Suvereto - Matarazzo C5 Livorno 6-9 (1-4 pt)

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HellaSmatto
00venerdì 11 dicembre 2009 02:22
Sesto successo consecutivo. Un Matarazzo sbarazzino domina un tempo a Suvereto, rischiando ad inizio ripresa e mettendo al sicuro nel finale.
Matarazzo C5 Livorno: 1 Dello Iacono Emiliano, 2 Dinucci Jacopo, 3 Frediani Giacomo, 4 Di Rosa Federico, 5 Scaringi Emanuele, 6 Sangiorgio Emiliano, 7 Vajani Alessio, 8 Voir Matteo, 9 Bonaretti Luca, 10 Audiberti Andrea. Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo: (3) Dinucci Jacopo, (3) Vajani Alessio, (2) Bonaretti Luca, (1) Di Rosa Federico.

Un buon Matarazzo, per la sesta volta consecutiva, collezione una vittoria sull'ostico, piccolo e complicato campo di Suvereto. I livornesi, infatti, venivano dalla vittoria interna sul Pietà 2004 (3-2), mentre i biancoverdi giungevano dalla disfatta in terra massese (3-11 al cospetto dell'Atletico Apuania). Gli uomini di Alati, grazie ad un avvio micidiale, mettono il primo mattone della vittoria concludendo la prima frazione con un 4-1 a favore. Ad inizio ripresa, però, con Audiberti e Di Rosa a recuperar fiato in panchina, il Suvereto si riporta sotto con il 3-4. Il finale, poi, è un'escalation di emozioni, culminate con l'allungo definitivo dei livornesi che, infine, porta al 9-6 definitivo. Ecco qui la cronaca del match:

