Luci e ombre a Venezia con macchine Rollei

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Rollei_Pino
00sabato 23 giugno 2012 20:02
Posterò qui le foto fatte su pellicola con macchine Rollei senza aprire ogni volta una nuova discussione.
Fanno parte di un progetto che porto avanti da un paio di anni con cui cerco di cogliere le luci e ombre di questa città con macchine e ottiche del passato per cercare immagini che ricordino nei toni e nelle loro caratteristiche la fotografia di altri tempi.

Rollei_Pino
00sabato 23 giugno 2012 20:03
Rolleiflex 3.5F
Rollei_Pino
00sabato 23 giugno 2012 20:04
Rollei_Pino
00sabato 23 giugno 2012 20:05
Rollei_Pino
00domenica 24 giugno 2012 21:42
Rolleicord VA.
Rollei_Pino
00domenica 24 giugno 2012 21:44
Rollei_Pino
00domenica 24 giugno 2012 21:44
Rollei_Pino
00domenica 24 giugno 2012 21:45
Rollei_Pino
00lunedì 25 giugno 2012 18:31
Come le 4 precedenti anche questa con una Rolleicord VA, mi sembra che una volta Alberto ha detto che quando uno ha una Rolleicord ha tutto quello che gli serve. In effetti questo Xenar non finisce mai di stupirmi per la resa fantastica.
Con questa serie credo di aver raggiunto il massimo di cui sono capace nel trattamento del negativo sia in ripresa che in sviluppo. Non c'è assolutamente nessun intervento di aggiustamento della gamma in postproduzione. Spero di mantenermi a questo livello, mi basterebbe.
Questa discussione e l'altra su macchine non Rollei non sono semplici vetrine, quindi i commenti sono graditi (solo quelli positivi). [SM=g7350]
Rollei_Pino
00lunedì 25 giugno 2012 18:32
rolleimax
00lunedì 25 giugno 2012 21:57
belle foto Pino e Venezia in bianco e nero esce proprio bene

[SM=g7348]
Rollei_Pino
00lunedì 25 giugno 2012 23:28
Grazie Max, è quello che mi interessa infatti. In effetti le foto in sè non hanno niente di particolare nel campo della "fotografia" intesa come arte più o meno di avanguardia, però mi interessa che siano tecnicamente curate, che il bianco e nero sia buono, le inquadrature più pulite possibile compatibilmente con gli spazi disponibili, che siano cioè abbastanza all'altezza della fotografia di un tempo che sto cercando con i miei limiti, di recuperare.
Che possano restituire in bianco e nero quel fascino che cercava di descrivere chi in bianco e nero fotografava fino agli anni '60 del secolo scorso.
Rollei_Pino
00martedì 26 giugno 2012 20:51
Rollei_Pino
00martedì 26 giugno 2012 20:52
Rollei_Pino
00mercoledì 27 giugno 2012 20:16
Nel mio soliloquio aggiungo ancora queste, sono foto che faccio quasi quotidianamente, queste ultime tra ieri ed oggi, sempre con Rolleicord VA. C'è la firma perchè sono le stesse che metto su Flickr.
Rollei_Pino
00mercoledì 27 giugno 2012 20:18
Rollei_Pino
00mercoledì 27 giugno 2012 20:19
Rollei_Pino
00mercoledì 27 giugno 2012 20:19
rolleimax
00mercoledì 27 giugno 2012 21:20
Pino, anche quest'ultima serie mi sembra molto ben riuscita, di sicuro il soggetto aiuta, ma c'è tutto il sapore di scatti d'epoca

[SM=g7348]
Rollei_Pino
00mercoledì 27 giugno 2012 22:34
Grazie Max, il tuo riscontro (l'unico come vedi e quindi il 100% sono positivi) mi conforta. Ma non c'è problema, so bene che vedi quello che vedo anch'io, sono scatti tecnicamente molto buoni e un bianco e nero di ottimo livello che spero serva da scuola a chi vuole percorrere questa strada per sapere dove ancora si può andare con questi strumenti.
Purtroppo non ho più la camera oscura, ma stampo in fine art con inchiostri ai pigmenti su carta baritata Ilford Gallerie e ti assicuro che escono delle gran belle stampe.

