Team Fiat Yamaha

Team Fiat Yamaha 2008



Al lingotto, nel corso del Team Fiat Yamaha day, in molti attendevano il momento della presentazione al pubblico della nuova M1.
Smesso il “lenzuolo”, la 800cc 2008 è apparsa all’occhio molto simile al prototipo dell’anno passato con qualche differenza evidenziata nel codone e nel cupolino leggermente più avvolgente.

Estetica a parte, si spera che il passo in avanti sia netto e che a cambiare siano soprattutto i risultati della casa di Iwata. Praticamente identiche le livree di Valentino Rossi ed Jorge Lorenzo.

Il primo avrà il numero 46 color oro stampato su uno sfondo nero, mentre il secondo sfoggerà un 48 oro bordato. A differenziare ulteriormente le due moto il logo del fornitore di pneumatici, Bridgestone per il pesarese, Michelin per lo spagnolo.

Già da martedì 22 gennaio sarà tempo di scendere in pista a Sepang e lavorare sulla M1 in vista dei primi impegni della stagione. Valentino si presenterà al meglio della condizione fisica dopo l’incidente alla mano occorsogli in quel di Valencia.

“Mi sento molto meglio!” - ha dichiarato il sette volte iridato - “Dopo il campionato ho dovuto rinunciare Sepang, ma sono riuscito a provare a Jerez alla fine di novembre. La situazione non era ancora perfetta e sentivo ancora dolore. Ho fatto altri trattamenti nel periodo di Natale e penso di poter tornare al 100% per il primo test del 2008″.

Alla fine di una stagione a dir poco travagliata, staccare la spina a volte aiuta a trovare la giusta carica per affrontare al meglio un nuovo importante impegno agonistico: “Sì, ho preferito prendermi un po’ di tempo per lasciarmi alle spalle il brutto risultato del 2007 in MotoGP e naturalmente ho pensato molto alla scorsa stagione.

Ma dopo aver trascorso l’inverno a riposo e a ricaricare le batterie, non ci rimugino più sopra e non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione. Quest’anno avrò le Bridgestone. È stato davvero emozionante provare le nuove gomme per la prima volta.

Ero davvero impaziente di provarle e di incontrare le nuove persone con cui lavorerò nel 2008. Nel primo test abbiamo solo cercato di adattare la moto alle nuove gomme, ma sin dall’inizio sono stato contento della nostra decisione. È un grande cambiamento, ma sono ottimista per la sfida”.

Le prime opinioni sulla M1 2008, già provata in pista da Vale: “A Jerez ho guidato con le ultime specifiche, compresa la nuova mappatura elettronica e le mie prime impressioni sono state abbastanza positive, anche se naturalmente abbiamo ancora molta strada da fare.

Sono riuscito a dare a Yamaha il mio feedback e nel corso dell’inverno avranno utilizzato i miei dati, e i dati raccolti dagli altri piloti Yamaha per sviluppare maggiormente la moto. Sin dal primo test in gennaio cominceremo a lavorare esclusivamente con la versione più recente della nuova moto.

Dobbiamo dedicare molto tempo a capire il più possibile le Bridgestone, per fare in modo che la nostra moto funzioni al massimo con le nuove gomme. Dobbiamo dedicare molto tempo anche allo sviluppo del nuovo motore e migliorare la velocità di punta. Credo che i quattro test prima dell’inizio della stagione ci torneranno davvero utili.”

Dopo il Gran Premio del Portogallo, il motomondiale riparte dalla tanto chiacchierata Cina, paese ospitante dei prossimi giochi olimpici. Per Valentino Rossi sembra essere finalmente arrivato il momento della verità, consapevole dell’ottima resa delle Bridgestone sul tracciato di Shangai.

Tra i rivali più temibili per il pesarese, c’è proprio il compagno di squadra Jorge Lorenzo, vincitore dell’ultimo GP e indiscusso poleman della classe regina. Anche il “fantino” Dani Pedrosa, sempre più a suo agio sulla RC212V, ha tutte le carte in regola per puntare al bersaglio grosso dopo i tre podi (tra cui una vittoria) del 2008.

Vale conosce molto bene i suoi avversari, ma sa che se tutto girerà per il verso giusto, ci sarà da divertirsi. “Dopo la gara di Estoril abbiamo effettuato un test nel quale ci siamo concentrati sulle gomme Bridgestone, provando nuovo materiale per Shanghai” - conferma il fuoriclasse di Tavullia.