L'avvio di gara, nonostante un deciso equilibrio, porta il marchio del faro, ovvero quello del Matarazzo: il primo a farsi vivo, dunque, è Dinucci che, dalla distanza, coglie il palo dopo un ottimo recupero in mezzo al campo di Scaringi. C'è, poi, la reazione dei locali, intimoriti dal fraseggio gialloblu: i suveretani provano a graffiare dalla sideralità, con due ottime conclusioni, ma, su ambedue, Dello Iacono è reattivo ad arrivarci. Pochi minuti dopo, poi, è ancora il Suvereto a rendersi pericoloso: ottima conclusione centrale, deviata da Audiberti, che spiazza Dello Iacono e fa la cosiddetta "barba al palo".
Dopo questa fase di assestamento, finalmente, i labronici passano in vantaggio: Dinucci, portando palla a centrocampo, si vede aprire un varco, del quale approfitta all'istante sparando in porta di punta; per il portiere biancoverde non c'è niente da fare. 1-0.
L'uno-due ospite, poi, è micidiale: azione offensiva conclusa in corner; calcio piazzato battuto da Dinucci che attende l'entrata dell'accorrente Di Rosa, il quale, con una botta al volo, fulmina l'estremo difensore locale e raddoppia per gli uomini di Alati. 2-0.
L'assetto locale è troppo spregiudicato e la formazione labronica se ne avvede: Dello Iacono, recuperata palla dal fondo, lancia con le mani Dinucci che, in acrobazia, sbaglia la conclusione davanti alla porta. Ma l'evoluzione aerea del numero 2 è solo il preludio al triplice vantaggio gialloblu: è ancora un corner, infatti, a risultare fatale. Vajani offre ancora a Di Rosa che, come al solito, scarica al volo; la traiettoria, però, colpisce in pieno Dinucci, il quale devia il pallone quel tanto che basta per spiazzare l'estremo dei locali. 3-0.
Con la terza rete labronica, finalmente, arriva la reazione suveretana: i locali, infatti, colpiscono un legno con un bel diagonale dall'out di destra, imprendibile per Dello Iacono. Il portiere livornese, poi, è costretto a deviare di piede una conclusione ravvicinata di un attaccante biancoverde. Il Matarazzo, comunque, continua a tirare qualche stoccata: Vajani, in contropiede, spara a botta sicura un diagonale potente, ma sul quale giunge puntuale l'intervento del portiere avversario che si aiuta con gli arti inferiori.
Quando il risultato sembra congelato sul tre a zero, il Suvereto può usufruire di un calcio di rigore (lecito, per intervento in ritardo di Bonaretti). L'occasione, però, viene vanificata dalla parata di Dello Iacono, felinissimo sulla conclusione biancoverde dal dischetto. Il Suvereto, poi, colpisce un altro legno sull'azione successiva, identica al palo precedente. Per la serie "gol sbagliato, gol subito", ecco che arriva la punizione di Vajani, da quasi centrocampo, che si infila rasoterra nel sacco, col portiere locale immobile. 4-0.
Con la quarta rete, su per giù, si spegne il primo tempo livornese: il Suvereto si fa vivo dalle parti del "Puma" Dello Iacono, costretto a salvarsi su una deviazione infingarda e, poi, costretto ad osservare il velenoso diagonale violento dei biancoverdi che sfila a lato, colpito d'incontro su un calcio d'angolo. Come ci si aspettava, prima del duplice fischio, arriva la rete locale: conclusione orizzontale dei biancoverdi, sfortunatamente deviata da Audiberti che, a porta sguarnita, mette dentro l'autogol. Siamo sull'1-4 ed è finito il primo tempo.
La partenza della ripresa, per gli ospiti, è da incubo: vengono rilevati Di Rosa e Audiberti (caposaldi dell'assetto difensivo) e vengono inseriti Voir (al rientro dopo due mesi di stop) e Frediani (con una caviglia dolorante). L'incubo, infatti, inizia molto presto: Frediani, in mezzo al campo, ha sempre un attimo di ritardo e lascia scoperta la posizione di Sangiorgio, forzato a scalare. Dopo quattro minuti, quindi, il Suvereto segna: grande botta centrale, deviata da Dello Iacono ed impressa sulla traversa, ribattuta, rinterzo sulla schiena di Voir e colpo di prima intenzione del 2-4.
Il 3-4, poi, è a due passi: i biancoverdi iniziano a pressare alti, mettendo in difficoltà Voir e Sangiorgio, addetti alla fase di ripartenza. Quest'ultimo, infatti, calibra male il passaggio centrale che finisce sui piede dell'offensiva locale che, sfruttando il tre-contro-due, sigla il legittimo 3-4. Sale la pressione sulle spalle di Alati e, infatti, riappare Di Rosa, in sostituzione di Sangiorgio. Ma non c'è ancora il Matarazzo: Dello Iacono, prima, devia sul palo; poi miracola su un diagonale insidiosissimo e, infine, para una conclusione che gli ribatte sulla traversa ed è lestissimo a rimetterla fuori causa, sventando un'eventuale ribattuta locale. Mentre Voir, nel frattempo, è costretto a difendere il pallone con le unghie e a fare un fallo tattico, decisivo su un tre-contro-due, l'offensiva livornese inizia a destarsi dal sonno. Bonaretti, infatti, suona la carica colpendo una traversa da posizione defilata. Il legno di Lucky Luke, fortunatamente, ha funzionato: Vajani infila il 5-3 con un diagonale, dopo aver ricevuto palla da un laterale di Bonaretti.
Ma il Suvereto ne ha ancora: con una bellissima azione, i locali si riportano sotto con la rete del 5-4, finalizzata con una precisa imbucata sul secondo palo, lasciato sguarnito dalla retroguardia gialloblu. E, appena i biancoverdi accennano a finire il carburante, Bonaretti sfodera la pistola e inizia il suo personale far-west: prima prende la mira sprecando, da solo, contro il portiere; poi, finalmente, realizza una rete da opportunista, approfittando di una ribattuta infelice del portiere locale, su tiro di Vajani. E' 6-4.
Ci sono ancora loro due, Vajani e Bonaretti, dalle parti interne dei locali: occasione per il numero 7, con un diagonale avvelenato, su assist di Bonaretti, che si spegne a lato. Il Matarazzo, poi, firma il 7-4, con la conclusione al volo di Vajani, su assist da laterale del solito Bonaretti. Questa rete, però, scatena una bufera: i locali, infatti, colpevolizzano i livornesi di aver segnato su un'azione viziata da un corner a favore dei suveretani, mentre l'arbitro ha deciso per la rimessa dal fondo. Evidentemente, il Suvereto, si aspettava la riconsegna della palla.
Dopo l'accesa polemica, durata un paio di minuti, il Suvereto firma il 7-5, ancora con un autogol, stavolta di Bonaretti che devia una gran saetta dalla distanza. Colpiscono, poi, l'ennesimo palo, i padroni di casa. Gli ospiti, invece, molto più cinici e taglienti sottoporta, firmano l'8-5 con Bonaretti, involato da solo in contropiede. A pochi minuti dal termine, questa rete taglia le gambe ai locali. Reazione timida, infatti, dei biancoverdi che si fanno vedere in contropiede; ma Dinucci gela tutti, mettendo dentro in scivolata il gol del 9-5, su assist di uno scatenato Bonaretti (che, nell'occasione, ha festeggiato il compleanno dei 27 anni). Il guizzo finale del match, nel recupero, è dei biancoverdi: punizione dal limite, mal disposizione della barriera labronica e, quindi, firma del 9-6 definitivo.

