VERSOLIBERO
00martedì 15 novembre 2005 01:22
Da Versi e Poesie
'Avèssimo 'avùo pietà de le bele!,
Del piaçer, e no del dolor,
Che i corpi dimostra.
'Avèssimo 'avùo pietà dei più forti!,
De chi sofre di più.
Sarèssimo forse, ancùo,un fià piùforti
Nù stessi;
No' andarèssimo vìa in giro, pianzendo,
Zigando;
Ascoltarèssimo el pianto dei altri:
No' firmarèssimo tuto el dolor
De 'sto mondo
Coi nostri piccoli nomi.
AVESSIMO AVUTO PIETA'...
Avessimo avuto pietà delle belle!,
Del piacere, e non del dolore,
Che i corpi dimostrano.
Avessimo avuto pietà dei più forti!,
Di chi soffre di più.
Saremmo forse, oggi, un poco più forti
Noi stessi;
Non andremmo via in giro piangendo,
Gridando;
Ascolteremmo il pianto degli altri:
Non firmeremmo tutto il dolore
Di questo mondo
Coi nostri piccoli nomi.
(Giacomo Noventa)
danzandosottolaluna
00martedì 15 novembre 2005 06:37
Il cammino a doppio senso di circolazione: conoscere l'altro e ritornare indietro a ripercorrere, con passo più consapevole, il sentiero nostro, quello che dentro è segnato e, spesso, sconosciuto.
danzandosottolaluna
00lunedì 21 novembre 2005 07:47
Molto significativa, per questo la rivisito... e mi commuovo di più!
VERSOLIBERO
00sabato 10 giugno 2006 15:53
PAR VARDAR DENTRO I CIELI SERENI
Par vardar dentro i cieli sereni,
là sù sconti da nuvoli neri,
gò lassà le me vali e i me orti,
par andar su le cime dei monti.
Son rivà su le cime dei monti,
gò vardà dentro i cieli sereni,
vedarò le me vali e i me orti,
là zò sconti da nuvoli neri?
(Giacomo Noventa)
Traduzione:
Per guardare nei cieli sereni,
nascosti da nuvole nere,
ho lasciato le valli e i miei orti,
per andar sulle cime dei monti.
Sono giunto alle cime dei monti,
ho guardato nei cieli sereni,
ma vedrò le mie valli e i miei orti,
giù nascosti da nuvole nere?