Il cervo, il rospo e l'arcobaleno

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AnamVera
00venerdì 14 ottobre 2005 15:35



Il cervo, il rospo e l'arcobaleno




C'era tanto tempo fa, in una foresta lontana, un magnifico cervo con corna grandi e forti e l'aspetto fiero e maestoso. Tutti gli animali della foresta lo rispettavano e lo ammiravano. Il grande cervo viveva sulla montagna che sovrastava la foresta, dove l'aria era più pura e la roccia era più bianca e dura, lassù dove la neve ricopriva la cima. Ogni giorno però scendeva altezzoso giù nella foresta a farsi ammirare e a cercare un animale che fosse altrettanto splendido per essergli amico. Ma nessuno era bello quanto lui, tra gli altri cervi non aveva certo paragoni e anche negli altri animali che popolavano il bosco c'era sempre qualche cosa che non andava: il leone non era poi così forte e regale, pigro come era passava le sue giornate all'ombra delle frasche; il pavone spendeva interi pomeriggi a rimirarsi e non si accorgeva di quell'andatura buffa e sgraziata che aveva; l'orso era forte sì, ma quando trovava un po' di miele sembrava un bambino goloso davanti ad un barattolo di marmellata; per non parlare poi degli altri animaletti vari che non erano certo alla sua altezza! Un bel giorno di primavera mentre stava brucando un po' di tenera erba, gli si fece incontro saltellando un grosso rospo: 'Ciao bel cervo, craa, cosa fai da queste parti?'. 'Sto brucando della buona erba e sto cercando un amico che sia degno di me' gli rispose il cervo un po' infastidito. 'Perchè allora ' disse contento il rospone 'non vieni a giocare con me nello stagno insieme a tutti i miei amici rospi? Craa.' 'Ma tu devi essere proprio matto!' gli rispose 'Io con voi rospi non ci voglio avere nulla a che fare e poi se venissi a giocare nello stagno finirei per diventare tutto sporco di fango e brutto come te!' Il rospo ci rimase un po' male ma gli disse ugualmente: 'Fai come vuoi, craa, se vorrai venire sarai sempre il benvenuto. Per noi rospi un amico in più è sempre un amico in più, chiunque esso sia, craa' e lo salutò. Qualche tempo dopo il cervo fu sorpreso da una forte pioggia e corse fino al suo rifugio sulla montagna per avere un po' di riparo. Finita la pioggia vide uno spettacolo a cui non aveva mai assistito: un gigantesco e splendido arcobaleno dal folto della foresta scavalcava la montagna e arrivava fino al cielo. 'Che meraviglia' esclamò 'non avevo mai visto nulla di così magnifico e colorato! Voglio subito conoscere chi è capace di creare questa meraviglia!' e si precipitò giù per la montagna seguendo con gli occhi la scia colorata che partiva dalla foresta. Arrivato vicino all'arcobaleno vide una cosa che non si sarebbe mai aspettato: mille ranocchie e altrettanti rospi stavano giocando in mezzo al fango e la luce che colpiva le iridescenze della loro pelle aveva dato vita a quel bellissimo arcobaleno. 'Craa, che bello sei tornato!' lo salutò il rospo andandogli incontro. 'Forza, vieni a giocare con noi!'. Questa volta il bel cervo non si fece pregare e in men che non si dica sguazzava in mezzo allo stagno con un sacco di amici ed era felice come non lo era mai stato. Giocarono per l'intero giorno e quando con l'arrivo della sera l'arcobaleno svanì, rimase comunque tutta l'amicizia.


Associazione Culturale Opera X
GocciaDiParadiso
00sabato 11 novembre 2006 13:14






mi er sfuggita!!!!!! [SM=g27995] [SM=g27995]

Mi è piaciuta tanto nel finale [SM=g28003] Grazie di averla proposta
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