FLAME! FLAME! FLAME!
Il paese ha raggiunto il fondo del pozzo per quel che riguarda la proposta politica. Siamo al culmine di decenni di malgoverno, di una cultura politica deviata e corrotta fino al midollo, tanto che, a mio avviso, l'unica inversione di marcia si potrà avere nel caso di un tracollo nazionale, un incrocio tra l' Islanda e la Francia di fine settecento. Escludendo la possibilità di un evento del genere - all'italiano puoi far passare qualsiasi istinto rivoluzionario con un buono sconto su un tablet - temo dovremmo accontentarci dell'eventuale morte di ogni democristiano rimasto. Sarebbe un inizio.
La destra è oggettivamente inguardabile, tanto più se Berlusconi riemergerà dalla cripta. Dopotutto nessun cambio è percepibile rispetto alla fazione che ha governato per così a lungo nelle ultime due decadi. Li conosciamo, e dovremmo essere in grado di evitarli.
La sinistra è ancora peggio, è la solita accozzaglia di partiti e correnti senza capo nè coda, destinata a non finire una legislatura manco sotto minaccia, ora più che mai corrotta da correnti cattoliche che hanno direttato quel poco di politica che la sinistra faceva sugli stessi canoni del PDL.
I partiti piccoli, anche quelli ideologicamente più vicini alle proprie posizioni (nel mio caso, probabilmente, i radicali), sono un voto comunque dannoso dato che la necessità di formare megacoalizioni - votare radicale e metter su Bersani ha lo stesso appeal di un cactus in culo.
Le alternative...Vendola è un elemento di raro viscidume, e il suo lavoro da presidente della Regione Puglia lo smaschera come ennesimo politicante al guinzaglio dei soliti poteri. In ogni caso lui, così come Di Pietro, o finirà per aggregarsi alla coalizione di centrosinistra, o cadrà nell'irrilevanza, quindi...
Il Movimento 5 Stelle...per un momento è stato bello crederci. Più aumentano di rilevanza, più somigliano a un partito qualasiasi nel suo funzionamento interno, e più un effettivo programma politico sembra un miraggio. A livello organizzativo sembrano fermi a due anni fa, cosa che fa temere che, anche volendo dargli il beneficio del dubbio sulle loro buone intenzioni, dare loro il proprio voto significhi consegnare il paese a gente completamente incompetente. "Peggio di così tanto non si può fare", dirà qualcuno, ma non è esattamente così.
Contestualizzando le elezioni in un discorso sul futuro del paese, ammetto di essere terribilmente preoccupato. Si parla di ripresa dalla recessione, ma non vedo da quale settore potrebbe partire tale ripresa. L'industria italiana non esiste più, l'istruzione è stata smantellata, i sistemi fiscali, burocratici e giudiziari si prefigurano come una totale barricata contro qualsiasi iniziativa di sana imprenditoria. L' agricoltura è stata soffocata, teconologicamente siamo rimasti a un miglio dai paesi leader europei...Da dove intendiamo ripartire?
Consideriamo poi gli enormi tumori che tengono ostaggio qualsiasi governo venga messo al potere - uno Stato pachidermico, inutile ma inamovibile; le mafie, istituzionalizzate ma assolutamente parassitarie (al contrario di certi altri paesi in cui la criminalità organizzata ha raggiunto una condizione simbiotica con lo stato); un Vaticano che succhia un'infinità di risorse e detta le politiche sociali su basi medievali.
Non vedo speranza alcuna per il futuro del paese. Certi economisti sostengono da vent'anni che il sud Europa è destinato a una rapida entrata nei ranghi del Terzo Mondo. Peronalmente non ho dubbi sulla correttezza delle loro previsioni.
----------------------------