Eurobarometro: gli italiani credono di più nell'Ue

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Caio Logero
00martedì 24 luglio 2007 12:32
Eurobarometro: gli italiani credono di più nell'Ue
I dati dell'Eurobarometro 67 indicano maggiore ottimismo


Sono stati smentiti coloro secondo i quali in Italia il consenso per l'Ue è in continuo declino. È un quadro diverso quello che emerge dall'ultimo sondaggio dell'opinione pubblica dei 27 paesi membri, i cui dati sono stati raccolti e pubblicati nell'edizione primaverile dell'Eurobarometro.

Sono sempre più numerosi, infatti, gli italiani che guardano con favore all’Unione europea: rispetto all’ultimo sondaggio i favorevoli sono passati dal 56% al 58%. Ciò trova ulteriore conferma nella diminuzione di coloro che ritengono che l’appartenenza all’Ue non abbia portato benefici all’Italia (dal 38% al 32%). Nel complesso, il 51% del campione italiano pensa che per il paese sia positivo essere membro dell'Ue.

Questo atteggiamento porta inevitabilmente ad un rafforzamento della fiducia nell'Ue e, in particolare, nelle sue istituzioni (58% contro il 48% dell'anno scorso), cui si accompagna una visione più pragmatica e positiva del processo di integrazione nel suo complesso. Non a caso, per la maggior parte degli italiani l’Ue rappresenta anzitutto democrazia (74%) e modernità (73%). Una maggioranza relativa (45%) ritiene però che l’Europa sia ben descritta anche dal termine “tecnocratica”. In netta minoranza gli italiani che considerano l’Europa inefficiente.

L'europeismo degli italiani è tutt'altro che in via di estinzione: più di due terzi del campione dichiara di preferire la gestione comunitaria a quella nazionale per quanto riguarda settori come la politica estera e di difesa (67%) e le problematiche legate all’energia (68%), all’immigrazione (67%), alla criminalità (63%) e all’ambiente (60%). La spiegazione sta anche nella convinzione che la voce dell'Italia conti a livello europeo – a crederlo è il 53% degli intervistati – e che il suo peso relativo sia destinato ad aumentare nel tempo (55%).

Inoltre, gli italiani sembrano avere idee piuttosto chiare sulla riforma istituzionale attualmente in corso a livello comunitario. Gli italiani considerano tale riforma assolutamente necessaria e prioritaria per rendere l'Unione più efficiente, ma non ritengono che l'allargamento ad Est abbia causato problemi di funzionamento dell'Ue. Su questa scia, sono in leggera ripresa anche i consensi per i futuri allargamenti dell'Ue (48%).

Il dato in assoluto più significativo è che gli italiani, intervistati qualche mese prima che i leader europei decidessero di abbandonare la Costituzione europea, si sono confermati in netta maggioranza favorevoli al testo costituzionale (72%). Inoltre, gli italiani sono risultati, dopo gli slovacchi, il popolo che più si identifica in uno dei principali simboli dell’Ue, la bandiera a dodici stelle.

Tutto ciò è tanto più significativo in quanto gli italiani risultano avere una visione meno ottimistica circa le condizioni economiche dell'Italia. Sebbene la maggior parte degli italiani (74%) si ritengano soddisfatti della vita che conducono, una nutrita maggioranza non nasconde le proprie critiche nei confronti della situazione economica ed occupazionale generale (58%). Il livello di insoddisfazione è riscontrabile anche nella percezione che il popolo italiano ha degli altri. Gli italiani si spingono a dire che la qualità della vita è complessivamente migliore in altri paesi europei, anche se in questo caso la maggioranza è solo del 42% del campione.

Fortunatamente, questi ultimi dati sono controbilanciati da una visione più serena e positiva sul futuro. Favoriti dal momento di ripresa economica in Europa e sempre più fiduciosi nella moneta unica (67% rispetto al 64% del precedente sondaggio), gli italiani confermano la fiducia nei mezzi di cui dispongono e una piccola maggioranza ritiene che la propria situazione personale migliorerà.


19 luglio 2007
Caio Logero
00mercoledì 25 luglio 2007 11:33
Solo la metà della popolazione non è molto, ma neanche poco. Diciamo che questo miglioramente costituisce un gran risultato per l'Italia, che si conferma, a mio giudizione, a paese simbolo dell'Unione Europea (tra i fondatori, Roma più volte sede di firme e varie, la nazione più a favore dell'UE, la più attaccata). Diciamo che gli italiani vedono nell'UE un trampolino per l'Italia e il futuro.

E secondo me non sbagliano. L'Italia sta dando molto all'UE e da essa si aspetta molto. E il suo mediante l'UE è maggiore che se non quando la sua politica è fatta da Italia e basta.

Pe la situazione economica? Beh questo positivismo è ottimo. Perlomeno dovrebbe spingere a fare investimenti ed a rassicurare il mercato. Ma io sinceramente non sono così tranquillo... diciamo che ci potrebbe essere sì una ripresa, ma ci vorrà molto e molto tempo prima che essa sia stabile.
Tutto dipende troppo dalle azioni dei governi che verranno.
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