempre presente i limiti imposti.

Marchio


Keiko
00venerdì 8 maggio 2020 20:59
Buonasera,

Ti ringrazio per l'interesse mostrato alla razza e accolgo la tua candidatura.

Mi sono presa qualche momento per leggere bene il tutto. Il BG mi sembra sia l'ultima revisione corretta nella passata candidatura, c'è un piccolo refuso ma di tastiera e la forma è molto migliorata quindi ti ringrazio per la cura che ci hai messo.

Non ho notato particolari incongruenze del bg come storico. Non ho avuto modo di far confronti con la candidatura precedente e non credo ne farò quindi ti avviso che potrei anche rifare alcune domande identiche. Preferisco "gustarmi" la candidatura come ex novo.

Passo alle prime domande e sarò breve perché sono dal cellulare.

Belial. Un demone della superbia è nuovo in questa sede, il concept mi piace, ho però alcune domande o perché no, proposte.
-il demone si nutre di odio, paura, etc. Perché un demone tale non si nutre invece piuttosto del senso di fallimento altrui?
-vuole portare caos, per lo stesso motivo essendo un demone della superbia perché dovrebbe farlo quando invece sarebbe più coerente da parte sua, piuttosto che prendere di mira un regnante per portare caos (esempio tuo) non farlo semplicemente per gusto di destrutturare la sua elevazione sociale?
-ha troppi poteri, troppe cose, non perché un demone non possa farle ma perché sembrano una risma di caratteristiche che si allontanano dalla vena principale.

È giusto anche lasciare un po' di mistero su come questi demoni fanno questo o quello. Rivedrei il lungo elenco di abilità e la scheda del demone che è molto interessante di fondo ma volendone dare un po' troppi dettagli è uscito un può fuori tema.

- pensi che questa caratteristica superbia abbia ripercussioni nel comportamento di Kaine? È una caratteristica presente? È qualcosa che pensi potrebbe accentuarsi dopo un eventuale risveglio?


-Ho una domanda sul BG, Kaine ha sospetto che fosse un demone che ha distrutto il suo nucleo familiare quella sera (dalla descrizione fisica e comportamentale) quindi come vive ora essere al servizio di Dakvros ed inevitabilmente legato ai demoni su vari fronti?


Per il marchio non mi sento di accontentarti per un motivo in realtà non poco coerente, il marchio è come un neo genetico della propria discendenza, la forma va bene ma deve muoversi, non sanguina e non è una ferita, al massimo posso accettare che cambi cromatura dal nero al rosso sangue (non in base alle emozioni ma in maniera assolutamente casuale) tuttavia è prerogativa che si muova, è un dettaglio storico e miliare di questa razza come Mutaforma e rappresenta prorio l'irrequietezza del sangue stesso, l'unica cosa di un mutaforma che è prettamente demoniaca e sulla quale non ha alcun controllo. Sul punto se lo vuoi sul collo posso anche accordarlo ma visto che non sarà fermo se vuoi cambiarlo è meno difficoltoso per Kaine visto che sarebbe visibile e andrebbe sempre di dolcevita.

Domanda: le forme di un mutaforma ereditano il marchio? Possono occultarlo?


Mi fermo qui brevemente con le prime domande di riscaldamento :) in bocca al lupo prenditi tutto il tempo che ti serve
Kaine87
00lunedì 11 maggio 2020 15:32
Ho rielaborato la descrizione del genitore demone dando maggior risalto alla nota di "superbia" che lo contraddistingue.

Il genitore demone ha un solo fine, l’accrescimento del suo potere.
Nessuno è mai stato in grado di vivere abbastanza a lungo per tramandare il suo nome, nessuno ha mai avuto la fortuna di esser considerato suo pari poiché chiunque si fosse avvicinato a tale vetta, minacciando la sua supremazia, veniva eliminato. Belial, potrebbe esser spinto ad agire dalla superbia, venendo ricollocato a quel peccato capitale in quanto si è sempre elevato sopra chiunque, simili o meno. Dietro ad alcuni regni, artisti, inventori e altro vi era spesso una figura che li ha accompagnati nel loro tragitto, poi inspiegabilmente, com'erano giunti in vetta sono precipitati nel baratro del fallimento Lui non fa distinzioni tra nobili o semplici cittadini, poiché per lui son tutti esseri inferiori. Con diletto si avvicina a coloro che più bramano il successo e con metodi sottili e subdoli vi entra nelle grazie. Procura onori e favori così come l’appoggio dei potenti. Li aiuta e li consiglia portandoli verso la vetta da loro tanto agognata. Il suo intento, a prima vista, può sembrare benevolo e a dir si voglia altruista ma se con una mano li sospinge, con l’altra sta tessendo la rete che sarà il loro fallimento. La procreazione è un’altra forma del suo diletto e una conferma della sua superiorità. La sua genie spesso raggiunge posizioni di un certo rilievo e sol quando si adagia in quei piccoli successi, Belial, ne mette il suo amorevole sgambetto.



- pensi che questa caratteristica superbia abbia ripercussioni nel comportamento di Kaine? È una caratteristica presente? È qualcosa che pensi potrebbe accentuarsi dopo un eventuale risveglio?



In principio non era di indole superba, non possedeva nulla che potesse farlo sentire tale. Nel tempo, raggiunto determinati successi, ha iniziato a sviluppare questo senso di superiorità nei confronti di chi lo circonda. Aveva iniziato a crogiolarsi del titolo di nobile evidenziando tale differenza con chi non ne era portatore. Perso tale titolo ne ha risentito, un senso d’impotenza e inadeguatezza lo ha pervaso. Si è gettato con tutto sé stesso nello studio, ha imparato la lingua elfica col solo scopo di essere un passo avanti agli altri e con la promessa di apprendere anche le altre lingue conosciute. Ha appreso la sottile arte dell’alchimia poiché solo pochi la conoscono. Ha rivisto un barlume di successo divenendo Regis del Magisterum, riaccendendo il suo ego. Nuovamente si è riadagiato nella sua piccola posizione ma poco alla volta, con l’ingresso di membri dotati di abilità a lui sconosciute, in Kaine si è risvegliato quel senso di impotenza dovuta alla presenza di qualcuno superiore, in alcuni campi, di lui.
Per rispondere alla tua domanda direi sì. Kaine sta sviluppando una certa superbia che con l’aumentare del suo sapere si accentua sempre di più. Si può evincere dagli scatti di ira che il successo altrui scatenano (Vedasi promozione di Izma XD). Dalla difficolta a chinare il capo quando si sente sfidato (La povera Rutila ne ha pagato il prezzo per lui). Difficilmente ammette la superiorità altrui se non con giri di parole che di fatto sono una promessa a superare tale divario (Giocata con Kaderin in cui le promette che arriverà un giorno in cui la batterà, solo per il gusto di vederla rosicare).
Un eventuale risveglio, l’acquisizione nel tempo di capacità superiori agli “umili mortali”, l’idea di far parte di un’élite, beh…credo che la cosa accentuerà ulteriormente la questione.


-Ho una domanda sul BG, Kaine ha sospetto che fosse un demone che ha distrutto il suo nucleo familiare quella sera (dalla descrizione fisica e comportamentale) quindi come vive ora essere al servizio di Dakvros ed inevitabilmente legato ai demoni su vari fronti?



Kaine sta iniziando adesso a conoscere i demoni, nella loro forma e nel loro comportamento. Di fatto non ne ha mai visto uno dalle sembianze umane e non è conscio che questi possano prendere tale aspetto. Per lui i demoni sono esseri mostruosi dai poteri sconosciuti. Suo padre, nel loro unico incontro, aveva fattezze umane e di fatto non ha manifestato alcun potere visibile che possa portare Kaine a collegarlo a tale razza. Visto la giovane età e lo shock a cui è stato soggetto (La ciocca bianca ne è una conseguenza) non credo sia arrivato al punto di fare tale collegamento. Possibile che il suo subconscio non gli permetta di fare ciò e solo dinanzi un’innegabile evidenza tale blocco possa venire meno.


Per il marchio non mi sento di accontentarti per un motivo in realtà non poco coerente, il marchio è come un neo genetico della propria discendenza, la forma va bene ma deve muoversi, non sanguina e non è una ferita, al massimo posso accettare che cambi cromatura dal nero al rosso sangue (non in base alle emozioni ma in maniera assolutamente casuale) tuttavia è prerogativa che si muova, è un dettaglio storico e miliare di questa razza come Mutaforma e rappresenta proprio l'irrequietezza del sangue stesso, l'unica cosa di un mutaforma che è prettamente demoniaca e sulla quale non ha alcun controllo. Sul punto se lo vuoi sul collo posso anche accordarlo ma visto che non sarà fermo se vuoi cambiarlo è meno difficoltoso per Kaine visto che sarebbe visibile e andrebbe sempre di dolcevita.



Comprendo la tua posizione. Era un’idea buttata li e di fatto avevo chiesto il tuo intervento per vederne la fattibilità. Grazie per lo scambio di idee che ha portato a questa soluzione (Se viene accettata. XD) Ogni qual volta il pg soddisfa un sua ambizione, che sia una promozione, un successo in battaglia o quant’altro, il marchio diviene rosso scuro impiegando una settimana a tornare completamente nero.


Le forme di un mutaforma ereditano il marchio? Possono occultarlo?



Il marchio è una parte integrante della genia ed è l’unica traccia della discrepanza che si porta dietro. Se non erro è la prima conseguenza al risveglio del sangue e la prima a sparire quando questi si assopisce. Nella mutazione permane percettibile anche se non visibile a causa del cambiamento indotto all'epidermide. Presumo che durante una mutazione il marchio possa venire richiamato in superficie, per cosi dire, poiché celato ma sempre presente.
Keiko
00mercoledì 13 maggio 2020 21:17
Il demone mi sembra caratterizzato molto meglio, sicuramente adesso è più fluido e inquadra esattamente la discendenza di cui fa parte il PG, che è la cosa più importante, a mio avviso ed in questa sede, piuttosto che avere un demone fighissimo che poi scarnifica il personaggio Mutaforma.

1- Intanto seguo questo percorso mantenendo un occhio sulla tua attività di gioco che è onestamente un po' scarna e altalenante, chiedi che riuscirai senza difficoltà a garantire le giocate mensili?


2-Questione Marchio. Ho consultato la gestione al riguardo, come ovviamente sarebbe giusto fare ogni eccezione, quale sarà il punto scelto? Di muoversi dovrà muoversi. Ho a lungo pensato infatti se non fosse più conveniente sia immobile ma essendo una caratteristica storica, non vorrei creare un precedente scomodo per il futuro. Può avere una mobilità limitata, ma ad un occhio attento resta visibile. Inoltre resta visibile anche su ogni forma umanoide, non visibile sulle animali solo perchè celato dal pelo ma rimanendo attive tutte le skill ad esso legate resta il marchio che quindi non può essere occultato con molta naturalezza, tantomeno spostato. Altrimenti ogni Mutaforma potrebbe formarsi uno strato d'epitelio sopra il marchio e garantirsene al riguardo.

Fatta questa premessa, ti dico. Sono stata molto combattuta. La superbia è una caratteristica che ho adorato, introdotta a questa sede, ed è anche un sentimento molto "appariscente", tende a mostrarsi. Quindi se sarà tua scelta un punto visibile come il collo oltre a ragguagliarti sulle difficoltà ongame che ne derivano non mi oppongo ma devi sentirtela tu, perchè appunto, è un enorme malus per qualsiasi altra forma.

Per quanto riguarda il colore invece, apprezzo che tu abbia accolto il mio suggerimento e trovo molto caratteristico questa eccezione che non apporta alcun bonus ed è una caratteristica ben specifica della genie della superbia. Ogni qualvolta Kaine ottenesse un'elevazione di tipo personale o prevaricante, il colore del marchio potrà divenire vermiglio e gradualmente tornare al nero nel corso di alcuni giorni (una settimana nello specifico). Questa caratterizzazione mi è molto piaciuta e mi sento quindi di approvarla.


3-Kaine sta acquistando quindi superbia. Messo da parte il BG che ora mi sembra filare e passando al tecnico ricordando proprio l'evento del cavallo come sarebbe potuta andare diversamente un anno fa?

Inoltre ti chiedo un esempio, quanti post desideri, di come andrebbe con Kaine Mutaforma, in questo specifico caso il Sangue corrotto sarebbe attivo.

