Matarazzo C5 Livorno - Atletico Apuania 4-4 (2-1 pt)

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HellaSmatto
00sabato 27 febbraio 2010 02:22
Giusto risultato per un grande match, probabilmente da altre categorie. Rabbia nei labronici per la vittoria sfuggita a 1' dalla fine.
Matarazzo C5 Livorno: 1 Dello Iacono Emiliano, 2 Dinucci Jacopo, 3 Frediani Giacomo, 4 Di Rosa Federico, 5 Scaringi Emanuele, 6 Sangiorgio Emiliano, 7 Vajani Alessio, 9 Bonaretti Luca, 10 Audiberti Andrea (C), 11 Guidi Claudio. Allenatore: Alati Dario.

Con un libeccio glaciale che spazza le praterie del Roller Soccer, il Matarazzo si va ad inoltrare in un match bellissimo, dai contenuti di alto spessore e dall'alta posta in palio.
L'avversario è l'Atletico Apuania, organizzatissima compagine agli ordini di mister Vatteroni, in piena bagarre per i play-off.
La risultante è un'appassionante partita giocata a ritmi elevati e con momenti di brillantezza da ambo le parti. Il pareggio, anche se amaro, è il risultato più giusto. Via con la cronaca!

La tensione è molta, il vento pure e il piatto assai ricco di contenuto ma, con il fischio d'inizio, le paura vengono spazzate vie con il libeccio e la gara comincia.
I primi a farsi vedere sono gli ospiti di mister Vatteroni: è Dello Iacono a salvara sul secondo palo, dopo l'errore in fase d'impostazione di Dinucci (ottimo, tra l'altro, il resto del match). Dopo l'occasione amarantazzurra, però, è il Matarazzo a portarsi prontamente in vantaggio: l'Atletico Apuania commette un grosso errore in ripartenza e regala un'occasione d'oro a Scaringi, il quale, con un pallonetto, infila l'abilissimo portiere massese. 1-0.
Con le reti non più inviolate, il match diventa sempre più frenetico, con il pallino del gioco che cambia spesso proprietario, svariando dalla sponda labronica a quella massese. Il pareggio, infatti, è subitaneo: un fulminante diagonale dall'out di destra, appunto, sorprende Dello Iacono e lo trafigge. 1-1.
Con la X sulla schedine, monta in cattedra il portiere apuano: straordinario, infatti, l'apporto del numero 1 amarantazzurro nei seguenti dieci minuti. Il primo miracolo è sulla conclusione di punta di Sangiorgio; segue un pallonetto calibrato male dallo stesso "Scavicchio", lanciato amabilmente da Bonaretti; altra parata apuana su un contropiede del solito Sangiorgio; splendido intervento sulla botta dalla distanza di Dinucci; altra invidiabile parata su Scaringi, assistito da Bonaretti; e, infine, grandioso miracolo su Guidi che, sulla linea di porta, si fa bloccare la conclusione dal felino portiere (sul seguire della stessa azione, poi, c'è da segnalare una traversa colta da Bonaretti). Finisce qui, comunque, la sfuriata gialloblu, respinta a pieni voti dall'estremo di Vatteroni. L'Apuania prova a farsi rivedere, ma Bonaretti interrompe, a porta sguarnita, un micidale uno-due dell'avversario. Successivamente è un'uscita di Dello Iacono a salvare la baracca; uscita che, per altro, suonerà la carica del vantaggio: sull'azione successiva, infatti, Sangiorgio finalizzerà di tacco un contropiede innescato dal velocista Guidi. 2-1.