Mi meraviglia un po' la latitanza di tutti coloro che frequentando un forum per definizione dedicato alle macchine d'epoca, e relative tecniche, non si esprimono.
Valuterò la circostanza; per esporre le mie foto ho già un altro luogo fatto apposta, quelle che metto qui è, come ho già detto, un contributo al tema con quello che so fare.
Ciao
Condor I
00giovedì 28 giugno 2012 08:11
Molto belle.
Tecnicamente non metto becco, perchè non so neanche da dove iniziare in camera oscura e non sono attrezzato per camera chiara, continuando imperterrito con le mie dia.
Però il gusto di provare le vecchie lenti in maniera organica, pur nella mia limitata disponibilità, te lo devo.
Ed i tuoi lavori arricchiscono sicuramente il forum.

Un saluto
Stefano

Rollei_Pino
00giovedì 28 giugno 2012 08:51
Grazie per le belle parole Stefano,
un saluto.
francescopasqualetti
00giovedì 28 giugno 2012 13:50
Complimenti per queste belle foto! Anche se il mio commento non conta molto mi piace che le zone in ombra e alla luce sonio bilanciate al meglio, si riescono a cogliere i dettagli di tutte le zone, anche se le foto non sono fatte a cose troppo interessanti, apparte che si tratta di Venezia che non e' poco.....! Io ancora non riesco ad avere tutta questa leggibilita nelle ombre......quindi la domanda sorge spontanea, come fai? Quali accorgimenti usi?
Rollei_Pino
00giovedì 28 giugno 2012 20:03
Ciao Francesco, grazie; invece il tuo commento conta perchè è quello che cerco sempre di avere, una ampia scala tonale, una buona leggibilità sulle ombre e alte luci non bruciate, cose che a Venezia è arduo avere per i violenti contrasti fra i marmi bianchi e le zone in ombra molto scure.
Il primo elemento che aiuta in questo sono le ottiche con trattamento a singolo strato o nessun trattamento che riduce il contrasto e dà una passaggio più delicato fra ombra e luce.
La seconda cosa è impratichirsi al massimo con una sola pellicola e un solo sviluppo. Sciegliti quelli che vuoi e rimani su quelli per arrivare a conoscerli a fondo sia sulla esposizione che sul tipo di diluizione che sui tempi di sviluppo. Io uso Fomapan 100 con Rodinal (ex) 1+50 (non badare ai tempi del bugiardino perchè non vanno bene, io sviluppo mediamente per 7' + svuotamento a 20 gradi) esposta a 64 Iso, ma risultati analoghi se non migliori li puoi avere con la Fp4 oppure con la Efke 50. Prova diverse volte con lo stesso soggetto nelle analoghe condizioni di luce e poi in condizioni diverse fino a che ti fai l'occhio sulla misurazione della esposizione e sui tempi di relativo sviluppo. L'importante, ripeto, è che resti fedele ad una sola pellicola per lungo tempo. La densità del negativo (esposizione + sviluppo) devi eggiustarla anche in base al tuo scanner se usi il sistema misto o alle tue carte e sviluppi se in camera oscura.
Io uso il sistema misto e successiva stampa in fine art e preferisco avere negativi più leggeri che densi ma che ovviamente abbiano ancora dettagli sulle parti chiare.
Infine nel sistema misto devi conoscere bene il programma che usi per la scansione, come in camera oscura le caratteristiche della carta e sviluppo che usi. Nella scansione è fondamentale, a seconda del fotogramma, trovare il giusto equilibrio fra curva bassa e curva alta, cosa molto ardua se non si parte da un ottimo negativo.
Queste indicazioni sono in base a come io lavoro ma non mi definisco un esperto perchè, come ho detto, nella mia vita ho usato solo poche pellicole in bianco e nero (Fp4-PanF-Hp4-Hp5-Fomapan100-Efke100-Efke50) e tre sviluppi (ID11-D76-Rodinal) ma parliamo di un arco di una quarantina d'anni quindi tu pe i prossimi 5 puoi tranquillamente restare sulla stessa. Chi è super esperto per darti un consiglio con cosa iniziare è Impressionando (che ha una impressionante enciclopedica casistica di emulsioni, sviluppi e carte da stampa) e poi molti altri. Lascia perdere lo sviluppo stand che alcuni consigliano perchè ti appiattisce tutto nella zona centrale della scala tonale.
Ciao
luizampioroc.28
00venerdì 29 giugno 2012 01:15
Io, davanti alle tue opere, ammutolisco e t'invidio. Gli altri, forse, in questi giorni guardano il calcio...
Rollei_Pino
00venerdì 29 giugno 2012 06:52
Grazie Luigi, forse hai ragione, purtroppo ho sbagliato periodo perchè fra un po' cominciano pure le olimpiadi!
[SM=g7350]
luizampioroc.28
00sabato 30 giugno 2012 02:04
E tu approfittane per trovare soggetti meno ingombri dalla massa umana!
rolleimax
00sabato 30 giugno 2012 10:19
Pino, come avevo già esposto in un mio intervento precedente, questa bella serie di foto ha il sapore di scatti d'epoca, con diversi elementi che, a mio avviso, concorrono a determinare il risultato:

l'equilibrio tonale e il contrasto globale dell'immagine che ammorbidisce molto le condizioni di luce in cui sono state scattate le immagini e che è molto distante dalla resa fotografica delle lenti contemporanee

il soggetto, Venezia regala angoli senza tempo

il taglio delle inquadrature, in linea con le impostazioni stilistiche del periodo preso a riferimento

E' evidente il lavoro fatto per massimizzare il risultato finale, adesso sono curioso di chiedere la tua opinione, su un aspetto marginale e tecnico: sullo schermo del mio PC non noto differenze tra gli scatti fatti con lo Xenar e quelli con il Planar, ottiche che hanno un timbro diverso, forse una parte della differenza è annullata dalla scelta di utilizzare un diaframma chiuso per lo scatto delle foto, però sarei curioso di sapere se i negativi mantengono una più evidente differenza rispetto alle scansioni

Rollei_Pino
00sabato 30 giugno 2012 12:46
Max, Le osservazioni che fai sono corrette, sono infatti gli elementi che concorono all'effetto finale, e a questo proposito proprio ieri facevo vedere le mie foto ad una persona che ha esclamato quasi subito: -Sembrano foto d'epoca!-, prima che io spiegassi il lavoro che sto facendo.

Il fatto che i risultati siano analoghi con entrabe le ottiche citate è secondo me dovuto principalmente a tre fattori. Quasi tutte queste foto sono fatte ad f/11, un diaframma a cui le differenze si riducono assai, al fatto che purtroppo nel Planar ho il doppietto massicciamente scollato e questo porta sicuramente ad un leggero degrado delle prestazioni (mi manca quella fine eleganza che lo contradistingue), infine non so come siano gli altri ma questo esemplare di Xenar è ottimo (ma anche Alberto è entusiasta del suo); se c'è una differenza marcata invece, è soprattutto nel fatto che a volte lo Xenar, che deriva direttamente dal tripletto di Taylor come praticamente tutti gli schemi Tessar e che ha per natura questa tendenza, mi da delle marcate distorsioni che nel Planar sono totalmente assenti (da non confondere con quelle che Venezia ha di suo perchè sia il piano delle calli che i muri e colonne delle case vanno tutte per i fatti loro, e infatti a volte ho difficoltà a trovare un muro dritto per mettere in asse la macchina!
Ciao e grazie.
Pino
Rollei_Pino
00sabato 30 giugno 2012 13:28
Posto ancora due foto (sempre con la Rolleicord), nella seconda è evidente il problema della ditorsione. Il piano stradale è veramente incurvato molto (i tavoli stanne veramente un po' storti e l'acqua del lavaggio davanti ai negozi si raccoglie sui bordi) però c'è una leggera accentuazione soprattutto mano a mano che il piano focale si avvicina al bordo inferiore.

Approfitto della risposta per ribadire che non c'è assolutamente nessun tipo di mascheratura, nenche quella che si farebbe in camera oscura per equilibrare luci ed ombre.
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