Il Matarazzo, quindi, vince la sesta partita consecutiva e, nel computo dell'anticipo, aggancia virtualmente il terzo posto, occupato dall'Atletico Casciana Terme (impegnato domani in casa del Real Lucca). Prestazione quadrata, maschia della formazione di Alati, pungente ed astuta a non cascare nel tranello dei nervi tesi, impostato dall'inizio dai padroni di casa. Venerdì prossimo, sul campo del Roller Soccer, arriva la capolista.

PAGELLE

Dello Iacono: 7+.
Quando nelle tue vene scorre sangue felino, non c'è niente da fare: devi balzare come un gatto, muoverti come una pantera e ruggire come un leone. Dello Iacono queste cose le sa bene, benissimo: a 36 anni suonati, infatti, il Puma gialloblu riesce ancora a stupire, salvando il salvabile e continuando ad essere, match dopo match, parte integrante delle vittorie livornesi. Anche stasera, infatti, grande lavoro e grande risposta da tigre. Antropomorfo.

Dinucci: 7-. Ottimo match del numero 2 livornese. Si dimostra, come da quando è giunto al Matarazzo, un'arma tascabile da trasferta: a segno, fin ora, solo su campi ospiti. Rendimento concreto e fondamentale anche stasera, con tre reti segnate (una rubata a Di Rosa), molto lavoro di opposizione alla manovra avversaria e tanto carattere da vendere. Viene colpito duro alla mascella, boccheggia a fine match, ma l'arma da asporto labronica è ben attiva. Nucleare.

Frediani: 6.
C'è il risentimento alla caviglia, c'è un match scorbutico quando è il momento di entrare e, soprattutto, c'è un ritardo sistematico nel lavoro in mezzo al campo. Nonostante queste lacune, presentate stasera, l'apporto di Frediani alla partita non è tutto negativo: si impossessa, infatti, di due o tre palloni pericolosi in mezzo al campo, morde le caviglie avversarie e, come di consueto, si mangia la solita gigantesca occasione da gol, solo col portiere. Insaziabile.