“Abbiamo trovato delle buone soluzioni, per cui spero che riusciremo a iniziare bene il weekend. Finora abbiamo corso tre gare assieme, e penso che gli ultimi due podi, soprattutto l’ultimo ottenuto a Estoril, su un circuito non molto favorevole alle Bridgestone, abbiano mostrato gli ottimi progressi fatti. Spero che Shanghai possa essere l’occasione giusta per metterli tutti assieme.”

In prospettiva titolo iridato Rossi è terzo a 14 punti dalla coppia iberica Lorenzo-Pedrosa.
“Non siamo in una brutta posizione in campionato e manca ancora tanto alla fine, ma i nostri rivali sono molto forti per cui non possiamo permetterci di fare errori: d’ora in poi dobbiamo cercare di prendere più punti possibile. L’anno scorso non siamo stati capaci di vincere, ma quest’anno la nostra moto funziona molto bene e, considerate anche le gomme a nostra disposizione, credo che potremo lottare per la vittoria. Nel 2007 la gara fu molto eccitante, una lunga battaglia con Stoner; quest’anno spero in un’altra lotta simile con i miei rivali, ma con un risultato diverso!”

Valentino Rossi e Jeremy Burgess, un sodalizio duro a morire. E proprio il tecnico autraliano che era uno dei più scettici riguardo la decisione di Rossi di passare alla Bridgestone, ha comunque fatto la sua parte per permettere al cinque volte campione del Mondo di conquistare la prima vittoria nel 2008.

Ma del resto il capo meccanico dell’italiano non è un segreto essere uno dei principali fattori alle spalle delle vittorie dell’italiano nella classe regina- e di lui si può veramente dire che ha trascorso l’intera carriera adattando nuovi piloti e moto. E ora, con la prima vittoria in tasca, ci svela quanto sia necessario tale processo:

“Stiamo migliorando ogni settimana con le Bridgestone, salendo sul podio. Qui abbiamo fatto un passo ulteriore, ed era quello che volevamo”

Ma ora secondo Jeremy è solo l’inizio, e Rossi e Burgess sfideranno il resto della compagine MotoGP confidando nei prossimi 4 tracciati - Le Mans, Mugello, Catalogna e Donington - scenari non nuovi a grandi vittorie del dottore.

Vittorie che ci sono tutti i presupposti per bissare: “Credo che le prossime quattro gare ci mostreranno chi è veramente in grado di lottare per il titolo“.

Brad Pitt? Vorrebbe essere Valentino Rossi....clicca

Domenica a Valencia, il pilota spagnolo del Fiat Yamaha Team, Jorge Lorenzo, gareggerà con tuta e livrea della sua Yamaha YZR-M1 numero 48 in edizione speciale.

La speciale livrea, ideata da Cocchio nella suo concept originale, e rielaborata secondo gli standard del Fiat Yamaha Team dal noto designer romagnolo Aldo Drudi, ripropone infatti il tema “Lorenzo’s Land” ( l’insieme delle terre letteralmente “conquistate” nel corso degli anni dal giovane pilota majorchino in 125, 250 e MotoGP).

Daniele Romagnoli non sarà il team manager di Jorge Lorenzo nella prossima stagione. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno per il team Fiat Yamaha che non si aspettava questa decisione da parte del Pesarese. Jorge sta lottando per il mondiale anche grazie a lui, ma è lui stesso a confermare il suo abbandono:

“Sono nato come tecnico, ero telemetrista e mi è rimasta la passione di lavorare all’interno del box. Ho apprezzato molto questa opportunità che mi è stata offerta dalla Yamaha, e la ho accettata. E’ stata una bella esperienza, stiamo lottando per il titolo, ma dentro di me è rimasto il desiderio di fare un lavoro diverso che attualmente non potrei fare in Yamaha perché comunque Jorge ha già il suo capo-tecnico, Ramon Forcata. Per cui ho deciso di lasciare alla fine della stagione”.

Si mette quindi sul mercato un’uomo chiave dei successi Fiat Yamaha in questi ultimi due anni, e siamo sicuri che, una volta conclusa la stagione con la sua squadra e il suo pilota, non rimarrà tanto senza un nuovo ruolo all’interno del circus della MotoGP.