4- Kaine è a conoscenza dell'esistenza dei mezzodemoni? Se si in che modo? Cosa pensa di loro?

5- Supponendo un risveglio nel tuo personaggio cosa credi proverebbe nei confronti di sè stesso?

6- In relazione alle Mutazioni credi che sia un profilo che approfondirai o come spesso accade sarà una parte collaterale del tuo percorso? So che non si può prevedere l'ON ma immaginandolo un po' come lo vedi? Cosa speri?

7- Dici che cercherebbe risposte nei suoi simili, e se non ne trovasse? Se non fossero quelle che desidera? Ma soprattutto, essendo Kaine di base alimentato da questa sorta di superbia che tipo di rapporto credi potrebbe instaurare con i suoi simili mutaforma? Che tipo di raporto cercherebbe in realtà?

Per il momento mi fermo qui, intanto ti tengo d'occhio.
Kaine87
00lunedì 18 maggio 2020 14:16
Mi scuso per i tempi dilatati. Cercherò di esser più celere le prossime volte XD

1- Intanto seguo questo percorso mantenendo un occhio sulla tua attività di gioco che è onestamente un po' scarna e altalenante, chiedi che riuscirai senza difficoltà a garantire le giocate mensili?


Ovviamente sarà mia premura portare il livello d’ attività ad una soglia accettabile. In merito alle giocate garantite mensili, ti direi, che l’accesso alla razza mi darebbe uno sprono in più per effettuare delle giocate, in solo, inerenti alle mutazioni e quant'altro.

2-Questione Marchio. Ho consultato la gestione al riguardo, come ovviamente sarebbe giusto fare ogni eccezione, quale sarà il punto scelto? Di muoversi dovrà muoversi. Ho a lungo pensato infatti se non fosse più conveniente sia immobile ma essendo una caratteristica storica, non vorrei creare un precedente scomodo per il futuro. Può avere una mobilità limitata, ma ad un occhio attento resta visibile. Inoltre, resta visibile anche su ogni forma umanoide, non visibile sulle animali solo perchè celato dal pelo ma rimanendo attive tutte le skill ad esso legate resta il marchio che quindi non può essere occultato con molta naturalezza, tantomeno spostato. Altrimenti ogni Mutaforma potrebbe formarsi uno strato d'epitelio sopra il marchio e garantirsene al riguardo.

Fatta questa premessa, ti dico. Sono stata molto combattuta. La superbia è una caratteristica che ho adorato, introdotta a questa sede, ed è anche un sentimento molto "appariscente", tende a mostrarsi. Quindi se sarà tua scelta un punto visibile come il collo oltre a ragguagliarti sulle difficoltà ongame che ne derivano non mi oppongo ma devi sentirtela tu, perchè appunto, è un enorme malus per qualsiasi altra forma.

Per quanto riguarda il colore invece, apprezzo che tu abbia accolto il mio suggerimento e trovo molto caratteristico questa eccezione che non apporta alcun bonus ed è una caratteristica ben specifica della genie della superbia. Ogni qualvolta Kaine ottenesse un'elevazione di tipo personale o prevaricante, il colore del marchio potrà divenire vermiglio e gradualmente tornare al nero nel corso di alcuni giorni (una settimana nello specifico). Questa caratterizzazione mi è molto piaciuta e mi sento quindi di approvarla.


Devo ammettere che in dubbi e domande avevo letto che in forma animale il marchio risultava occultato. In automatico ho collegato l’occultamento alla mutazione, che va a modificare l’epidermide e non alla presenza di pelo o altro. Ora mi è chiaro e ti ringrazio della delucidazione.

Effettivamente posizionare il marchio sul collo andrebbe a ricalcare la superbia nel suo volersi rendere appariscente. Sarei profondamente curioso di testare tale appariscenza, il costante motivare se non celare la sua presenza. Come zona manterrei la base del collo a scendere verso le prime vertebre interscapolari, cosi che non sia sempre visibile.

Grazie per aver approvato tale peculiarità.


-Kaine sta acquistando quindi superbia. Messo da parte il BG che ora mi sembra filare e passando al tecnico ricordando proprio l'evento del cavallo come sarebbe potuta andare diversamente un anno fa?


Un anno fa non credo si sarebbe neanche imbarcato in una simile avventura. La scelta di scendere a compromessi con un demone non l’avrebbe sfiorato minimamente. All'epoca aveva ancora fiducia nei sistemi tradizionali, nel ruolo che le istituzioni ricoprono e nel prossimo. Riproporti l’evento in questione con la mentalità di un anno fa non avrebbe senso poiché non esisterebbe Nero.


Inoltre ti chiedo un esempio, quanti post desideri, di come andrebbe con Kaine Mutaforma, in questo specifico caso il Sangue corrotto sarebbe attivo.


Ovviamente non rammento nello specifico tutto ciò che è avvenuto nella role in questione. Mi limiterò a quel che rammento con le dovute modifiche.

[Dune dell'ignoto] {Inn, San. Corr, P. Magica} Rammenta ancora quando la notte era buia e tenebrosa. Un ricordo che lo fa sorridere all'idea dei limiti imposti alla gente comune. Ora la notte ha assunto colori diversi, che ne accrescono il fascino a discapito di quel mistero che il buio le dona. Prerogativa di pochi eletti ma non per questa notte. Una nube purpurea avanza all'orizzonte donando alla notte un tenue bagliore che fende le tenebre. Sollievo per chi come lui soffre della vicinanza di torce e lanterne. Il gruppo avanza compatto, nella formazione e nelle vesti che li accomunano. Il rumore di zoccoli si fonde in un ritmico alternarsi coprendo quei piccoli rumori che solitamente risaltano nella notte, dettagli che dal risveglio del suo sangue non spiccano come prima. Il lieve formicolare che gli solletica la base del collo non gli arreca più fastidio come i primi giorni, anzi lo conforta nella vicinanza di chi è simile a lui. Un legame che il sangue agogna ma che al contempo non lo fa sentire unico nel suo genere. Il gruppetto avanza verso la nube o per meglio dire è questa ad avanzare verso di loro. Le cerulee la scrutano nel suo approssimarsi cogliendone i dettagli che poco alla volta vengono svelati. Ombre dalle sembianze umane e non, iniziano a delinearsi in quel pulviscolo purpureo, portando l'araldo del caos a fermare il gruppo. Una sensazione strana inizia a pervaderlo, lieve nel complesso ma che gli dà la sensazione di un qualcosa di familiare. Il dubbio che sia la presenza di tali creature lo sfiora ma non vi è certezza alcuna per lui. Qualcosa di diverso viene percepito dai cavalli che iniziano a scalpitare e nitrire in preda a una qualche forma di paura[*Rut calmati*] sussurra in elfico alla propria cavalla. Lui attende, arretrato, insieme a Vic ed Este. Non ama essere lasciato indietro ma comprende come ognuno ricopre un ruolo, prima o poi sarà lui ad andare avanti ma non oggi.

[Dune dell'ignoto] {Inn, San. Corr, P.Magica} Quel che era chiaro a chi come lui riesce a fendere le tenebre, ora è chiaro a tutti. Un gremito numero di esseri mostruosi è oramai dinanzi a loro. Dall'alto della sua cavalla non riesce a scorgere la fine di quell'esercito demoniaco. Nonostante Lars cerchi il dialogo, coadiuvato da Kaderin che pronuncia parole in una lingua a lui sconosciuta, l'esercito continua la sua avanza trovando sosta solo quando ha circondato tutti i membri a cavallo. Rutilia, forse sentendosi in trappola, inizia a impennarsi costringendo il mutaforma a scendere dal suo dorso [*Ca**o... vuoi calmarti*] nuovamente in elfico, lingua che solitamente la tranquillizza ma che risulta vana al momento. Uno di quegli esseri gli si fa vicino, lo scruta con fare stranito come se qualcosa non quadrasse, annusa l'aria come a cercar conferma di quel dubbio che l'assale. Repentino il sangue freme mettendolo in allerta. Alcuni attimi in cui il mutaforma e il demone si scrutano negli occhi, poi quest'ultimo sembra perdere interesse e il sangue, baluardo dei mutaforma, si cheta. Stessa sorte tocca a Estelya che a sua volta viene avvicinata. Il fare di sfida perenne che contraddistingue la donna, non trova freno neanche dinanzi al demone che le si fa prossimo. Privo di occhi sembra studiarla, l'annusa come l'altro demone aveva fatto con lui. Com'era da prevedibile Estelya si infastidisce invitandolo ad allontanarsi in lingua elfica. Quel fare cosi sfrontato è il motivo di tante liti tra l'elfa e il mutaforma, più che altro un gioco nato a causa della razza che le apparenze donano a quest'ultimo. Lei ancora crede che lui sia un mezzelfo e lui ci gioca su quest'errore. A differenza sua, il demone, non sembra gradire il fare dell'elfa iniziando a ringhiere verso ella. Allo stesso tempo un altro di quegli esseri si avvicina all'unica umana del gruppo, a primo sguardo sembra già infastidito e senza perder tempo solleva una simil spada pronto ad attaccare la sua vittima.

[Dune dell'ignoto]{Inn, San.Corr,P.magica} A causa del divario che la discesa da cavallo gli ha imposto, non riesce a comprendere nell'immediato il motivo di tale attacco. Il demone carica il colpo, un po’ troppo prevedibile nella sua traiettoria e di facile risposta per una persona allenata. Il sangue non si esprime poiché la minaccia non è rivolta a lui ma l'istinto, quello non tace. Un movimento repentino della dritta, a mano aperta, trova impatto sul fianco di Rutilia che in tutta risposta scalcia. Nello stesso momento in cui la cavalla carica il colpo, Vic para agilmente l'attacco portato dal demone. Non credo che questi si sia reso conto di quanto sia successo in seguito al vano attacco. La potenza della cavalla lo proietta ad almeno un metro di distanza con il culo a terra. Se sia morto o vivo non vi è stato il tempo di constatarlo, poiché un altro demone si è accorto di quanto è successo. Se sia per difesa del compagno o per semplice dimostrazione di forza non saprei dirlo, tant'è che questi trova affondo con la sua lama nella zampa colpevole della cavalla. Uno straziante nitrire investe i presenti raggiungendo il cuore del mutaforma. A rinunciato a quasi tutto a seguito della scelta fatta, ma Rutilia non l'ha mai abbandonato. La mascella si contrae nell'impotenza della situazione, non ci vuole certo un genio per comprendere l'inferiorità numerica a cui il gruppo è soggetto. La mente elabora ogni sorta di idea atta a dimostrare quanto quei demoni lo stiano sottovalutando. Il problema di fondo è che nessuna potrebbe evitare la morte del mutaforma. Le palpebre si serrano nel tentativo di reprimere quel bisogno di prevaricare. Attimi necessari per dar modo alla ragione di prendere il sopravvento. Il corpo muove mentre le iridi trovano nuovamente luce, se così si può dire. La mano lieve trova contatto con il capo di Rutilia[*Perdonami*] amaro nel tono che par più grave nella lingua usata, che seppur odiata dai demoni lui se ne fa beffe e la usa comunque.


4- Kaine è a conoscenza dell'esistenza dei mezzodemoni? Se si in che modo? Cosa pensa di loro?


Il termine mezzodemoni non è mai entrato in un discorso che l’ha visto partecipe. Quando Theknus fu spodestato usci fuori la voce che fosse in grado di assumere le sembianze di altre persone. Voci che non hanno trovato un fondamento visto la scomparsa di quest’ultimo. In soldoni, Kaine non è a conoscenza dell’esistenza dei mezzodemoni. La realizzazione che tale razza esista lo renderebbe soltanto che curioso. Sarebbe spinto dal desiderio di comprenderla come per ogni cosa nuova ha dinanzi.


5- Supponendo un risveglio nel tuo personaggio cosa credi proverebbe nei confronti di sè stesso?


Sicuramente in principio sarebbe incredulo, profondamente aggiungerei. Se giungesse qualcuno affermando che Kaine è un mezzodemone quest’ultimo si metterebbe a ridere. Pretenderebbe le prove di quanto affermato. Essendo una persona molto pragmatica cercherebbe conferme che possano screditare o dare adito. Tale processo avrebbe una durata variabile, basata sulla facilità a reperire le risposte alle tante domande che lo assalirebbero. Trascorso tale periodo, credo, subentrerebbe in toto la caratteristica ereditata dal genitore demone. L’idea stessa di appartenere a qualcosa di “superiore” andrebbe a gonfiare il suo ego. Inizierebbe un percorso dedito alla scoperta di questo potenziale e al superamento di tutti quei limiti che il sangue sopito gli aveva imposto. Da una parte, sicuramente, risulterà sollevato; non dovrà più temere di non avere tempo per apprendere tutto l’apprendibile.