Di Rosa: 7. Dopo il semi-Di Rosa di venerdì scorso, c'era bisogno della conferma del numero 4 livornese. E' arrivata: lavoro difensivo unico, mai vano e sempre al suo posto. Da il "la" alla vittoria livornese, concretizzando il 2-0 con botta al volo e, nel tentativo di ripetersi, spara addosso a Dinucci, il quale segna il 3-0 e deruba Di Rosa della sua doppietta. Scherzi a parte, anche stasera, tanto impegno e tanta serietà. Stachanovista.

Scaringi: 6.5. Un buon soldatino, a tratti quasi illuminante. Corre come un matto (non è una novità) per tutto il primo tempo, tentando di guadagnare metri e intimorendo l'avversario. E' lui, infatti, a recuperare la palla dalla quale scaturirà il primo (ed unico) vantaggio labronico, finalizzato da Dinucci. Passo dopo passo, allenamento dopo allenamento sta tornando il "Frizzante" versatile, instancabile e pericoloso di sempre. Ercolino, Sempre-in-piedi.

Sangiorgio: 6. Inserito nella fase peggiore della partita: inizio della ripresa, reazione prepotente dell'avversario, svantaggio quasi recuperato e situazione di pressing altissimo. Lo Scavicchio, in collaborazione col partner Voir, ce la mette tutta a non combinare danni. Il suo volere, però, è quasi esaudito: nonostante la sua permanenza sia stata modesta, compie soltanto un errore, regalando un pallone ai biancoverdi, i quali andranno in rete. Positivo.

Vajani: 7. Mai stati così vicini al ritorno teatrale, mitico dell'uragano vivente Vajani. Una pedina capace di creare scompiglio nelle difese, un giocatore devastante, tutto dribbling e botte secche, decisivo in molti punti della storia Hellas/Matarazzo. Anche stasera, dopo le conferme di Casciana, Cecina e Pietà, il numero 7 è ancora in cammino per lo stato di forma ottimale: panico seminato, tripletta e tutto condito da una vistosa fasciatura al gomito (sub-lussazione). Tromba d'aria.

Voir: 6.5. Ed eccolo, finalmente, è tornato! Scomparve, ben due mesi fa, nella palestra di Carmignano e, all'alba di un freddo Dicembre, riappare in quella del Suvereto. Rientra, infatti, dopo due mesi di stop e uno di squalifica, aggiudicatoselo in panchina, durante la sconfitta con il Timec C5. Vestendo la calzamaglia gialloblu, il Peter Pan labronico ha ritrovato il pensiero felice e ha sorvolato il campo, inondando tutti della sua solidità e della sua sicurezza. Dall'oltretomba.

Bonaretti: 7.
E' un grande, grandissimo Lucky Luke. Sempre più spavaldo, sempre più freddo e sempre più sceriffo di sempre. Timbra quota 18 reti, marchiando il Suvereto con una doppietta. Ma, tralasciando le reti, non usa la pistola solo per bucare l'avversario: quantità industriali di palloni offerti ai compagni e, inoltre, uno scoglio durissimo per l'avversario che tenta di penetrare nell'area livornese. Lo chiamavano Trinità.

Audiberti: 7+.
Eh sì, è sempre un grande capitano. Palma di "man of the match" condivisa con il super-portiere Dello Iacono. Anche stasera, il navigato condottieri livornese, si guadagna la pagnotta col sudore della fronte, senza quasi mai oltrepassare la metà campo e senza mai spendere una parola superflua. Una chiusura ermetica, in difesa, veramente eccezionale. Non a caso, la rinascita labronico nella ripresa coincide col suo ritorno in campo. Messia.

Alati: 7. Diciotto punti nelle ultime sei partite: il massimo dello score possibile. Non un traguardo da tutti i giorni, specie in un campionato di serie D FIGC e, soprattutto, specie in una competizione equilibrata e ruvida come la nostra. Anche stasera, però, il comandante gialloblu non fa prigionieri e, senza colpo ferire, sperona la nave del Suvereto e affonda l'avversario, saccheggiando anche questa trasferta. Filibustiere.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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