Un serpente che "scrocca" il veleno

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xvalentino
00sabato 3 febbraio 2007 18:50
Molti conoscono la storia di Mitridate, che beveva ogni giorno piccole dosi di veleno nel tentativo di diventarne immune. Ebbene, qualcosa di simile accade anche in Giappone, nell’isola di Ishima, dove un serpente velenoso, il Rhabdophis Tigrinus, si nutre di un particolare tipo di rospo dalla pelle tossica e ne immagazzina il siero per difendersi.
Se ne sono accorti alcuni biologi americani dell’Università della Virginia che, nelle ghiandole del rettile, hanno trovato tracce di questa sostanza. Un particolare giudicato atipico, visto che il serpente non è in grado di produrre quel tipo di liquido repellente, che quindi può assumere solo attraverso la dieta.
Gli scienziati giudicano interessante la scoperta. Il Rhabdophis Tigrinus è il primo animale che usa tossine altrui a scopo difensivo, evolvendosi in modo da poter utilizzare le ghiandole poste alla base del collo per diffondere il liquido urticante. I piccoli rettili, poi, beneficiano da subito di questa caratteristica. Si è visto infatti che le madri con un alto livello di tossine sono in grado di trasmettere il composto chimico alla prole. Come se si trattasse di un biberon al veleno.

www.focus.it/60_secondi/default.aspx?idc=59165
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