6- In relazione alle Mutazioni credi che sia un profilo che approfondirai o come spesso accade sarà una parte collaterale del tuo percorso? So che non si può prevedere l'ON ma immaginandolo un po' come lo vedi? Cosa speri?


Kaine è un pg curioso, dedito al costante accrescimento del suo sapere. Non si accontenta mai di dove è arrivato e prende gli altri come un ostacolo da superare. LE mutazioni andrebbero a calzare a pennello con questa sua mentalità e mi spiego. Una volta conscio di tale capacità inizierebbe un costante studio atto a comprenderle le massime potenzialità nonché i limiti che il suo corpo può raggiungere. Cercherebbe, nel possibile, di trovare la forma perfetta. Non si limiterebbe ad una sola forma umana per potersi celare ma a una adatta per ogni evenienza. Lo vedo un po' come il Dott. Moreau XD


7- Dici che cercherebbe risposte nei suoi simili, e se non ne trovasse? Se non fossero quelle che desidera? Ma soprattutto, essendo Kaine di base alimentato da questa sorta di superbia che tipo di rapporto credi potrebbe instaurare con i suoi simili mutaforma? Che tipo di raporto cercherebbe in realtà?


Kaine non si è mai demoralizzato alla prima difficolta, anzi, aggiungerei che non si è mai limitato alla prima risposta trovata. Se nessuno dei suoi parirazza fosse in grado di dare risposte esaudienti, si getterebbe nello studio e nella sperimentazione. Lui si limita ad annotare, nel suo castello mentale, quanto appreso senza etichettarlo in base a quello che vorrebbe sentirsi dire. Ogni risposta è un tassello in più in quel puzzle che una volta completo sarà la sua idea.
Superbia, questa è la parola cardine. Una volta acquisita l’idea di essere superiore alle altre razze, il suo obbiettivo diverrebbe il superamento della propria. Vedrebbe ognuno degli altri mutaforma come una fonte a cui attingere per aumentare le sue conoscenze, l’ennesimo ostacolo da superare e lasciarsi alle spalle. Ovviamente, nello scoprire l’esistenza di altri mutaforma sentirebbe venire meno “l’esclusiva” ma al contempo, si accenderebbe la fiamma che lo spinge a superare gli altri. Non credo cercherebbe un rapporto simile alla famiglia. Di fatto se l’era creata nel Magisterum, ma entrando nella gilda di Dakvros ha sviluppato l’idea, che tale legame è solo una catena che lo vincola dal raggiungimento del suo massimo potenziale. Non posso escludere che nel tempo, tale idea, possa mutare.
Keiko
00martedì 19 maggio 2020 19:53
Re:
Kaine87, 18/05/2020 14:16:

Mi scuso per i tempi dilatati. Cercherò di esser più celere le prossime volte XD




No problem, non ci corre dietro nessuno.

Per quanto riguarda il marchio allora penserò alla dicitura più appropriata.

Sul giocato, la giocata la ricordo abbastanza bene, credo di aver eccepito le differenze che volevi valorizzare ma nel dubbio ti chiederò altro pratico più avanti.

In linea di massima il tuo gioco lo seguo ormai da un annetto almeno, più o meno assiduamente, anche se ora me lo ritrovo davanti per ovvie ragioni più spesso, c'è ancora qualche cosa che si può rivedere nella forma quindi cercherò di fartele presente man mano ma è anche evidente il miglioramento di fondo.


1. Non temi che Kaine, possa rimanere accecato dalla superbia, al punto da non eccepire la realtà o persino un rischio? Proprio per superbia?
Pensi che questo percorso porterà a degli eccessi nel tuo personaggio? Se si quale?

2. A parole tue, oltre ad avere la certezza, come emerge anche nelle prime 2 role di giocata, di avere in sè qualcosa di "superiore" quale sarebbe una differenza evidente tra il Kaine mezzelfo ed il Kaine Mutaforma in relazione a questo tratto?

3.

Cercherebbe, nel possibile, di trovare la forma perfetta


Intendi una forma perfetta per ogni evenienza o una forma "collage di varie forme"? Quali sono le forme consentite?


4.Rimanendo sul tema del giocato, visto che questo PG mi sembra abbia cambiato vari percorsi di conoscenza, vorrei un'analisi, sempre a parole tue, della skill Velo d'inganno. Come si comporta, come la vive il tuo personaggio, come la vedono gli altri, quali e quante cose possono essere mosse nel complesso di un'azione che la richiama, quali sono le limitazioni ed insomma: analisi della skill.

5.Tecnico: Uso del Velo D'Inganno. Puoi fare un contesto semplice, stai subendo un dritto tondo da un avversario. Siete soli, nessuno vi vede, e usi questa skill.




Kaine87
00martedì 26 maggio 2020 14:21

Non temi che Kaine, possa rimanere accecato dalla superbia, al punto da non eccepire la realtà o persino un rischio? Proprio per superbia?
Pensi che questo percorso porterà a degli eccessi nel tuo personaggio? Se si quale?


Credo che la peculiarità di questa caratteristica sia il sopravvalutare le proprie capacità. Ovviamente tale status lo potrebbe portare a sottovalutare alcuni rischi, o per meglio dire, sopravvalutare le sue capacità nell'affrontarli. Se temo ciò? La storia che vede protagonisti i nostri PG è in costante evoluzione. Per coerenza, noi giocatori, ci basiamo su quel che accade in ON mutando di volta in volta i nostri PG. Se la superbia di Kaine verrà costantemente coltivata sarà possibile che arrivi a un punto, nel quale, tutto diverrà sfocato all'infuori di sé stesso. D’altra parte, fin quando troverà muri su cui sbattere la testa il problema sarà limitato. Gli eccessi sarebbero basati sui successi raggiunti. Ad esempio: vista la vittoria schiacciante su i due demoni, potrebbe sviluppare un’eccessiva sicurezza nei combattimenti che lo porterebbe ad essere spavaldo. Pensando all'esempio più estremo…ambire a battere gli dei se non diventare lui stesso un dio. Fantasia ora come ora ma…chissà un giorno XD


A parole tue, oltre ad avere la certezza, come emerge anche nelle prime 2 role di giocata, di avere in sè qualcosa di "superiore" quale sarebbe una differenza evidente tra il Kaine mezzelfo ed il Kaine Mutaforma in relazione a questo tratto?


Non parlerei proprio di differenze evidenti, di fatto sono la stessa persona con due consapevolezze diverse di sé. Il mezzelfo sta ancora cercando un posto in questo mondo, una posizione e un potere tale da non sentirsi più un contorno. Vede tutti come possibili ostacoli al raggiungimento del suo fine, pretendenti a quel” trono” a cui lui ambisce. Per quanto possa avvicinarsi a qualcuno non riesce più a guardarlo senza un minimo di antagonismo. Il mutaforma (qui si parla di una fase molto avanzata dal risveglio) ha compreso il suo ruolo nel mondo. È consapevole, nel suo egocentrismo, di essere uno degli ingranaggi se non il più importante a muovere il mondo. Le altre persone manterrebbero quel ruolo di ostacolo ma con la differenza, di essere un mero fastidio a cui dedicare il tempo necessario per andare oltre. Ovviamente il tutto sarà dettato dall’ON.

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Cercherebbe, nel possibile, di trovare la forma perfetta
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Intendi una forma perfetta per ogni evenienza o una forma "collage di varie forme"? Quali sono le forme consentite?


Cerco di spiegare il mio pensiero poiché probabilmente non era chiaro nella risposta data.
Parto dal l’elencare le forme consentite:
-Forma animali.
Qualsiasi forma che va dalla taglia minima di una mosca a quella massima di un cetaceo. Vi è una restrizione per quelle dei volatili che può raggiungere la grandezza massima di un’aquila reale (Purtroppo). Quando è mutato in animale non può usare skill di gilda ed è limitato all'uso di una sola skill magica a giocata o quest. Ovviamente si acquistano le caratteristiche fisiche della forma assunta.
-Forma antropomorfa.
Qualsiasi forma che rientri nelle razze presenti in manuale (Elfi, umani, goblin, ecc). È possibile tentare di assumere le sembianze di un altro Pg, cosa che richiede una profonda conoscenza del soggetto scelto per renderla il più credibile possibile.
-Mutazione parziale.
Si può effettuare la mutazione di alcune parti del proprio corpo. Esempio: Colore capelli, occhi, pelle ecc.
-Forme speciali.
So dell’esistenza di tale categoria ma non come funzioni nello specifico. Presumo vi sia la necessita dell’approvazione da parte della gestione.

Per raggiungere la corretta mutazione vi è necessita di un minimo studio anatomico della forma desiderata. Successivamente si passerà a un tot di tentativi di mutazione, i quali possono variare in base all'esperienza del mutaforma e alle skill inerenti. Non sono consentite forme eteree, magiche o oggetti inanimati.

La mia risposta si suddivideva in due parti:
-Una forma per ogni evenienza.
Faccio prima a portare degli esempi.
Forma elfica per infiltrarsi in una corta elfica.
Forma nanica per entrare nelle grazie dei nani.
Forma goblin per apprendere di straforo la loro lingua.
Ecc.. se ti servono altri esempi basta dirlo XD
-Una forma perfetta.
Qui non so fino a che punto ci si può spingere nel mutare costantemente una forma, aggiungendo, cambiando o togliendo determinate cose fino al raggiungimento di una forma perfetta (Per il PG ovviamente). Credo che il tutto rientri nelle forme speciali ma potrei benissimo dire cavolate e non essere fattibile.
Esempio banale: Una forma finale umanoide che racchiude il meglio del mondo animale. La vista di un falco, l’olfatto di un lupo ecc.


4.Rimanendo sul tema del giocato, visto che questo PG mi sembra abbia cambiato vari percorsi di conoscenza, vorrei un'analisi, sempre a parole tue, della skill Velo d'inganno. Come si comporta, come la vive il tuo personaggio, come la vedono gli altri, quali e quante cose possono essere mosse nel complesso di un'azione che la richiama, quali sono le limitazioni ed insomma: analisi della skill.


Ricollegandomi al discorso degli eccessi, nello specifico alla spavalderia in battaglia, ti direi che questa è una skill perfetta per rappresentarla.
Il mutaforma in questione dovrà essere conscio o per lo meno sospettare di un pericolo incombente, che sia per cognizione diretta o dovuta a skill. Ovviamente un attacco alle spalle o dalla distanza, senza appunto le dovute skill, non permetterà l’utilizzo della skill.
All'attivazione della stessa, il mutaforma, viene assorbito nella discrepanza per fuoriuscirne istantaneamente in una zona sicura entro 5m. Kaine, nello specifico, la vivrebbe come una forma di invulnerabilità, una dimostrazione netta di superiorità nei confronti dell’avversario. Un avversario, ignorante dell’esistenza di tale tecnica, resterebbe stupito e al contempo intimorito, secondo me. Vedersi scomparire dinanzi il proprio bersaglio per poi ritrovarselo alle spalle, instilla sicuramente un senso di debolezza. Dopo l’utilizzo di tale skill suppongo si possa portare un attacco e iniziare, se si rientra nelle tempistiche e nelle limitazioni, una concentrazione. Utilizzo massimo 2 a giocata/quest. Non ci dovranno essere pareti o grossi ostacoli di mezzo.

5.Tecnico: Uso del Velo D'Inganno. Puoi fare un contesto semplice, stai subendo un dritto tondo da un avversario. Siete soli, nessuno vi vede, e usi questa skill.



