Mani nude

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Juan Galvez
00sabato 15 settembre 2018 22:51

L'albo ha un solo difetto: le sue premesse sono francamente assurde, e nel corso della lettura non riesce quasi mai di dimenticare questa assurdità. Tutto il resto è splendido (oddio, bisogna naturalmente contestualizzare il senso dell'aggettivo). Splendido soprattutto il racconto della decostruzione e ricostruzione psicologica di Davide/Batiza, il racconto del plagio profondo che subisce. Mani nude è un "romanzo di deformazione", la perfezione dei meccanismi psicologici del quale fa passare in secondo piano il sotterraneo innervarsi di quella originaria illogicità in tutti i suoi rivoli narrativi, e anche la sua conclusione telefonata: perché la conclusione non ha nessuna importanza, ciò che davvero ne ha è il racconto. L'illustrazione della deformazione. La gratuita ferocia - l'autentico, morboso orrore - che fa mostra di sé su ogni tavola dell'albo proprio per questo non è mai narrativamente gratuita: ogni singola nefandezza (e sono tante e davvero sgradevoli oltre il lecito) è funzionale alla precisione chirurgica con la quale si mostra lo strutturarsi della nuova, deforme anatomia mentale del "protagonista". E così, circolarmente, le riflessioni di ultimata lettura fanno perdere significato a quell'assurditá delle premesse narrative. Non ho letto il romanzo, ma con la sua trasposizione a fumetti Paola Barbato scrive il suo capolavoro (a oggi) per il medium. Se penso a certe leziose fighetterie lette recentemente (e meno) in Bonelli che passano per fumetti "tosti" e poi leggo questo albo riprendo fiducia nella vecchia, grande B. Eccellenti anche i disegni che accompagnano ed esaltano al meglio il materiale narrativo che hanno a disposizione.

V.

ozymandias
00sabato 15 settembre 2018 23:37
Ottimo, l'avevo ignorato quando è uscito in libreria...
vedo di recuperare l'edizione economica in edicola ora.
rimatt1
00domenica 16 settembre 2018 18:51
Io lessi il romanzo all'epoca dell'uscita, ormai qualche annetto fa, e lo ricordo come qualcosa di veramente sconvolgente. Il fumetto, pur ottimo, non riesce a parer mio a replicarne l'intensità, ma è possibile che la mia opinione sia condizionata dal fatto che, conoscendo già la trama, nessuno dei numerosi colpi di scena presenti nel fumetto mi ha davvero colto di sorpresa. Tra parentesi, consiglio davvero di leggerlo (il romanzo).
Juan Galvez
00domenica 16 settembre 2018 19:07
Re:
rimatt1, 16/09/2018 18.51:

(...) Tra parentesi, consiglio davvero di leggerlo (il romanzo).


Lo recupererò sicuramente, anche perché non sono mai minimamente disturbato dalla conoscenza della trama.

V.

Sashimi
00lunedì 24 settembre 2018 00:42
Letto, non male davvero questo approccio barbatiano agli ormai classici (e diciamo pure abusati) canovacci "survival" dei combattimenti clandestini e del torneo all'ultimo sangue. L'anormalità che diventa normalità, in un meccanismo perfetto che giustamente non richiede accettazione se non quella iniziale.

Non male anche i disegni, che ho apprezzato nel loro essere quasi brecciani (nel senso di Alberto) con tutti quei chiaroscuri graffiati. E però trovo che le efferatezze siano nella maggior parte dei casi poco 'mostrate' e avvengano spesso fuori scena, o siano rappresentate con un tratto poco analitico: per me questo approccio sottrae alla forza d'urto che dovrebbero avere e che non dubito sia alla fine maggiore nel romanzo scritto - ma può essere che sia una scelta editoriale, per non pubbllcare un prodotto troppo outré (ma ancora qualcuno si scandalizza oggi?) e per evitare accuse di voyeurismo, o che il voyeurisimo sottragga il focus alla rappresentazione dei rapporti umani e disumani - ci sta, però sarei curioso di vedere come l'avrebbe disegnato un Bruno Brindisi, un De Angelis, o qualche altro disegnatore più ligne claire

Sash
ozymandias
00sabato 29 settembre 2018 07:45


L'albo ha un solo difetto: le sue premesse sono francamente assurde, e nel corso della lettura non riesce quasi mai di dimenticare questa assurdità.




E' un gran difetto che mi ha perseguitato durante la lettura e non mi ha abbandonato una volta chiuso l'albo. [SM=x74996]
Altra cosa che non mi ha entusiasmato qualche frase fatta figa di troppo nelle parole di Minuto.

Per il resto albo scritto davvero bene, alla fine è sicuramente avvincente (visto che l'ho letto d'un fiato e purtroppo la mia soglia d'attenzione verso i fumetti di questi tempi era scesa a modalità "pesce rosso").

Sorprendentemente buoni i disegni della coppia Armitano Furnò che sta facendo passi da gigante.

L'edizione da edicola è davvero "economica": neanche una parola sugli autori, nessuna presentazione, 3 pagine malinconicamente bianche a suddividere i capitoli (originariamente era chiaramente una mini di 3).
Carlo Maria
00mercoledì 3 ottobre 2018 18:55
Una settimana da annotare: dopo l'ottimo speciale di Dylan e il bellissimo Mercurio Loi in edicola, questo romanzo a fumetti arriva a mettere la ciliegina.
La storia è davvero bella, avvincente da morire, scorrevolissima, tesa. I personaggi ben costruiti, il finale perfetto.
Francamente, a me le premesse non hanno creato problemi e non hanno inciso sulla lettura: le ho accettate e incamerate evidentemente senza i vostri problemi.
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