Fiat Yamaha Team - Exclusive interview with Tiziana Di Gioia, Sponsoring Manager Fiat.

Tiziana è una dei liveblogger del Fiat Yamaha Team e la trovate su:

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e su Flickr:

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Hanno contribuito alla realizzazione del video i blogger Alex Simonini e Christian Surace Zarzaca. Trovate Alex e Christian su Twitter e Flickr:

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Per ripercorrere la stagione 2009 con il Fiat Yamaha Team:

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Dopo le tante chiacchiere da bar e le altrettante voci di corridoio è arrivata la notizia ufficiale che attendevamo: Wilco Zeelenberg è il nuovo Team Manager di Jorge Lorenzo. Coordinatore tecnico di Yamaha Motor Europe, l’ex pilota del motomondiale si è unito alla squadrone del team Fiat Yamaha dopo aver concluso in bellezza il 2009, con la conquista del titolo iridato in Supersport.

Le parole di Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing: “Vorrei congratularmi con Wilco per l’importante incarico che l’azienda ha deciso di affidargli e augurargli una splendida carriera in MotoGP. Sono sicuro che il team e Jorge Lorenzo, trarrano grande beneficio dalla lunga esperienza di Wilco in pista e nei box.”

Un curriculm di tutto rispetto quello dell’olandese: “Zeelenberg ha avuto una brillante carriera da pilota e ancor più da tecnico e da manager, conquistando il mondiale Supersport insieme a Cal Crutchlow. Ora cercheremo di integrarlo nel team Fiat Yamaha dove lavorerà al fianco di Davide Brivio e sotto la direzione del Team Director Masahiko Nakajima.”

Wilco Zeelenberg: “Dopo nove anni al servizio della Yamaha, sono davvero orgoglioso di unirmi al team ufficiale MotoGP. Per me è come se mi fosse stato fatto un reaglo dal valore inestimabile. Sarà una sfida difficile, ma Jorge è un pilota eccezzionale e non vedo l’ora di cominciare a lavorare con lui e gli altri ragazzi della scuderia. Il team è già ben rodato, non ci resta che buttarci a capo fitto nel lavoro in vista dell’inizio del mondiale. Sono un tipo piuttosto competitivo e farò di tutto per vincere anche nella classe regina”

Il Team Manager MotoGP della casa di Iwata (per la precisione di Valentino Rossi) rivela a MotoGP.com i particolari del prototipo col quale il 9 volte iridato di Tavullia affronterà il Campionato del Mondo 2010.

Dopo il secondo test pre stagionale di Sepang, Davide Brivio ha dichiarato: “Si tratta di una moto leggermente differente rispetto alla versione 2009. Molto lavoro è stato fatto dalla Yamaha sull’aerodinamica con lo scopo di migliorare le performance ed in particolar modo la velocità di punta ed il sistema di raffreddamento (grazie a Colin Edwards?)

“Il circuito malese si è rivelato un ottimo banco di prova in quanto la temperatura in questo periodo dell’anno è molto alta e noi possiamo verificarne le conseguenze sulla M1. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, diciamo che non cambieremo molto da qui all’inizio del campionato.”

Il nuovo regolamento, che costringe le scuderie ad utilizzare un numero massimo di 6 motori per pilota, ha certamente cambiato le carte in tavola in fase di sviluppo: “Abbiamo lavorato in maniera meticolosa sul motore. Deve durare più a lungo e per questo motivo essere sottoposto a minore stress. Siamo riusciti a renderlo molro più affidabile senza perdere nulla in prestazioni.”

“Abbiamo già ottenuto dei buoni risultati grazie al fatto che il nuovo propulsore è molto più reattivo ai bassi e medi regimi e la potenza è esattamente la stessa.” Le novità 2010 riguardano anche il telaio: “Abbiamo sperimentato diverse soluzioni, più o meno rigide con l’intenzione di migliorare il grip, così alla fine siamo riusciti ad ottenere un compromesso davvero soddisfacente.”

Un ultimo importante, quanto inevitabile, cambiamento: “Lo sviluppo logicamente ha preso di mira anche l’elettronica che sta migliorando test dopo test.” M1 quasi definitiva in parole povere. Work in progress, obiettivo mondiale.