Per l’esempio andrò a usare un’ulteriore skill che sicuramente acquisirò in futuro. Spero di non sbagliare nell'uso di entrambe le skill.XD

[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica} Il cielo buio sopra la cittadella ricalca alla perfezione ciò che la torre d'ossidiana rappresenta. I fulmini le danzano intorno senza sfiorarla, la pioggia la bagna rendendo la sua struttura ancora più lucente nella sua oscurità. Se vi fosse ancora qualcuno ignaro di quella torre, fulcro del male in costante aumento, quest'oggi ne resterebbe incantato e al contempo intimorito. Il mutaforma siede placido sulla poltrona da lui prediletta, sulle gambe accavallate vi è adagiato un libro in lingua nanica, sua nuova fonte di studio. Il pollice della dritta sfiora le labbra che muovono lievemente in quella lettura. La sala adibita a biblioteca risulta deserta oltre la sua persona e la cosa non gli dispiace. Di fianco a lui vi è una semplice candela a far luce nella stanza buia, normalmente non vi sarebbe necessità di tale artificio ma lui ama il colore della carta, dell'inchiostro che sulle pagine ricama le trame di una storia. I tuoni all'esterno scuotono l'aria con la forza che solo loro possono sprigionare, come se il dio della forgia stesse martellando sull'incudine con tutta la sua potenza. Fortuna o sfortuna che si voglia, esattamente nell'attimo in cui un tuono si cheta prima del sopraggiungere di un altro, un rumore di vetro che si infrange giunge chiaro dalla stanza di fianco. Il capo ruota lievemente in direzione della porta lasciata volutamente aperta, nel mentre la dritta muove verso l'unica fonte di luce soffocandola con due dita. Ora che le tenebre son tornate sovrane gli occhi possono cogliere i dettagli che la luce occultava. Un lieve luccichio risalta sul pavimento oltre l'uscio. La mancina che sosteneva il libro l'abbandona sulla poltrona ove il mutaforma sedeva, oramai libera da quel peso si prodiga a farsi carico di quello della katana che riposava di fianco a lui. Lenti i passi che lo portano ad oltrepassare la lignea ove il significato di quel lieve brillio trova senso.

[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica} Quel che risulta chiaro dalle impronte d'acqua è che qualcuno è entrato da poco, ma il riconoscerne il proprietario non rientra nelle sue doti. Lieve il passo che lo porta a seguire la scia d'acqua che va a scomparire nel protrarsi del suo tragitto. Sufficientemente intensa da condurlo fino alla stanza ove le menti malate di quella setta, elaborano i loro piani. La testa fa capolino oltre la soglia che risulta aperta e un lieve sorriso sorge sul viso privo di maschera. Ora tutto risulta chiaro. Chino sul tavolo vi è una figura ammantata di nero, che con l'ausilio di una lanterna oscurata in gran parte sembra intenta a studiare le mappe dei loro futuri piani. Le distanze con lo sconosciuto vengono accorciate [Cerca qualcosa?] pacato nel tono, le braccia volgono a intreccio in attesa di una qualsiasi risposta. L'uomo, colto sul fatto, ruota velocemente su sé stesso portando la man dritta a estrarre la lama assicurata al fianco. [Mh...] un mugugno del mutaforma in risposta al quel gesto [Oggi mi sento magnanimo] il sorriso permane mentre un sopracciglio si eleva [Accetto la tua resa] convinto nel dire come se quella fosse l'unica opzione possibile. Agli occhi dell'uomo sarà chiara la figura in penombra di un mezzelfo, i vestiti debolmente illuminati di un blu cobalto e una katana assicurata al fianco sinistro. Sicuro nel suo portamento come se dinanzi a lui non vi fosse una lama brandita. [Certo questa scelta, sicuramente ponderata, ti farà apparire debole ma ti eviterà le torture] il tono permane convinto in quella farsa [Ora deponi la tua lama e chiedi pietà] un lieve cenno del capo verso il pavimento.

[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica} Dopo alcuni attimi di titubanza, l'uomo, non par gradire la proposta fatta...se così si può definire. La mano armata carica verso l'esterno col chiaro intento di portare un tondo dritto, un colpo dalla semplice interpretazione e che non trova ausilio nella penombra. La reazione dell'umano era prevedibile e non degna di una risposta armata. Una semplice pensiero del mutaforma, più veloce della lama, lo vede portarsi al sicuro da quest'ultima. Quel che appare all'attaccante è di aver palesemente sbagliato le distanze. In realtà la figura del mutaforma ha richiamato a se la discrepanza che l'ha inghiottito, per risputarlo subito dopo a poco meno di un metro indietro dalla posizione di partenza [Qualche problema? Eppure, sono dinanzi a te] il sopracciglio si eleva con fare beffardo [Ultima possibilità. Non costringermi a toglierti la vita] dal tono si evince quanto la cosa sia più un fastidio che altro. La voce di quel che accade ai prigionieri deve essere in qualche modo trapelata o più semplicemente intuita dall'umano, di fatto questi non si arrende cercando un affondo che giunga certo al suo bersaglio. La discrepanza viene nuovamente richiamata in aiuto al mutaforma. Questa volta, agli occhi dell'umano, la lama troverà il vuoto non per la distanza ma per l'assenza del suo bersaglio...poi il buio. Nel suo traslare, il mezzo demone ha scelto di ricomparire alle spalle del suo avversario, una distanza sufficiente per consentirgli un'estrazione rapida della katana. La gamba sinistra scivola indietro cosi da agevolare l'estrazione, un movimento fluido che vede la lama guizzare verso la nuca del mal capitato. Un taglio netto della lama nera che si tinge di rosso, cosi affilata che il capo si stacca sol quando il corpo tocca il suolo. Un rapido movimento del polso a scartare, cosi da liberare la lama dal sangue per poi essere riposta nel fodero [Che spreco di tempo].
Kaine usa Estrazione rapida.
Keiko
00martedì 26 maggio 2020 22:49
Re:
Kaine87, 26/05/2020 14:21:


Pensando all'esempio più estremo…ambire a battere gli dei se non diventare lui stesso un dio. Fantasia ora come ora ma…chissà un giorno XD



Ammazza. La tocca pianissimo.





Quando è mutato in animale non può usare skill di gilda ed è limitato all'uso di una sola skill magica a giocata o quest. Ovviamente si acquistano le caratteristiche fisiche della forma assunta.



Delle skill innate e passive come la percezione magica cosa mi dici?



So dell’esistenza di tale categoria ma non come funzioni nello specifico. Presumo vi sia la necessita dell’approvazione da parte della gestione.


Qui non so fino a che punto ci si può spingere nel mutare costantemente una forma, aggiungendo, cambiando o togliendo determinate cose fino al raggiungimento di una forma perfetta (Per il PG ovviamente). Credo che il tutto rientri nelle forme speciali ma potrei benissimo dire cavolate e non essere fattibile.
Esempio banale: Una forma finale umanoide che racchiude il meglio del mondo animale. La vista di un falco, l’olfatto di un lupo ecc.



Riallacciando le due cose, richiedono approvazione della gestione proprio per evitare forme che potrebbero toccare finanche malus di razza, ad esempio occhi di falco che manderebbero in barba la fotosensibilità. Quindi sì, concettualmente ci sono dei limiti non indifferenti.







[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica} Dopo alcuni attimi di titubanza, l'uomo, non par gradire la proposta fatta...se così si può definire. La mano armata carica verso l'esterno col chiaro intento di portare un tondo dritto, un colpo dalla semplice interpretazione e che non trova ausilio nella penombra. La reazione dell'umano era prevedibile e non degna di una risposta armata. Una semplice pensiero del mutaforma, più veloce della lama, lo vede portarsi al sicuro da quest'ultima. Quel che appare all'attaccante è di aver palesemente sbagliato le distanze. In realtà la figura del mutaforma ha richiamato a se la discrepanza che l'ha inghiottito, per risputarlo subito dopo a poco meno di un metro indietro dalla posizione di partenza [Qualche problema? Eppure, sono dinanzi a te] il sopracciglio si eleva con fare beffardo [Ultima possibilità. Non costringermi a toglierti la vita] dal tono si evince quanto la cosa sia più un fastidio che altro. La voce di quel che accade ai prigionieri deve essere in qualche modo trapelata o più semplicemente intuita dall'umano, di fatto questi non si arrende cercando un affondo che giunga certo al suo bersaglio. La discrepanza viene nuovamente richiamata in aiuto al mutaforma. Questa volta, agli occhi dell'umano, la lama troverà il vuoto non per la distanza ma per l'assenza del suo bersaglio...poi il buio. Nel suo traslare, il mezzo demone ha scelto di ricomparire alle spalle del suo avversario, una distanza sufficiente per consentirgli un'estrazione rapida della katana. La gamba sinistra scivola indietro cosi da agevolare l'estrazione, un movimento fluido che vede la lama guizzare verso la nuca del mal capitato. Un taglio netto della lama nera che si tinge di rosso, cosi affilata che il capo si stacca sol quando il corpo tocca il suolo. Un rapido movimento del polso a scartare, cosi da liberare la lama dal sangue per poi essere riposta nel fodero [Che spreco di tempo].
Kaine usa Estrazione rapida.



Sul giocato ho delle perplessità che riguardano principalmente questo ultimo post, non ho ben capito:
- usi due volte il velo nella stessa azione?
- Kaine quando indietreggia come sa che non ci sono ostacoli di mezzo?
-Estrazione rapida appartiene a che pezzo tra un velo e l'altro?

Non è chiarissima la dinamica e mi sembra molto iperconcentrata ho provato a rileggerla più volte.

Vorrei che l'esempio venisse riformulato in coerenza anche a dinamiche e skills del regolamento su tempistiche e turni, non escludo assolutamente l'uso di altre skills per quanto riguarda l'estrazione.

Sempre sul tecnico vorrei mi facessi un esempio, e so che cerco qualcosa di vago, di un paio di post in cui Kaine accenna ad un'altra persona, puoi chiamarla Pippo per quanto mi riguarda, la sua natura. Vorrei vedere secondo te come lo fa, che temrini userebbe e come ci si avvicina anche dal contesto che allarga la domanda. Come rapporterà Kaine la sua natura verso gli altri? è qualcosa di cui parlerebbe apertamente se fosse il caso?



Kaine87
00sabato 30 maggio 2020 19:32

Quando è mutato in animale non può usare skill di gilda ed è limitato all'uso di una sola skill magica a giocata o quest. Ovviamente si acquistano le caratteristiche fisiche della forma assunta.
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Delle skill innate e passive come la percezione magica cosa mi dici?



Le skill passive e quelle innate vengono meno come le skill magiche, a loro volta potranno essere utilizzate una sola volta durante la trasformazione. Unica costante è il marchio che mantiene le sue peculiarità.


So dell’esistenza di tale categoria ma non come funzioni nello specifico. Presumo vi sia la necessita dell’approvazione da parte della gestione.


Qui non so fino a che punto ci si può spingere nel mutare costantemente una forma, aggiungendo, cambiando o togliendo determinate cose fino al raggiungimento di una forma perfetta (Per il PG ovviamente). Credo che il tutto rientri nelle forme speciali ma potrei benissimo dire cavolate e non essere fattibile.
Esempio banale: Una forma finale umanoide che racchiude il meglio del mondo animale. La vista di un falco, l’olfatto di un lupo ecc.
________________________________________

Riallacciando le due cose, richiedono approvazione della gestione proprio per evitare forme che potrebbero toccare finanche malus di razza, ad esempio occhi di falco che manderebbero in barba la fotosensibilità. Quindi sì, concettualmente ci sono dei limiti non indifferenti.


Di fatto ho messo le mani in avanti non sapendo fino a che punto fosse fattibile la cosa. In caso di esito positivo ci lavorerò su per cercare di creare qualcosa di curioso e al contempo lecito. XD


Sul giocato ho delle perplessità che riguardano principalmente questo ultimo post, non ho ben capito:
- usi due volte il velo nella stessa azione?


Errore mio, nel voler mantenere l’azione continua li ho accorpati nel medesimo post.


- Kaine quando indietreggia come sa che non ci sono ostacoli di mezzo?


Semplicemente perché entrato da li. Nel secondo post specifico che le distanze tra Kaine e il “furfante” vengono accorciate, indi è entrato nella stanza lasciandosi alle spalle la porta da dove è entrato. Nella rielaborazione della giocata vedrò di specificare meglio escludendo ogni possibile intralcio.


-Estrazione rapida appartiene a che pezzo tra un velo e l'altro?