A pochi minuti dalla fine, le ultime battute sono livornesi: si registrano un contropiede mal concluso da Di Rosa e una bell'azione sull'asse Guidi-Vajani interrotta dal solito portiere. Il primo tempo, dunque, è appannaggio del Matarazzo.
La ripresa, però, ha una tonalità diversa: gli ospiti spingono fortemente sull'acceleratore, in cerca del pari; mentre i labronici attendono guardinghi, e leggermente in difficoltà, che l'avversario si spompi. Gli apuani, infatti, colgono subito un palo su un'azione viziata, però, su un evidente fallo ai danni di Vajani. Poco più in là, invece, è Dinucci a dover far la voce grossa su tre tentativi amarantazzurri, evitando sempre l'intervendo al proprio portiere. Da registrare, poi, un grandioso numero del numero 9 (Giorgetti?) dell'Apuania che supera con un "sombrero", al volo, Dinucci e si fa parare la conclusione da Dello Iacono. Prima della risposta gialloblu, infine, c'è anche una confusissima azione offensiva dell'Apuania che viene sbrogliata, in due tempi, da Di Rosa e Dinucci, a due passi dalla porta dei labronici. Per i livornesi rispondono Vajani, involato in contropiede, che non riesce a saltare per un pelo il "gatto" massese e, sulla ribattuta del numero 7, Frediani che cicca il pallone col destro, a porta vuota. Anche se gli uomini di Alati sembravano suonare la carica, giunge beffardo il pareggio: Di Rosa mal conclude una ripartenza gialloblu e l'Apuania controbatte con un contropiede magistrale, capitalizzando il 2-2.
Seguono un'occasione per parte, con protagonisti Di Rosa (per i locali) e un liscio clamoroso a porta vuota (per gli ospiti). A rimettere ordine sul risultato, assai incerto, ci pensa Bonaretti, finalizzando un pregevole assist di Sangiorgio dalla destra. 3-2.
Sono i minuti di fuoco (gli ultimi) del Matarazzo: Sangiorgio spara fuori dopo una cavalcata di Bonaretti e Audiberti, incredibilmente, trova una traversa paranormale su assist del solito Bonaretti. Al termine delle due occasioni, passano ancora i locali: è Guidi, stavolta, a finalizzare un contropiede servendosi dell'assist di Bonaretti. 4-2.
Con l'illusione di aver chiuso il match, a sette minuti dalla fine, e il poco fiato rimasto, il Matarazzo mette la catena e si rifugia nella propria metà campo. L'Atletico Apuania, ovviamente, inserisce il portiere di movimento e carica i cannoni. Arriva subito la rete ospite, infatti, a raffreddare gli spiriti locali: è fatale un diagonale da posizione assai defilata. 3-4.
E, appena chiamato il recupero di 1', un altro tiro dalla distanza sancisce la definitiva doccia gelata per i livornesi: un'altra conclusione dalla media distanza, con Guidi che arriva un millesimo di ritardo, a ingannare Dello Iacono (non brillante come all'andata). 4-4.
Non c'è più tempo: al Roller Soccer c'è solo una X e tanta amarezza per gli uomini di Dario Alati.

