Prima di iniziare a discutere sulle teorie filosofiche è bene porsi la "domanda prima" per chi deve filosofare:Cos'è la filosofia?
Domanda quanto mai complessa,multivalente. In realtà,non esiste una definizione di "filosofia". Ciò perchè i vari pensatori,di volta in volta,hanno assegnato un significato e un ruolo soggettivo al sapere per eccellenza.
Etimologicamente il termine filosofia deriva dai termini greci "philos" (amico,amore) e sophìa (sapienza,saggezza).
Il filosofo si pone quindi come amico della sapienza,come colui che ama la saggezza.
In verità il primo a usare il termine "filosofo" fu Pitagora,proprio per caratterizzare la sua ricerca disinteressata del sapere,ovvero di quella ricerca del "sapere per il sapere",come dirà Aristotele re-sottolineando il carattere contemplativo e disinteressato di tale ricerca verso il Sapere.
C'è chi invece,come Eraclito, ha concepito la filosofia come un sapere "aristocratico",nobile,contrapposto al volgo,alla mentalità comune del demos .
I primi filosofi furono,più esattamente,cosmologi. Essi volevano scoprire quale fosse l'archè,il principio da cui tutto si è originato e viene mantenuto in vita. L'archè viene concepito sia come forza generatrice che come materia di cui le cose son fatte,e insieme di legge che le governa. Tale realtà unica ed eterna è alla base di ciò che esiste,di cui la molteplicità delle cose è semplice manifestazione.
Fu dunque al principio delle cose e alla legge che le governa che si interessano i primi filosofi. Si potrebbero individuare 3 periodi della filos. antica,caratterizzati da diverse esigenze teoriche:
1)Il periodo cosmologico,di cui s'è già detto.
2 Il periodo Antropologico,che vede in Socrate il suo massimo esponente,si interroga sul problema dell'uomo in quanto tale.
3)Il periodo Ontologico,di cui Platone e Aristotele sono i massimi rappresentanti,è caratterizzato dal problema della realtà in generale nei suoi rapporti con l'uomo. Esso rappresenta quindi la sintesi dei 2 precedenti periodi
4) Il periodo etico,nel quale nascono l'epicureismo,lo scetticismo,lo stoicismo e l'eclettismo romano.
5)Il periodo religioso,caratterizzato dai Neoplatonici,che vedevano nel problema del ricongiungimento dell'uomo con l'Uno il problema maggiore.
Fondamentalmente della filosofia si possono rintracciare dei caratteri originari e immutabili che la caratterizzano nel suo status ontologico:
A) La filosofia si distacca dal mithos e fa del logos,il pensiero critico-razionale,lo strumento di conoscenza universale.
B) La filosofia si caratterizza come sapere dei "fondamenti",è quindi la scienza prima che studia il comune fondamento delle altre scienze.
C)Essa dovrebbe essere(dico dovrebbe perchè la storia della filosofia insegna che ciò che sto per dire non si è sempre verificato,vd Sofisti)un sapere avulso e disinteressato rispetto a fini pratici.(Anche se la cosiddetta "filosofia pratica",l'etica,ha una valenza "pratica".). In ogni caso,la filosofia va intesa nel modo "classico" alla maniera Aristotelica,come sapere per il sapere avulso da interessi pratico-economici.(da cui la polemica di Platone e Aristotele verso i sofisti,ritenuti "prostituti" della cultura).