Mi viene più semplice evidenziare le due parti XD

Dopo alcuni attimi di titubanza, l'uomo, non par gradire la proposta fatta...se così si può definire. La mano armata carica verso l'esterno col chiaro intento di portare un tondo dritto, un colpo dalla semplice interpretazione e che non trova ausilio nella penombra. La reazione dell'umano era prevedibile e non degna di una risposta armata. Una semplice pensiero del mutaforma, più veloce della lama, lo vede portarsi al sicuro da quest'ultima. Quel che appare all'attaccante è di aver palesemente sbagliato le distanze. In realtà la figura del mutaforma ha richiamato a se la discrepanza che l'ha inghiottito, per risputarlo subito dopo a poco meno di un metro indietro dalla posizione di partenza
In questo frangente, Kaine, ha sfruttato il velo per indietreggiare giusto un metro da dove si trovava durante l’attacco nemico. Giusto per donare all’avversario l’illusione di aver calcolato male le distanze.

La voce di quel che accade ai prigionieri deve essere in qualche modo trapelata o più semplicemente intuita dall'umano, di fatto questi non si arrende cercando un affondo che giunga certo al suo bersaglio. La discrepanza viene nuovamente richiamata in aiuto al mutaforma. Questa volta, agli occhi dell'umano, la lama troverà il vuoto non per la distanza ma per l'assenza del suo bersaglio...poi il buio. Nel suo traslare, il mezzo demone ha scelto di ricomparire alle spalle del suo avversario, una distanza sufficiente per consentirgli un'estrazione rapida della katana. La gamba sinistra scivola indietro cosi da agevolare l'estrazione, un movimento fluido che vede la lama guizzare verso la nuca del mal capitato. Un taglio netto della lama nera che si tinge di rosso, cosi affilata che il capo si stacca sol quando il corpo tocca il suolo. Un rapido movimento del polso a scartare, cosi da liberare la lama dal sangue per poi essere riposta nel fodero [Che spreco di tempo].
In quest’altro frangente, Kaine, ha sfruttato il velo per comparire alle spalle dell’avversario che sta effettuando un affondo. In seguito utilizza l’estrazione rapida per sguainare la katana e decapitare il “furfante”.


Non è chiarissima la dinamica e mi sembra molto iperconcentrata ho provato a rileggerla più volte.

Vorrei che l'esempio venisse riformulato in coerenza anche a dinamiche e skills del regolamento su tempistiche e turni, non escludo assolutamente l'uso di altre skills per quanto riguarda l'estrazione.


[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica} Il cielo buio sopra la cittadella ricalca alla perfezione ciò che la torre d'ossidiana rappresenta. I fulmini le danzano intorno senza sfiorarla, la pioggia la bagna rendendo la sua struttura ancora più lucente nella sua oscurità. Se vi fosse ancora qualcuno ignaro di quella torre, fulcro del male in costante aumento, quest'oggi ne resterebbe incantato e al contempo intimorito. Il mutaforma siede placido sulla poltrona da lui prediletta, sulle gambe accavallate vi è adagiato un libro in lingua nanica, sua nuova fonte di studio. Il pollice della dritta sfiora le labbra che muovono lievemente in quella lettura. La sala adibita a biblioteca risulta deserta oltre la sua persona e la cosa non gli dispiace. Di fianco a lui vi è una semplice candela a far luce nella stanza buia, normalmente non vi sarebbe necessità di tale artificio ma lui ama il colore della carta, dell'inchiostro che sulle pagine ricama le trame di una storia. I tuoni all'esterno scuotono l'aria con la forza che solo loro possono sprigionare, come se il dio della forgia stesse martellando sull'incudine con tutta la sua potenza. Fortuna o sfortuna che si voglia, esattamente nell'attimo in cui un tuono si cheta prima del sopraggiungere di un altro, un rumore di vetro che si infrange giunge chiaro dalla stanza di fianco. Il capo ruota lievemente in direzione della porta lasciata volutamente aperta, nel mentre la dritta muove verso l'unica fonte di luce soffocandola con due dita. Ora che le tenebre son tornate sovrane gli occhi possono cogliere i dettagli che la luce occultava. Un lieve luccichio risalta sul pavimento oltre l'uscio. La mancina che sosteneva il libro l'abbandona sulla poltrona ove il mutaforma sedeva, oramai libera da quel peso si prodiga a farsi carico di quello della katana che riposava di fianco a lui. Lenti i passi che lo portano ad oltrepassare la lignea ove il significato di quel lieve brillio trova senso.

[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica} Quel che risulta chiaro dalle impronte d'acqua è che qualcuno è entrato da poco, ma il riconoscerne il proprietario non rientra nelle sue doti. Lieve il passo che lo porta a seguire la scia d'acqua che va a scomparire nel protrarsi del suo tragitto. Sufficientemente intensa da condurlo fino alla stanza ove le menti malate di quella setta, elaborano i loro piani. La testa fa capolino oltre la soglia che risulta aperta e un lieve sorriso sorge sul viso privo di maschera. Ora tutto risulta chiaro. Chino sul tavolo vi è una figura ammantata di nero, che con l'ausilio di una lanterna oscurata in gran parte sembra intenta a studiare le mappe dei loro futuri piani. Lento è il passo che conduce il mutaforma all'interno della stanza, alle sue spalle la porta viene chiusa così da evitare ulteriori sorprese. L'uomo incappucciato, colto sul fatto, ruota velocemente su sé stesso portando la man dritta a estrarre la lama assicurata al fianco. [Cerca qualcosa?] pacato il tono del seguace di Dakvros mentre si avvicina alla figura ignota lasciando ampio spazio alle sue spalle. [Mh...] un semplice mugugno in risposta al silenzio assunto dall’altro, [Oggi mi sento magnanimo] il sorriso permane mentre un sopracciglio si eleva [Accetto la tua resa] convinto nel dire come se quella fosse l'unica opzione possibile. Agli occhi dell'uomo sarà chiara la figura in penombra di un mezzelfo, i vestiti debolmente illuminati di un blu cobalto e una katana assicurata al fianco sinistro. Sicuro nel suo portamento come se dinanzi a lui non vi fosse una lama brandita. [Certo questa scelta, sicuramente ponderata, ti farà apparire debole ma ti eviterà le torture] il tono permane convinto in quella farsa [Ora deponi la tua lama e chiedi pietà] un lieve cenno del capo verso il pavimento.

[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica}Alcuni attimi di titubanza ove l’uomo sembra ponderare l’offerta fatta. Attimi in cui il sorriso del mutaforma sembra trovar vigore nei dubbi dell'altro. Le braccia volgono a intreccio all'altezza dello sterno, una posa d'attesa che denota sicurezza ma al contempo impedisce una rapida difesa. [Non sono stato chiaro? Devo parlare più lentamente?] lo punzecchia come fa il gatto col topo. Se siano state le ultime parole di scherno o una profonda ponderazione dell'offerta fatta non è dato saperlo, fatto sta che la mano armata carica verso l'esterno col chiaro intento di portare un tondo dritto, un colpo dalla semplice interpretazione e che non trova ausilio nella penombra. La reazione dell'umano è di facile interpretazione e non degna di una risposta armata. Una semplice pensiero del mutaforma, più veloce della lama, lo vede portarsi al sicuro da quest'ultima. Quel che appare all'attaccante è di aver palesemente sbagliato le distanze. Nella realtà dei fatti, la figura del mezzodemone ha richiamato a sé la discrepanza che l'ha inghiottito, per risputarlo subito dopo a poco meno di un metro indietro dalla posizione di partenza. Tra le tante cose che aveva imparato sul campo di battaglia, c'era la conoscenza del terreno e la consapevolezza di ciò che ti circonda, mai e poi mai ritrovarsi alle spalle un muro o qualsivoglia ostacolo che possa intralciare i movimenti. [Qualche problema? Eppure, sono dinanzi a te] il sopracciglio si eleva con fare beffardo [Ultima possibilità. Non costringermi a toglierti la vita] dal tono si evince quanto la cosa sia più un fastidio che altro.
Kaine usa Velo d’Inganno

[Dalsida | Torre nera] {Inn,P.magica}La voce di quel che accade ai prigionieri deve essere in qualche modo trapelata o più semplicemente intuita dall'umano, di fatto questi non si arrende cercando un affondo che giunga certo al suo bersaglio. La discrepanza viene nuovamente richiamata in aiuto al mutaforma. Questa volta, agli occhi dell'umano, la lama troverà il vuoto non per la distanza ma per l'assenza stessa del suo bersaglio...poi il buio. Nel suo traslare, il mezzo demone ha scelto di ricomparire alle spalle del suo avversario, una distanza sufficiente per consentirgli un'estrazione rapida della katana. Sul viso del bastardo prende posto un sorriso pregno di soddisfazione. Possibile che fosse quello il risultato sperato? Che col suo fare abbia veicolato le scelte altrui? La gamba sinistra scivola indietro cosi da agevolare l'estrazione, un movimento fluido che vede la lama guizzare in un tondo roverso indirizzato alla nuca del mal capitato. Un taglio netto della lama nera che si tinge di rosso, cosi affilata che il capo si stacca sol quando il corpo tocca il suolo. Un rapido movimento del polso a scartare, cosi da liberare la lama dal sangue per poi riporla nel fodero [Che spreco di tempo] lo sguardo si posa sul corpo inerte e sulla chiazza di sangue in rapida espansione. Il passo riprende sicuro scavalcando quel che era un esser vivente, nel viso del mezzodemone non vi è rimorso né compassione.
Kaine usa Velo d'inganno
Kaine usa Estrazione rapida.



Sempre sul tecnico vorrei mi facessi un esempio, e so che cerco qualcosa di vago, di un paio di post in cui Kaine accenna ad un'altra persona, puoi chiamarla Pippo per quanto mi riguarda, la sua natura. Vorrei vedere secondo te come lo fa, che termini userebbe e come ci si avvicina anche dal contesto che allarga la domanda. Come rapporterà Kaine la sua natura verso gli altri? è qualcosa di cui parlerebbe apertamente se fosse il caso?


Sicuramente, Kaine, non sentirebbe il bisogno di celare la sua natura per il semplice timore di essere perseguitato. Direi piuttosto, che lo farebbe per quell'alone di mistero che si creerebbe intorno a lui. Per essere sempre un passo avanti agli altri che ancora lo credono un mezzelfo. Del tipo “io so qualcosa che tu non sai”. Se proprio giungesse al punto di doverne parlare apertamente, lo farebbe solo con qualcuno che non reputa eccessivamente inferiore. Anche in quel caso, il suo rendere partecipe, sarebbe una mera concessione, un dono che possa evidenziare ulteriormente la differenza tra i due.

Non è semplice quel che mi chiedi, poiché la situazione richiesta può avere mille sfumature e mutare in base alle reazioni altrui. Ci provo.

[Campo di battaglia -> Torre Nera] Le prime gocce di pioggia cadono sull'ennesima città caduta sotto il giogo dell'armata demoniaca. Un altro tassello dell'idilliaca illusione creata dai regni mortali è crollato. Una delle tante battaglie che ha visto il mutaforma ergersi vittorioso su una pila di cadaveri. Il suo nome viene pronunciato con riverenza tra le file di quell'armata e con terrore nelle terre ancora libere dell'Aengard. L'armatura demoniaca è oramai intrisa di sangue, cosi come la maschera dal sorriso macchiato si rosso. Le cerulee scrutano quel che era un villaggio fiorente ma che ora è solo un cumulo di macerie, una vista a cui ha fatto l'abitudine e che non lo rende più euforico come le prime volte. Non vi trova più gusto a combattere con dei miseri soldati, lui cerca una sfida degna di tale nome e che una volta vinta possa donargli maggior risalto. Nel tempo si sono uniti all'armata molti valorosi guerrieri e maghi dai poteri immensi, pochi di loro son stati degnati dell'interesse del mutaforma e sol uno è entrato nelle sue grazie. Un mago, dal nome Pippo, che con la sua astuzia è riuscito a mettere il mezzodemone in difficoltà, solo per poi perdere il duello in maniera eclatante. Dopo ogni battaglia è divenuta tradizione, per loro due, recarsi in cima alla torre d'onice e scrutare l'orizzonte nefasto in rapido aumento. Ovviamente è il figlio della superbia a giungere in loco per secondo, poiché lui non attende ma sono gli altri ad attendere lui. Una nube vermiglia ne annuncia la presenza ancora prima che questa possa essere scorta [Ti sei rintanato nelle retrovie a fare i tuoi trucchetti come al solito?] ironico avanza verso il bordo occupato dal compagno [Spero tu abbia avuto il tempo di ammirarmi sul campo di battaglia] tronfio di sé come sempre.

