il jolly di lucio!

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H.M.R.
00lunedì 9 febbraio 2004 17:19
MATTIA PASINI, IL JOLLY DI LUCIO

Se con l’ingaggio di Roberto Locatelli il team Safilo-Oxydo LCR ha voluto giocare la partita del motomondiale con tanto di asso in mano, non ha voluto nemmeno però restare con le spalle scoperte; ed ecco allora che Lucio Cecchinello, Team Manager della squadra, ha pensato bene di prepararsi anche uno di quei Jolly che possono fare la differenza sulla lunga distanza.
La “carta” in questione si chiama Mattia Pasini, romagnolo doc nato a Rimini il 13 agosto dell’85 e che a 11 anni già calcava (vincendo) le piste del Campionato Italiano Minimoto. Di lui, il suo nuovo “capo” ha spiegato chiaramente cosa lo ha convinto della scelta: gli è bastato infatti dare un’occhiata alla telemetria delle due gare che Pasini ha disputato nella passata stagione del Campionato Spagnolo 125 in cui, dati alla mano, aveva eguagliato in alcuni punti le prestazioni dello stesso Cecchinello e di Stoner. E da pilota di grandissima esperienza qual è, Lucio sa benissimo che la telemetria… non è un’opinione!

Mattia, hai appena terminato i tuoi primi test con il team; la prima domanda, d’obbligo, è chiederti che effetto fa entrare a far parte del circus del motomondiale?
Sicuramente è la realizzazione di un sogno – attacca sicuro il nostro “jolly” – è chiaro che rispetto all’europeo le cose sono un po’ diverse, ma non più di tanto, comunque quando tiri giù la visiera tutto torna uguale a prima.

Come accennavamo precedentemente, Cecchinello, il tuo team manager, ha detto che ti ha preso perché è rimasto molto impressionato dalle tue prestazioni, qual è stato il primo consiglio che ti ha dato quando ti ha ingaggiato?
Mah, mi ha parlato di molte cose, e continua a farlo, una cosa che mi è rimasta impressa è quando mi ha detto che guido molto bene.

Quali sono le differenze sostanziali che hai subito incontrato tra la tua 125, quella che ti ha permesso di piazzarti terzo nella classifica finale dell’europeo andando anche a vincere ad Anderstop, in Svezia, e quella del team Safilo-Oxydo LCR?
Differenze abissali non ce ne sono, il motore è sì più potente, ma è soprattutto nella ciclistica che ho notato una tecnologia molto più sofisticata e complessa.

Pensi perciò che troverai dei problemi ad adattarti a questa novità?
No, non credo proprio. Io mi sono sempre arrangiato da solo nella messa a punto della mia moto e credo ormai di essere capace sotto questo aspetto. Dopo, è chiaro che durante un week-end di gara ci sono solo tre giorni per la messa a punto della moto e una cantonata che ti porta fuori strada puoi sempre prenderla, ma grazie ai tecnici del team penso che potremo risolvere facilmente i problemi che incontreremo.

Torniamo per un attimo agli inizi della tua carriera, nel 1996 hai vinto il titolo italiano minimoto battendo avversari del calibro di Poggiali, De Angelis e Dovizioso, a distanza di otto anni chi ti ha più impressionato nel proseguo della sua carriera?
Sicuramente De Angelis, non è mai stato una punta (testuali parole, N.d.R.), ora invece va davvero molto forte.

Possiamo affermare tranquillamente che tu sei un figlio d’arte, tuo padre Luca è stato svariate volte campione italiano di velocità, vice campione europeo Supersport, solo per citare alcuni suoi risultati, ma, cosa ti ha detto appena hai firmato per un team che ti dava la possibilità di entrare nel motomondiale?
Hai voluto la bicicletta, adesso pedala! Chiaramente me lo ha detto in tono scherzoso.