Un'altra battuta d'arresto che la compagine livornese poteva risparmiarsi: organico quasi al completo (mancava solo Voir, assente per squalifica) e un avversario con soli 6 uomini di movimento a disposizione. La "paura di vincere", però, colpisce malamente i locali che stentano a chiudere e si fanno recuperare, seppur meritatamente, dall'avversario. Protagonista indiscusso? Il portiere apuano, complimenti!

PAGELLE

Dello Iacono: 6.
Non è proprio un Puma, stasera. Forse lo Stregatto. Anomala, un pò folle, nervosa e frenetica la partita dell'estremo gialloblu, infatti. Inizia forte, parando il parabile e mettendo il lucchetto agli apuani. Nella ripresa, invece, viene imbeccato con due conclusioni dalla distanza che un felino della sua caratura, in altre serate, avrebbe neutralizzato. Micio.

Dinucci: 6.5.
Si rivede l'orgoglio e la tenacia del numero 2 di Alati. Dopo qualche giornata di black-out completo, il longilineo Dinucci ha saputo controbattere alle malelingue: soltanto un errore, in avvio, e poi tanta difesa, tanto coraggio e tanta sostanza. Un recupero fondamentale, se duraturo, per le ultime otto giornate di questo campionato. Era l'ora.

Frediani: 6+.
Una buona partita, quella del numero 3, viziata, però, da un solo decisivo errore: il liscio, col destro, a porta vuota. Nonostante questa piccola macchia, però, l'instancabile motorino, targato Matarazzo, si è saputo concentrare e calare bene nella propria parte, senza far rimpiangere eventuali assenti. Ci voleva una risposta anche da lui, nonostante il risultato. Duracell.

Di Rosa: 6. Altra nota abbastanza steccata per il numero 4. Ci ha abituati a statuarie prestazione contro avversari di ogni caratura, provenienza e posizione di classifica. Stasera, come col Timec C5, risulta un pò in debito e leggermente sfasato rispetto al solito. Sarà la primavera che avanza, sarà un pò l'aria di alta classifica, ma ci manca l'eurostar Di Rosa di qualche mese fa. Rarefatto.

Scaringi: 6+. Avvio scoppiettante del soldato gialloblu che, al suono della sveglia militare, apre le danze del gol con un pallonetto di pregevole fattura. Dopo la rete, però, tentenna un pò sbagliando qualche movimento ed apparendo un pò disorientato. Re-inserito nella ripresa, comunque, riesce a fare la "porca figura" e a rimanere in media della partita. Alzabandiera.

Sangiorgio: 7. Decisamente una buonissima prestazione, quella del mago livornese. Si sono riviste doti tenute all'oscuro per qualche tempo: massimo impegno, tecnica, scelta di tempo e finalizzazione. Anche generosità e sacrificio appaiono sul suo score. Seppur infastidito da un male intestinale, lo Scavicchio va dritto per la sua strada e centra un'altra ottima partita, dopo quella col Timec. Emblema.

Vajani: 6.
Duole la caviglia, scarseggiano i palloni e l'avversario è veramente organizzato bene. Questi sono gli ingredienti per una partita grigia dell'uragano Vaja. Non una ricetta difficile, visto il disastro "gastronomico" combinato col Timec. La ripresa, comunque, si è vista e anche molto. Adesso che tutti gli avanzi sono stati consumati, speriamo di arrivare presto al dolce dessert. Avariato.

Bonaretti: 6.5. Una buona risposta anche da parte di Lucky Luke. Sembrerebbe, infatti, tornato il suo personale feeling con la rete e, soprattutto, aumentano sempre più gli assist. Questo è il lavoro che deve fare: molte responsabilità e c'è spesso da fronteggiare veri e propri felini come il portiere di stasera. La pagnotta, comunque, è pienamente meritata. Siamo vicini al ritorno del pistolero più veloce del West. "Fuochino!".

Audiberti: 6. Sinceramente, dispiace dirlo, ma non è una partita da "Cap". In partite come queste, infatti, il suo rendimento è fondamentale ai fini dell'intero gruppo, ma stasera non è riuscito ad incidere più di tanto. Di qualità e quantità, ovviamente, il lavoro difensivo, ma non si sono viste le ripartenze furibonde o i contropiede orchestrati magicamente dal numero 10. Per lui, forse, un venerdì da cancellare. Friday bloody friday.

Guidi: 6.5. La "pulce", la "formica", il "piccoletto" o qulsiasi altro appellativo che lo rimpicciolisca, non potrà mai nascondere quanto di buono stia facendo per il Matarazzo. Non sarà un colosso ma nel rettangolo verde ci mette l'anima, il corpo e lo spirito. E' con questa "trinità" che sopperisce ad altezza e peso e morde, rosicchia e spaventa l'avversario. Anche stasera, infatti, una rete e molte occasioni sfumate con la sua rapidità. ClauDinho.

Alati: 6. "Sull'orlo del precipizio..." cantava Max Gazzè ed è quello che la tifoseria (e il sottoscritto) canticchiano al mister. La partita, infatti, non viene interpretata male ma neanche troppo bene. Il risultato, come è giusto per un allenatore, ne è la riprova. E' vero che c'è anche la sfortuna e la malasorte ma stasera è mancata la voglia di vincere che un mister dovrebbe iniettare per endovena ai suoi. Anestetico.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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