[Dalsida |Torre Nera] Il temporale che si era annunciato sul campo di battaglia non sembra esser giunto ancor sulla cittadella nera, solo le nubi cariche di fulmini iniziano a prendere piede. Le dita della dritta sfilano nella chioma nera portando in risalto il bianco che è monito della sua gioventù; continuano il loro fare fino a giungere sul collo ove si soffermano alcuni attimi. Li, placide, accarezzano il marchio demoniaco simbolo della sua rinascita [Immagino non sia mutato] una deduzione la sua che trova conferma nel dire di Pippo [Di fatto non mi sento soddisfatto...è tutto così semplice] un sospiro a evidenziare il suo umore. Ovviamente, il mago amico, sa bene come tirarlo su di morale e con parole argute e ben oculate ne stuzzica l'ego. Una profonda risata è quel che scaturisce da sotto la maschera [Mi sembra ovvio] concorda con dire altrui [Non vi è guerriero al mondo che possa contrastare la mia arte] lo dice come se non vi fosse alternativa. Il capo ruota a cercar la maschera di Pippo[Mio buon amico, mi sembra ovvio che neanche tu possa competere con me] nel tono vi è una sorta d'affetto, come quello che si riserba ai bambini. Il braccio destro si eleva andando a cingere le spalle del mago[Vedi...io ho un segreto] lo dice con naturalezza[Ma voglio renderti partecipe, giusto perché tu possa comprendere il motivo della nostra differenza] mantiene quel fare superbo, come un saggio che concede le sue perle. Lo sguardo permane sull'orizzonte[Vi è un chiaro motivo per la quale questa massa di demoni non mi guarda nello stesso modo in cui osa con voi] evidenzia una prima differenza[Nel mio sangue scorre parte del loro, quel che io sono esula dalla mera apparenza] dal tono si evince che non è una confessione ma un rendere partecipe[Credimi se ti dico che ancora non hai visto nulla del mio potenziale] il capo ruota rivelando un sorriso grottesco a dipingere la maschera. Se l'altro vorrà credergli sarà volontà sua, al mutaforma poco cambia.
Keiko
00domenica 31 maggio 2020 21:46
Re:
Kaine87, 30/05/2020 19:32:




Le skill passive e quelle innate vengono meno come le skill magiche, a loro volta potranno essere utilizzate una sola volta durante la trasformazione. Unica costante è il marchio che mantiene le sue peculiarità.



Che in soldoni cosa vuol dire?








-Estrazione rapida appartiene a che pezzo tra un velo e l'altro?




Mi viene più semplice evidenziare le due parti XD


In questo frangente, Kaine, ha sfruttato il velo per indietreggiare giusto un metro da dove si trovava durante l’attacco nemico. Giusto per donare all’avversario l’illusione di aver calcolato male le distanze.


Ok allora questo andava in un solo post, a presscindere dalla contiguità specialmente in questa sede le tempistiche di regolamento base devono risultare chiare.

Nel riformulare i post l'estrazione e l'uso erano più ordinati, errare è umano l'importante è che sia compreso e mi pare sia così. Però continuo a non capire perchè, avendo già estratto l'arma prima la estrae di nuovo.

La mancina che sosteneva il libro l'abbandona sulla poltrona ove il mutaforma sedeva, oramai libera da quel peso si prodiga a farsi carico di quello della katana che riposava di fianco a lui.



Mi sembri sinceramente un po' confuso e seppur capisca l'astrazione in sede di cambio razza un po' di attenzione in più te la chiedo, soprattutto perchè mi rendo conto che non ti ho mai visto fare errori di questo tipo nel giocato di 6 mesi a questa parte, anche prima di interfacciarci reciprocamente in ON vista la tua attenzione alla razza che mostravi con domande in privato seguivo il tuo gioco ogni tanto e queste sviste mi sento di dire che non ti appartengono.


In quest’altro frangente, Kaine, ha sfruttato il velo per comparire alle spalle dell’avversario che sta effettuando un affondo. In seguito utilizza l’estrazione rapida per sguainare la katana e decapitare il “furfante”.



Ci può stare ma per una questione di tempistiche ti dico che estrazione al turno precedente e preparazione dell'arma, e colpo a questo, sarebbe più corretto. Velo di inganno occupa metà dell'azione del personaggio. quindi non è quante cose pioi fare ma quanto e dove collocare l'altra metà della tua azione. Velo di inganno a inizio dell'azione ti permette di attaccare alle spalle avversarie con un'arma già estratta e pronta. Queste cose sono importantissime in quest e nel giocato.



Sicuramente, Kaine, non sentirebbe il bisogno di celare la sua natura per il semplice timore di essere perseguitato. Direi piuttosto, che lo farebbe per quell'alone di mistero che si creerebbe intorno a lui. Per essere sempre un passo avanti agli altri che ancora lo credono un mezzelfo. Del tipo “io so qualcosa che tu non sai”. Se proprio giungesse al punto di doverne parlare apertamente, lo farebbe solo con qualcuno che non reputa eccessivamente inferiore. Anche in quel caso, il suo rendere partecipe, sarebbe una mera concessione, un dono che possa evidenziare ulteriormente la differenza tra i due.



Quindi in sunto, non sentendo il bisogno di celarla ma non ritenendo degno la qualunque che rapporto avrebbe con la segretezza della sua natura?
Supponendo che Kaderin non sia Mutaforma, a Lars o a Kaderin direbbe della sua natura? Se si perchè?


Un mago, dal nome Pippo,


LOL
si vede che non hai fatto programmazione pippo.cpp è un esempio classico ma apprezzo XD



Riguardo alle azioni rendono ben chiaro il contesto malgrado la fiddicoltà. Ma se dovesse dare un nome a quello che è, Kaine, che nomenclatura userebbe? Mutaforma, mezzodemone, mezzosangue, figlio di demone (che è quella usata) e quali altre? In un contesto ON che termini sono noti rispetto ad altri?

So che sembra futile chiederlo rispetto alla tua gilda ma che allineamento ha il tuo PG? Cosa cambierebbe di tale allineamento in vista di un possibile cambio razza?



Kaine87
00lunedì 1 giugno 2020 15:40

Le skill passive e quelle innate vengono meno come le skill magiche, a loro volta potranno essere utilizzate una sola volta durante la trasformazione. Unica costante è il marchio che mantiene le sue peculiarità.
Che in soldoni cosa vuol dire?


Oddio, mi sembra di essere tornato a scuola quanto la professoressa, dopo un’ora di interrogazione, ti diceva: E Quindi?
Panico…vuoto mentale… e mo’ questa che vuole?
Vediamo se riesco a districarmela e cogliere in calcio d’angolo la risposta esatta.

Nella mutazione in forma animale si vanno a perdere quasi interamente le abilità, comprese quelle di gilda, e passive, col guadagno di tutte le caratteristiche fisiche della forma scelta. Ad esempio rinuncerà alla scurovisione per la vista acuta di un’aquila. Assunta la forma suddetta, si potrà solo una volta a giocata richiamare l’ars per utilizzare una skill tra quelle arcane. Il marchio rimane in qualsiasi forma assunta, visibile o no a causa delle caratteristiche animali (Peli, piume, ecc]. Resterà percettibile per chi condivide il sangue demoniaco.
Spero di aver colto il senso della tua domanda XD

-Estrazione rapida appartiene a che pezzo tra un velo e l'altro?
Mi viene più semplice evidenziare le due parti XD
In questo frangente, Kaine, ha sfruttato il velo per indietreggiare giusto un metro da dove si trovava durante l’attacco nemico. Giusto per donare all’avversario l’illusione di aver calcolato male le distanze.
Ok allora questo andava in un solo post, a presscindere dalla contiguità specialmente in questa sede le tempistiche di regolamento base devono risultare chiare.


Domando nuovamente scusa per l’errore banale fatto.

Nel riformulare i post l'estrazione e l'uso erano più ordinati, errare è umano l'importante è che sia compreso e mi pare sia così. Però continuo a non capire perchè, avendo già estratto l'arma prima la estrae di nuovo.
La mancina che sosteneva il libro l'abbandona sulla poltrona ove il mutaforma sedeva, oramai libera da quel peso si prodiga a farsi carico di quello della katana che riposava di fianco a lui.
Mi sembri sinceramente un po' confuso e seppur capisca l'astrazione in sede di cambio razza un po' di attenzione in più te la chiedo, soprattutto perchè mi rendo conto che non ti ho mai visto fare errori di questo tipo nel giocato di 6 mesi a questa parte, anche prima di interfacciarci reciprocamente in ON vista la tua attenzione alla razza che mostravi con domande in privato seguivo il tuo gioco ogni tanto e queste sviste mi sento di dire che non ti appartengono.


Qui mi sento offeso e al contempo elogiato XD

Oltre gli scherzi. Forse non era sufficientemente chiaro ma in quella specifica azione, “ove la mancina si fa carico della katana che riposava di fianco a lui”, non effettua un’estrazione ma semplicemente prende la katana che era poggiata di fianco a lui. Essendo seduto su una poltrona ho dato per scontato che si comprendesse fosse poggiata di fianco al mobile e non fissata sulla cintura. Per sfatare ogni dubbio si potrebbe riscrivere: Ove la mancina si fa carico della katana che riposava di fianco a lui poggiata alla poltrona.
P.S. Mi fa piacere che tu abbia compreso il mio interesse per la razza e che la tua opinione di me vada a salvaguardarmi da tali errori come propri.

In quest’altro frangente, Kaine, ha sfruttato il velo per comparire alle spalle dell’avversario che sta effettuando un affondo. In seguito utilizza l’estrazione rapida per sguainare la katana e decapitare il “furfante”.
Ci può stare ma per una questione di tempistiche ti dico che estrazione al turno precedente e preparazione dell'arma, e colpo a questo, sarebbe più corretto. Velo di inganno occupa metà dell'azione del personaggio. quindi non è quante cose pioi fare ma quanto e dove collocare l'altra metà della tua azione. Velo di inganno a inizio dell'azione ti permette di attaccare alle spalle avversarie con un'arma già estratta e pronta. Queste cose sono importantissime in quest e nel giocato.


Peccato, perde un po’ di teatralità ma comprendo la meccanica. Ricapitolando, le skill velo d’inganno e estrazione rapida potrebbero essere paragonate a due azioni complete. Indi se effettuo una in un post sarebbe scorretto effettuare l’altra. Mi riservo di porti in privato ulteriori dubbi in merito, cosi da non incorrere in ulteriori dubbi di questo tipo.

Sicuramente, Kaine, non sentirebbe il bisogno di celare la sua natura per il semplice timore di essere perseguitato. Direi piuttosto, che lo farebbe per quell'alone di mistero che si creerebbe intorno a lui. Per essere sempre un passo avanti agli altri che ancora lo credono un mezzelfo. Del tipo “io so qualcosa che tu non sai”. Se proprio giungesse al punto di doverne parlare apertamente, lo farebbe solo con qualcuno che non reputa eccessivamente inferiore. Anche in quel caso, il suo rendere partecipe, sarebbe una mera concessione, un dono che possa evidenziare ulteriormente la differenza tra i due.

Quindi in sunto, non sentendo il bisogno di celarla ma non ritenendo degno la qualunque che rapporto avrebbe con la segretezza della sua natura?


Da quel che ho compreso, il maggior numero dei razziati teme di rivelare la propria natura per le possibili ripercussioni, per l’opinione che si andrebbe a creare nei loro confronti. Per fare un esempio banale, il ragazzo che teme di rivelare la propria omosessualità (non vi è alcuna forma di discriminazione da parte mia XD). Kaine vedrebbe la sua razza non come una cosa da celare per vergogna o timore, tutt’altro, per lui sarebbe un segreto degno di pochi, uno svelare il mistero che anela intorno a lui. Preferirebbe piuttosto far intuire che ci sia un qualcosa di più. Stara all’altro credergli, non credergli, prenderlo per sbruffone ecc.

Supponendo che Kaderin non sia Mutaforma, a Lars o a Kaderin direbbe della sua natura? Se si perchè?