Qual è il consiglio che magari ti ripete sempre?
Parliamo sempre di tante cose, piuttosto c’è un rito che facciamo assieme ogni volta sulla griglia di partenza, ma per scaramanzia non lo dico.

Ti aspetta una stagione dove in molti casi dovrai affrontare per la prima volta circuiti tra i più famosi e impegnativi del mondo, qual è il tracciato che non vedi l’ora di solcare e quello che temi di più?
Premesso che secondo me sono tutti belli quelli del campionato, tra i circuiti che non conosco sono curioso di affrontare Brno, mentre tra quelli che conosco non vedo l’ora di tornare ad Assen; penso che sia uno dei tracciati più belli del mondo.

Nella passata stagione hai preso parte in sella ad un’Aprilia alle ultime due gare del campionato spagnolo, una serie talmente agguerrita che viene definita un secondo mondiale. Che ambiente hai trovato rispetto a quello dell’Europeo?
Il livello di competitività è molto alto, sicuramente mi ha stupito la qualità dell’organizzazione delle gare, che si è rivelata professionale sotto tutti gli aspetti.

Allora te la sentiresti di consigliarla l’esperienza iberica, a qualche giovane che volesse seguire le tue orme?
Sicuramente, anche perché visto come stanno andando le cose da noi, se si va avanti così secondo me il Campionato Italiano andrà a morire. Stanno succedendo tante cose a livello regolamentare che non mi piacciono, ho sentito molti addetti ai lavori che dicono che la situazione italiana è scandalosa. So già di certo che alcuni dei nostri team stanno valutando di partecipare al campionato spagnolo e all’europeo tralasciando l’italiano.

Diciannove anni, ma idee molto chiare. Sicuramente la partita vincente non tarderà a passare dalle sue mani…
andywind
00martedì 10 febbraio 2004 07:30
Re:

Scritto da: H.M.R. 09/02/2004 17.19

Sicuramente è la realizzazione di un sogno – attacca sicuro il nostro “jolly” – è chiaro che rispetto all’europeo le cose sono un po’ diverse, ma non più di tanto, comunque quando tiri giù la visiera tutto torna uguale a prima.




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Scritto da: H.M.R. 09/02/2004 17.19

Allora te la sentiresti di consigliarla l’esperienza iberica, a qualche giovane che volesse seguire le tue orme?
Sicuramente, anche perché visto come stanno andando le cose da noi, se si va avanti così secondo me il Campionato Italiano andrà a morire. Stanno succedendo tante cose a livello regolamentare che non mi piacciono, ho sentito molti addetti ai lavori che dicono che la situazione italiana è scandalosa. So già di certo che alcuni dei nostri team stanno valutando di partecipare al campionato spagnolo e all’europeo tralasciando l’italiano.




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H.M.R.
00martedì 10 febbraio 2004 15:52
è da un bel po che gli spagnoli ci rompono le palle...[SM=x107508]
andywind
00mercoledì 11 febbraio 2004 07:24
Re:

Scritto da: H.M.R. 10/02/2004 15.52
è da un bel po che gli spagnoli ci rompono le palle...[SM=x107508]



magari perchè, dal punto di vista organizzativo (e di sponsor), ci sono superiori...
laibro
00mercoledì 11 febbraio 2004 09:13
Re: Re:

Scritto da: andywind 11/02/2004 7.24


magari perchè, dal punto di vista organizzativo (e di sponsor), ci sono superiori...


Nettamente superiori dieri!![SM=x107530]
laibro
00mercoledì 11 febbraio 2004 09:13
Re: Re: Re:

Scritto da: laibro 11/02/2004 9.13

Nettamente superiori direi!![SM=x107530]

andywind
00mercoledì 11 febbraio 2004 09:41
Re: Re: Re:

Scritto da: laibro 11/02/2004 9.13

Nettamente superiori dieri!![SM=x107530]



sarebbe meglio qst faccina [SM=x107529]
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