L'italia esiste!

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Pius Augustus
00venerdì 7 settembre 2007 20:12
ho trovato su rtw questo interessante mini saggio...

http://italia.onwww.net/italia/testocompleto.htm
DarkWalker
00venerdì 7 settembre 2007 20:35
ho letto un po' velocemente ma mi pare che l'autore diostri che il temrine "Italia" sia stato initerrottamente usato -sebben periodicamente interessasse territori diversi.
Nulla a che vedere sull'eventuale comunanza fra gli italiani latamente intesi.
Lux-86
00venerdì 7 settembre 2007 21:21
In effetti il nome Italia è sempre stato usato, anche se in epoche diverse ha avuto definizioni diverse: prima della conquista romana era Italia solo la zona transpappenninica (l'altra era considerata grecia) poi si è via via estese sino a definire l'intera penisola, poi è arrivata sino alle alpi, poi con Diocleziano si è allargata alle isole. Ma in effetti la questione è molto più complicata perchè anche se catone diceva già che le Alpi erano le mura dell'Italia per altri eruditi l'Italia era una zona molto più limitata.

Anche nel MedioEvo gli stati comunali riconoscevano di essere diversi, anche se Italiani, un po' come gli stati europei oggi.
Caio Logero
00domenica 14 ottobre 2007 11:55
Ma la comunanza in effetti c'è... non ugugale dovunque, ma c'è [SM=x751533]
Riccardo.cuordileone
00domenica 14 ottobre 2007 12:10
Re:
DarkWalker, 07/09/2007 20.35:

Ho letto un po' velocemente ma mi pare che l'autore diostri che il termine "Italia" sia stato initerrottamente usato -sebbene periodicamente interessasse territori diversi.
Nulla a che vedere sull'eventuale comunanza fra gli italiani latamente intesi.


Concordo. [SM=x751538]


Lux-86
00lunedì 15 ottobre 2007 16:17
In epoca augustea a dir la verità esisteva un fattore accomunante: gli italici venivano considerati i soldati più coraggiosi del mondo e la popolazione più guerresca del mediterraneo. Lo stesso carattere resta, anche se ribaltato, nell'età severiana: all'arrivo di settimio severo gli italici vengono definiti come spaventati e poco bellicosi.
Bisogna poi aggiungere che "all'estero" (nelle provincie e nei territori non conquistati) non si parlava di romani, ma di italici. Molte colonie infatti venivano chiamate con nomi relativi all'Italia (p.e Italica in Spagna) più che con nomi prettamente romani. Di sicuro poi la provincializzazione dell'Italia fatta da Diocleziano rispondeva a fattori reali, come era anche spiegabile la divisione fra Italia suburbicaria e annonaria (la prima economicamente dipendente e legata strettamente all'Urbe e la seconda più autonoma) diciamo che c'è sempre stata una visione complessa dell'Italia.
Caio Logero
00lunedì 15 ottobre 2007 18:42
Re:
Lux-86, 15/10/2007 16.17:

In epoca augustea a dir la verità esisteva un fattore accomunante: gli italici venivano considerati i soldati più coraggiosi del mondo e la popolazione più guerresca del mediterraneo. Lo stesso carattere resta, anche se ribaltato, nell'età severiana: all'arrivo di settimio severo gli italici vengono definiti come spaventati e poco bellicosi.
Bisogna poi aggiungere che "all'estero" (nelle provincie e nei territori non conquistati) non si parlava di romani, ma di italici. Molte colonie infatti venivano chiamate con nomi relativi all'Italia (p.e Italica in Spagna) più che con nomi prettamente romani. Di sicuro poi la provincializzazione dell'Italia fatta da Diocleziano rispondeva a fattori reali, come era anche spiegabile la divisione fra Italia suburbicaria e annonaria (la prima economicamente dipendente e legata strettamente all'Urbe e la seconda più autonoma) diciamo che c'è sempre stata una visione complessa dell'Italia.



Assolutamente corretto [SM=x751538] ... tuttavia il legame era meno sentito più ci si allontana dall'epicentro. Per esempio la Sicilia ha preso coscienza di se ritenendo di essere una nazione sin dal regno normanno.


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