Vi sarebbe una motivazione di rilievo? Tale informazione potrebbe essere decisiva per la guerra? In poche parole, solo se l’informazione fosse di vitale importanza. Altrimenti, se proprio necessario, si limiterebbe a dare il merito delle proprie capacità a un evento esterno o ad una divinità (Come fa Kaderin) XD

Un mago, dal nome Pippo,
LOL
si vede che non hai fatto programmazione pippo.cpp è un esempio classico ma apprezzo XD
Riguardo alle azioni rendono ben chiaro il contesto malgrado la fiddicoltà. Ma se dovesse dare un nome a quello che è, Kaine, che nomenclatura userebbe? Mutaforma, mezzodemone, mezzosangue, figlio di demone (che è quella usata) e quali altre? In un contesto ON che termini sono noti rispetto ad altri?


Ovviamente, il modo in cui potra definirsi cambierà in base a quello che apprende in On sulla razza.
Mutaforma metterebbe in risalto soltanto una delle sue abilità (La userebbe per lo più per evidenziare quella capacità)
Mezzodemone/Mezzosangue… un qualcosa di incompleto e che al contempo gli ricorderebbe la sua vecchia natura, o almeno quella a cui credeva di appartenere.
Figlio di demone o progenie demoniaca risulterebbe più azzeccato, più esplicativo.
In On, per definire il personaggio razziato nell'azione, ne ho sentiti di tutti i tipi mutaforma, mezzodemone, mezzo sangue, bastardo, progenie demoniaca. Nel parlato, se non rammento male, ho letto termini quali progenie demoniaca, mezzodemone.Sinceramente, figlio di demone non mi è mai parso di leggerlo in giocata.

So che sembra futile chiederlo rispetto alla tua gilda ma che allineamento ha il tuo PG? Cosa cambierebbe di tale allineamento in vista di un possibile cambio razza


L’allineamento di Kaine ha subito delle mutazioni nel tempo, dovute ovviamente a quanto successo in ON.
Nel tempo che è intercorso, dalla permanenza a Conca del Tuono fino alla rinuncia della nobiltà del Brehorn, era per lo più Neutrale Buono.
Nel tempo che è intercorso, dall’arrivo a Narvick fino al ritorno nel Brehorn, era per lo più Neutrale Puro.
Ora direi che rientra nel Caotico Neutrale.
Di natura è sempre stato Neutrale, in principio più votato verso il bene per divenire poco alla volta più individualista.
L'eventuale cambio di razza non andrà a influenzare il suo allineamento, quello muta nel tempo in seguito al vissuto On del personaggio e non alla sua razza.
La permanenza nella gilda, ovviamente, porterà a un ulteriore cambiamento dovuto alle azioni che lo vedranno partecipe. Di sicuro non diverrà mai Malvagio Caotico, poiché nonostante i cambiamenti è rimasto una persona che pensa prima di agire.
Keiko
00mercoledì 3 giugno 2020 12:30
Re:
Kaine87, 01/06/2020 15:40:


Oddio, mi sembra di essere tornato a scuola quanto la professoressa, dopo un’ora di interrogazione, ti diceva: E Quindi?
Panico…vuoto mentale… e mo’ questa che vuole?
Vediamo se riesco a districarmela e cogliere in calcio d’angolo la risposta esatta.


Esagerato.


Ho fatto confusione con l'estrazione, credo di aver trovato adesso una quadra all'azione.



Ovviamente, il modo in cui potra definirsi cambierà in base a quello che apprende in On sulla razza.
Mutaforma metterebbe in risalto soltanto una delle sue abilità (La userebbe per lo più per evidenziare quella capacità)
Mezzodemone/Mezzosangue… un qualcosa di incompleto e che al contempo gli ricorderebbe la sua vecchia natura, o almeno quella a cui credeva di appartenere.
Figlio di demone o progenie demoniaca risulterebbe più azzeccato, più esplicativo.
In On, per definire il personaggio razziato nell'azione, ne ho sentiti di tutti i tipi mutaforma, mezzodemone, mezzo sangue, bastardo, progenie demoniaca. Nel parlato, se non rammento male, ho letto termini quali progenie demoniaca, mezzodemone.Sinceramente, figlio di demone non mi è mai parso di leggerlo in giocata.



Attualmente, salvo il termine non venga coniato nuovamente, l'espressione nel parlato Mutaforma non esiste, in quanto appunto descrittiva di una abilità in sè non per forza unica della razza e non per forza legata ad un demone. La descrizione dei Mutaforma con quella nomenclatura richiama una razza precedente da cui credo sia nata l'attuale ma non voglio parlare di fatti storici che non mi coinvolgevano e che non conosco abbastanza bene.

Tornando sul velo di inganno, puoi approfondire la descrizione cosa prova il personaggio durante l'uso di questa skill? Proprio a livello intimo e suo non delle reazioni dell'altro.

Un'altra domanda spontanea, essendo di fondo un superbo, è il tipo di rapporto che Kaine avrà con le ste stesse skill, per esempio supponendolo consapevole quindi ormai maturo sotto quell'aspetto in che occasione Kaine userebbe la skill ruaki?
Non ti nego che superbo da una parte è interessante ma non vorrei scadesse nel prevaricatore, ovvero che questo tratto sia estremizzato svuotando il personaggio del contesto di mezzodemone in quanto di genetica superba. Spero si sia compreso quel che intendo.

Conosci le differenze tra concentrazione arcana e razziale?
Anche in quel caso sapresti definire post concentrazione lo stato emotivo di Kaine e cosa ne consegue? Ad esempio immediatamente dopo la Mutazione ed immediatamente dopo il lancio di una skill mono turno quale Colonne Nere.


Kaine87
00mercoledì 3 giugno 2020 19:24

Tornando sul velo di inganno, puoi approfondire la descrizione cosa prova il personaggio durante l'uso di questa skill? Proprio a livello intimo e suo non delle reazioni dell'altro.


Credo che all’inizio quando si scoprirà capace di tale prodezza resterà perplesso. Il non comprendere appieno cosa sia avvenuto lo metterebbe in crisi, non dal punto di vista emotivo ma intellettuale. Lui odia non comprendere le cose, il non capirne il meccanismo che le muove. Inizierebbe sicuramente a effettuare dei test, porre domande a chi ne sa più di lui. Solo dopo aver compreso appieno la skill si sentirebbe pienamente soddisfatto a usarla. L’uso di velo d’inganno lo farebbe sentire un passo avanti rispetto l’avversario, gongolerebbe nella confusione che questa instillerebbe nell’altro. Una volta divenuto esperto potrebbe cercare di usarla per effettuare attacchi fantasiosi, nel limite delle sue capacita. In poche parole si sentirebbe galvanizzato a usarla.
Un'altra domanda spontanea, essendo di fondo un superbo, è il tipo di rapporto che Kaine avrà con le ste stesse skill, per esempio supponendolo consapevole quindi ormai maturo sotto quell'aspetto in che occasione Kaine userebbe la skill ruaki?
Ho potuto assistere varie volte all'uso del Ruaki da parte di diversa mutaforma. Spesso risultava come uno sfogo a seguito di forti emozioni. Solo una volta rimembro di averlo visto usare a Kaderin durante una quest a Conca, con lo scopo di intimorire una sorta di gremlis…blu. Togliendo i primi casi in cui sarà casuale a causa dell’inesperienza, dell’insicurezza emotiva che tutto il cambiamento porta con sé. Direi che una volta maturo, sempre con cognizione di causa e non per fare lo sbruffone, utilizzerebbe il Ruaki per incutere timore nei suoi confronti, per riequilibrare la bilancia in caso di inferiorità numerica. Ovviamente, in caso di uso volontario, constaterebbe a priori i pro e i contro. Ci sono alleati? È assolutamente necessario?
Non ti nego che superbo da una parte è interessante ma non vorrei scadesse nel prevaricatore, ovvero che questo tratto sia estremizzato svuotando il personaggio del contesto di mezzodemone in quanto di genetica superba. Spero si sia compreso quel che intendo.
Comprendo appieno il tuo timore e mi sento di tranquillizzarti in merito.Non troverei motivazione a muovere un PG monocorde. Come già detto, il cambio razza avrà lo scopo di dare un qualcosa in più al personaggio e non di eliminare. LA superbia, ovviamente, sarà presente ma sempre contestualizzata. Non andrà in giro col mento alzato e la puzza sotto il naso ma al contempo non si lascerà denigrare né sfidare senza batter ciglio. Ovviamente, in seguito ai possibili successi si sentirà esaltato. MA se non vi sono o anzi fallisce, sicuramente non sarà il signor so tutto io, anzi ne risentirà.

Conosci le differenze tra concentrazione arcana e razziale?


-Concentrazione Arcana: Smuove le trame dell’ars manipolandolo e plasmandolo al suo volere, di conseguenza è percettibile da chiunque sia in grado di percepirle. Richiede la totale concentrazione del Pg nell’atto, indi non potrà muoversi o parlare se non con le apposite skill. E’ possibile accorciare i turni necessari sempre con le dovute skill. L’interruzione improvvisa della concentrazione arcana a delle conseguenze alquanto dannose (Ne so qualcosa XD)
-Concentrazione razziale: Qui rientriamo nell’intimo della genia demoniaca. Non sono le trame dell’ars a smuoversi ma è il mutaforma stesso che muta e plasma il suo corpo. In comune con la prima vi è la necessità di restare fermi e muti in completa concentrazione. Non vi è alcuna possibilità di accorciare i turni con l’uso di skill ma in compenso non è assolutamente percettibile.

Anche in quel caso sapresti definire post concentrazione lo stato emotivo di Kaine e cosa ne consegue? Ad esempio immediatamente dopo la Mutazione ed immediatamente dopo il lancio di una skill mono turno quale Colonne Nere.


Dopo una concentrazione arcana ci si sente spossati e si deve rispettare un turno di riposo prima di poter riprendere una concentrazione. Kaine si sentirebbe intimamente soddisfatto in caso di successo, intimamente deluso in caso di insuccesso. Difficilmente per lui esiste il “dai poteva andare meglio”, piuttosto il “Ca**o devo migliorare”.
Dopo una mutazione si sentirebbe fisicamente provato a causa dei vari traumi che il corpo deve sopportare. Poco alla volta, credo, ci si faccia l’abitudine un po’ come al parto XD
Ovviamente, in caso di successo si sentirebbe soddisfatto e appagato, al contrario si sentirebbe ancora più motivato a riprovare senza perder troppo tempo.

Mi sorge il dubbio che sia una domanda a trabocchetto -.-
Colonne nere non richiedono 2 turni di concentrazione?
Keiko
00mercoledì 3 giugno 2020 20:40
Credo di aver posto la domanda con troppa leggerezza perché parallelamente ai sentimenti sulla mutazione effettuata, intendevo cosa prova il pg dopo il lancio della skill concentrazione inclusa non era un trabocchetto :)
Kaine87
00giovedì 4 giugno 2020 22:19

Credo di aver posto la domanda con troppa leggerezza perché parallelamente ai sentimenti sulla mutazione effettuata, intendevo cosa prova il pg dopo il lancio della skill concentrazione inclusa non era un trabocchetto :)



Per un attimo ho creduto volessi cogliermi in fallo sui turni effettivi di colonne nere XD

Cosa prova il pg? Bella domanda. Credo che come tutte le cose che concernano il giocato bisogna valutare il contesto, lo stato d’animo attuale e il motivo che porta all’uso di una determinata skill. Colonne nere è un chiaro segno di potenza, alleato o nemico che sia quando vede il fuoco nero scaturire dal suolo e lambire il suo obbiettivo…beh chi resterebbe impassibile. Ma qui si parla di cosa prova il mio pg durante la concentrazione e dopo. In una situazione tranquilla proverebbe pace, cercherebbe di concentrarsi sulla sensazione che gli trasmettono le trame in movimento. Se l’uso della suddetta skill fosse accompagnato con della rabbia, sicuramente durante la concentrazione userebbe quell’emozione così forte come fulcro e non come fonte di distrazione. In seguito, proverebbe rivalsa verso coloro che l’hanno irritato così tanto. È difficile definire un’emozione esatta. Potrei farti vari esempi ma sarebbero tutto da contestualizzare. In poche parole, non vi è un sentimento fisso. Sicuramente non si sentirebbe in colpa, credo. XD
Keiko
00venerdì 5 giugno 2020 16:23
Comprendo che sia complicato ma forse sono capricciosa io su questo punto mi chiedere quindi cosa prova nell'attingere in qualche modo alla discrepanza? Cioè tra il lanciare un dardo magico ed una colonna nera in fase di attuazione pensi che il tuo personaggio avrebbe un impatto diverso? Pensi altrimenti che sarebbe emozionalmente identico in quanto tratti d'ars?
Kaine87
00venerdì 5 giugno 2020 20:47
Nell'uso di un dardo magico si attinge all'ars presente nel mondo, un'energia pura e pulsante insita nel creato. Durante quella concentrazione avverte, in un certo senso, la purezza di quell'energia che convoglia in lui.
Nel utilizzare i poteri concessi dal sangue demoniaco il discorso cambia.
La discrepanza è una piana di pura malvagità, l’ars li presente è corrotto. Nell'atto di concentrarsi, si da modo a una piccola parte di questo potere di attraversare la barriera che divide i due piani. A quel punto, l’ars della discrepanza corrompe la controparte pura e tramite il mutaforma da sfogo alla sua energia negativa. Almeno questa è la mia visione XD
Nell'attingere a quest' energia malsana ci si sporca.La negatività della discrepanza ti attraversa, anche se per poco, facendoti percepire il male che li vi regna.
Dovendo ipotizzare, credo che le prime volte si sentirà appagato dall'aumento del suo potere ma alcontempo sbagliato. Maggiore sarà l'utilizzo,minore sarà quella sensazione.
Un pò come chi si droga, all'inizio la prova, sa che è sbagliato ma lo fa sentire bene. Col tempo diviene maggiore il senso di appagamento che il senso di colpa.

Spero di averti reso l'idea XD
Keiko
00lunedì 8 giugno 2020 12:12
Io continuo a ripetere che a voi capricorno questa cosa della freddezza perchè nati d'inverno sfugge di mano ma sì...Ho l'impressione di aver dovuto un po' scucirtele le cose, non temere di sbagliare finchè si può arginare e correggere perchè è meglio sbagliare qui in forum e avere una chiara e finalizzata idea della razza che dover smussare dopo un eventuale cambio razza.

Come immagni un eventuale risveglio per Kaine? Pensi che il genitore demone abbia motivo o modo di tornare a bussare alla porta di questo personaggio? Ha mostrato comunque di continuare a seguire la vita di Kaine e della sorella fino a sfociare dell'evento certamente destabilizzante.

Iniziando a tirare le somme un attimo ci sono delle domande che sono venute a te in corso d'opera e che rendi necessario chiarire riguardo al profilo interpretativo e/o tecnico della razza?
Kaine87
00mercoledì 10 giugno 2020 00:13

Io continuo a ripetere che a voi capricorno questa cosa della freddezza perchè nati d'inverno sfugge di mano ma sì...Ho l'impressione di aver dovuto un po' scucirtele le cose, non temere di sbagliare finchè si può arginare e correggere perchè è meglio sbagliare qui in forum e avere una chiara e finalizzata idea della razza che dover smussare dopo un eventuale cambio razza.


Siamo pragmatici, ci limitiamo allo stretto necessario e non ci sbottoniamo se non essenziale. Ovviamente scherzo…forseXD

Come immagni un eventuale risveglio per Kaine? Pensi che il genitore demone abbia motivo o modo di tornare a bussare alla porta di questo personaggio? Ha mostrato comunque di continuare a seguire la vita di Kaine e della sorella fino a sfociare dell'evento certamente destabilizzante.


Il risveglio l’immagino graduale, non da una quest e via. Vorrei un percorso che lo porti a scoprire poco alla volta la sua reale essenza. Un progressivo risveglio. Il genitore demone all’epoca torno solamente per salvaguardare il suo operato, poiché solo lui può deciderne il destino. Potrebbe riapparire per tutelare questo suo diritto o nel caso in cui la sua progenie stia divenendo troppo potente. Certo un confronto col babbo non mi dispiacerebbe ma non ho pretese in merito.

Iniziando a tirare le somme un attimo ci sono delle domande che sono venute a te in corso d'opera e che rendi necessario chiarire riguardo al profilo interpretativo e/o tecnico della razza?


E' da poco che ho iniziato a interfacciarmi on con dei razziati e il loro gioco, prima mi limitavo a spiare qualche giocata.Le domande sono tante ma per lo più arrivano man mano che scopro le cose.

In merito alle mutazioni speciali (la parte che più mi stuzzica) oltre il limite che non possono annullare i malus di razza ce ne sono altri?

L’uso costante di una determinata mutazione o di una tipologia(Animali) può portare all’accorciare i tempi necessari per assumerla?

In merito all’uso delle skill arcane, io ho supposto che l’attingere alla discrepanza crei nel mutaforma questa sensazione di sporco. Sbagliato?

Se mi sorgono altri dubbio stai sicura te li porro qualsiasi sia l’esito XD
Keiko
00mercoledì 10 giugno 2020 19:11

In merito alle mutazioni speciali (la parte che più mi stuzzica) oltre il limite che non possono annullare i malus di razza ce ne sono altri?



Ovviamente ci sono altri limiti, ogni mutazione speciale viene valutata caso per caso ed anche messa in un contesto di utilità, si analizza se è realmente costruttiva, se sfora. Tieni conto che nel contesto del bychat cose che sembrano fighissime viste in un film poi, tra turni e regolamenti risultano INGIOCABILI quindi il nostro compito è anche prevenire di far perdere tempo a noi, a voi, ai master e ad ogni ente staff. Se per esempio una mutazione speciale andasse a toccare specifiche distinte di altre razze,specialmente se chiuse, la risposta sarebbe comunque no. Ma questo è un discorso contorto che si affronta caso per caso.



L’uso costante di una determinata mutazione o di una tipologia(Animali) può portare all’accorciare i tempi necessari per assumerla?


Assolutamente no. I tempi di Mutazione sono quelli e quelli restano, cambia la credibilità della forma e vedrai che in realtà le forme, seppur poco usate nel set attuale, creano un gioco dicotomico non indifferente nè di facile interpretazione e questo è dato dal fatto che ogni forma ha la sua credibilità, il personaggio che crea una forma non vuole farlo somigliare a lui, sia nell'aspetto che nel carattere, il che in un certo senso costruisce una personalità su quella forma che è il personaggio a doversi sforzare di mantenere e più si va avanti più ti assicuro che queste sfaccettature si rendono interessanti.



In merito all’uso delle skill arcane, io ho supposto che l’attingere alla discrepanza crei nel mutaforma questa sensazione di sporco. Sbagliato?



Pulito o sporco punti di vista. Non è certamente qualcosa che deve lasciare indifferenti, quindi è una differenza che si nota anche nel giocato, ma il modo in cui è percepito varia a seconda di quanto il personaggio interiorizzi nella sua natura quella ascendenza non trascurabile, facendosi porta di qualcosa che è malevolo, per eccellenza e non per scherzo di certo. Qualcosa che è e resta demoniaco puro ovviamente sì, lo percepisci per tale, non è un oggetto ma una parte di te e questo è volente o nolente al Mutaforma stesso, dalla sua accettazione di questa parte dipende l'interpretazione progressiva.




E' da poco che ho iniziato a interfacciarmi on con dei razziati e il loro gioco, prima mi limitavo a spiare qualche giocata.Le domande sono tante ma per lo più arrivano man mano che scopro le cose.

Se mi sorgono altri dubbio stai sicura te li porro qualsiasi sia l’esito XD



Dimenticare la tua presenza costante in backchat e la mole di domande, alcune anche strane devo dire, nell'ultimo anno credo sarebbe impossibile per qualsiasi moderatore. Se ci fosse la razza honoris causae sarebbe già tua.


Mi sono presa del tempo per riflettere bene su questo esame, ritengo di poterne dare un esito perchè non credo potremmo dirci altro che possa cambiare la mia valutazione in uno o l'altro senso.
Procedo quindi con l'esito della candidatura.


Alcune cose mi hanno indiscutibilmente colpita positivamente:
-Il tuo gioco è migliorato progressivamente nell'ultimo anno in cui ti ho seguito seppur vagamente visto il tuo continuo interesse ribadito per questa razza
-Ci sono stati scivoloni tecnici non indifferenti, non so se per fretta o ansia o doverlo scrivere in contesto diverso, ho visto anche dall'uso delle stesse dinamiche che non rispecchiano il gioco
-Ho visto nella tua persona qualcuno con cui è piacevole lavorare, non ho mai avuto l'impressione che una correzione o anche solo il confronto su alcune domande, non fosse costruttivo. Poter collaborare anche nelle dinamiche di costruzione di un percorso con qualcuno aperto al dialogo non è prerogativa che spesso avviene
-Malgrado fosse disponibile l'ultimo posto per questa razza, quando ti ho chiesto distintamente se volessi una sorta di prelazione per candidarti visto l'interesse reiterato quasi continuativamente, mi hai risposto che volevi sentirti pronto e che quello non era il momento (prima che fossimo nella stessa gilda, diciamolo perchè di recente le malelingue si accapigliano non vorrei diventassimo la prossima cosa interessante di cui sparlare/inventare) ed ho apprezzato la capacità, tu stesso, di riconoscere se fosse o meno stato il momento opportuno.


Ci sono altre cose su cui non posso passare sopra con leggerezza:
- Spesso le tue domande sono, e sono state, strane. Non so ben spiegare, da una parte ho l'impressione che possano anche essere domande spontanee da "FUORI", dall'altra secondo me non concepiscono appieno la difficoltà di gioco, cosa che credo possa certamente essere superata interfacciandosi con la difficoltà ma che non reputo indifferente. Ad esempio l'interesse mostrato per le forme "speciali", sembra quasi avere un'idea di fondo, questa ibridazione, ma capisci salvo contesti ON-game appositi (che certo non vengono a mancare) quanto già sia difficile dare sfogo a una forma differente, figurarsi una speciale? Cioè, ammesso o non concesso che posso ricreare delle corna, quando mi potrà capitare di andare coerentemente in giro con delle corna in testa? è un esempio che sembra certamente banale ma che focalizza che intendo per "strane".
-L'assiduità di gioco è una costante, la tua non assiduità di gioco è altrettanto una costante. Oscillando sulle 6 giocate mensili, seppur 6 sembri parente di 8, che lo sia costantemente mi preoccupa.

Mentre sul primo punto credo che il gioco è giusto generi curiosità e che i limiti possano essere messi anche per mutare in nuovi orizzonti, in fondo quello del bychat è un contesto creativo in cui mettersi in gioco e inventarsi un po' non è mai lesivo, sul secondo punto fondo la mia scelta attuale. Hai promesso che un eventuale cambio razza ti avrebbe dato lo spunto necessario anche ad invogliarti nell'incrementare il gioco. Ho scelto di crederti ma non ciecamente, usando un cambio razza senza master recentemente provato e riuscito, che gradualmente mi consentirà di seguire il tuo percorso dalla rivelazione del marchio alle prime skill innate passo dopo passo PRIMA dell'effettivo simbolamento e risveglio completo. Questo risveglio graduale, che mi è sembrato di capire anche sia nelle tue corde, ti darà il tempo (agosto togliamocelo magari non sono così merdaccia in fondo) di crearti questo stimolo e a me di vedere se è efficace senza magari dare un simbolo che toglierò tra tre mesi. I progressi saranno quindi monitorati e relativizzati in base a quanto e cosa giochi durante il processo di risveglio.

In queste modalità dichiaro il tuo esame di cambio razza superato.

Ci vediamo in gioco ^^ in bocca al lupo.


Pregherei a chiunque diverso da Kaine di non scrivere nulla in questa sede.
Kaine87
00giovedì 11 giugno 2020 14:02
Ti ringrazio per l'opportunità concessa e spero di non deludere le aspettative riposte.

Ovviamente il mio interesse per le mutazioni speciali non è fondata su cose impossibili, ma semplicemente su idee che possono ampliare il gioco del PG. Tra queste non vi sono le corna poiché non lo immagino a prendere la rincorsa per dare testate. Sono sicuro ci sarà tutto il tempo per porti le domande dovute e vedere fin dove posso arrivare con la fantasia.

Ti ringrazio di aver avallato la mia preferenza di un percorso graduale, lo trovo più congeniale a una corretta comprensione della razza, oltre a un ulteriore spunto di gioco.

Si inizia dalle basi e non temere che una volta passato mutaforma, se ciò avverrà, mi proietti immediatamente sulle mutazioni speciali.

Grazie ancora XD

P.S.
L'idea sul velo d'inganno ha comunque un suo perché XD
Keiko
00lunedì 31 agosto 2020 09:32
Cambio razza completato.
Skill innate attive nella loro interezza.
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