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Che cos'è la democrazia?

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    BRESCIAGGHER
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    00 20/05/2006 22:35
    Proviamo a definire questo concetto

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    Augustus Matteus Imperato
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    00 28/05/2006 21:03
    democrazia....se nn sbaglio dal greco "governo dei molti":ossia la partecipazione politica della moltitudine alla formazione ed al mantenimento dello stato .
    la democrazia implica l'uguaglianza politica di tutti gli uomini:tutti vanno a comporre lo stato cn la stessa importanza...io carrettiere cm lui mercante....
    (penso di poter ritenere a ragione che quello dell' uguagliazna politica sia considerato il piu alto livello di uguaglianza)
    normalemtne si considerano requisiti x una giusta democrazia

    La forma istituzionale ,di governo, attuale nei paesi cosiddetti "Occidentali" unisce al suo interno le forme e le idee del cosiddetto "stato liberale",cn le teorizzazioni proprie dell'ideologia democratica.
    mmmm,prego chi ne sa di piu di correggere...
    ciao!
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    Alkibiades
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    preistoria
    00 29/05/2006 00:21
    Ci sono alcuni errori...

    1) Dal greco Demo(popolo)crazia(potere). Potere del popolo.

    2) Dire uguaglianza politica non significa nulla...ad ogni modo è ovvio che l' uguaglianza più "uguale" sia quella totale, che comprende il fattore economico e sociale.

    3) Liberalismo e Democrazia furono, alla nascita, antitesi. Col passare del tempo però il liberalismo si è evoluto, la democrazia no, anzi. Si può parlare di regresso.

    Sull'argomento consiglio a tutti Rousseau, promotore della vera democrazia. Quella diretta,quella anarchica, quella collettivista. Quella vera.

    [SM=x278629]
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    Riccardo.cuordileone
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    00 29/05/2006 11:49
    La democrazia è appunto un sistema politico che da il potere al popolo, o meglio a tutti, mette tutti sullo stesso livello e porta a decisioni collettive, purtroppo però è solo un'utopia.

    Le attuali democrazie sono finte democrazie, solo oligarchie che sfruttano il popolo che non è considerato tutto uguale.
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    Pius Augustus
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    00 29/05/2006 12:09
    Esistono vari livelli di democrazia,quella assoluta è un utopia,ma comunque anche la più moderata e limitata è migliore dei governi autoritari.
    Noi viviamo in un livello intermedio,comunque il miglior sistama mai trovato.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
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    00 05/07/2006 17:13
    Demos non era tutto il popolo, ma solo la parte più povera di esso, sarebbe più giusto policrazia; nei "livelli" di democrazia (come li chiama Pius) al massimo troviamo quella diretta e quella indiretta, mi pare sia fuori luogo l'aggettivo assoluta in questo caso. Comunque, la democrazia diretta era quella di Atene, dove i cittadini partecipavano direttamente alle decisioni della città, quella indiretta la troviamo negli Stati moderni dove i cittadini eleggono un numero ristretto di persone che prendono le decisioni per tutto il popolo. All'interno di questo secondo tipo di democrazia però, esiste un "mezzo" della democrazia diretta, che è il referendum.


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    (Upuaut)
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    00 06/07/2006 16:30
    Il concetto più banale di democrazia si ha quando "una legge è votata dalla maggioranza".
    Ma anche la maggioranza può creare una dittatura: una dittatura della maggioranza sulla minoranza.

    Una vera democrazia si ha quando le leggi tutelano, oltre alla maggioranza delle persone, ANCHE la più piccola delle minoranze sociali.




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    Riccardo.cuordileone
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    00 06/07/2006 16:56
    A mio avviso la vera democrazia si ha quando l'intero popolo, ogni singola persona, ha la possibilità di dare la propria preferenza su tutte le decisioni nazionali.

    Purtroppo questo è impossibile poichè ogni giorno saremmo chiamati a votare e i costi di questo sistema sarebbero enormi, in più bisogna tener conto che per decidere correttamente bisogna essere ben informati e il popolo purtroppo è scarsamente informato.

    Bisogna perciò affidare tale compito ad una elite che agisca nel modo corretto e a voler del popolo.
    Servirebbe però una elite imparziale, onesta e che decida in base al volere del popolo, in poche parole un'utopia.

    Già abbiamo una "elite", chiamiamola così [SM=x278633] , però questa è corrotta e spesso va contro al popolo, magari aumentando i referendum e dimuendo la partitocrazia ci si avvicinerebbe di più alla democrazia vera e propria.
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    00 06/07/2006 18:47
    Re:

    Scritto da: (Upuaut) 06/07/2006 16.30
    Ma anche la maggioranza può creare una dittatura: una dittatura della maggioranza sulla minoranza.






    Upuaut, sai cosa significa realmente dittatura? No a quanto pare! L'accezione "dittatore" come la conosciamo noi, è stata data dal New York Times (mi pare) negli anni '30 per definire mussolini. Il vero significato è:
    Dittatore: dal latino dictatorem da dictare intensivo di dicere dire comandare, onde si fece dictum comando, ordine; magistrato sovrano nell'antica repubblica romana, eletto a tempo nei gravi momenti della repubblica, il quale aveva potestà illimitata si in guerra che in pace; così chiamato perchè quello che dettava, ossia ordinava, era legge.
    Da www.etimo.it


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    00 06/07/2006 18:54
    Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 06/07/2006 16.56
    A mio avviso la vera democrazia si ha quando l'intero popolo, ogni singola persona, ha la possibilità di dare la propria preferenza su tutte le decisioni nazionali.

    Purtroppo questo è impossibile poichè ogni giorno saremmo chiamati a votare e i costi di questo sistema sarebbero enormi, in più bisogna tener conto che per decidere correttamente bisogna essere ben informati e il popolo purtroppo è scarsamente informato.






    Non proprio Ricky, prendiamo ad esempio Atene e vediamo che il problema non è quello del numero delle votazioni, perchè ci sarebbe comunque un consiglio (formato a rotazione da tutti i cittadini ed eletto dai cittadini stessi) che prende le decisioni per tutti. Il vero problema è il numero dei cittaidini: ad Atene questi erano solo 60.000, mentre in Italia (ad esempio) sarebbero circa 40/45 milioni. E' questo uno dei principali motivi per cui la democrazia diretta non è applicabile.


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    00 07/07/2006 16:38
    Re: Re:

    Scritto da: Suppiluliumas 06/07/2006 18.47



    Upuaut, sai cosa significa realmente dittatura? No a quanto pare! L'accezione "dittatore" come la conosciamo noi, è stata data dal New York Times (mi pare) negli anni '30 per definire mussolini. Il vero significato è:
    Dittatore: dal latino dictatorem da dictare intensivo di dicere dire comandare, onde si fece dictum comando, ordine; magistrato sovrano nell'antica repubblica romana, eletto a tempo nei gravi momenti della repubblica, il quale aveva potestà illimitata si in guerra che in pace; così chiamato perchè quello che dettava, ossia ordinava, era legge.
    Da www.etimo.it



    Grazie per avermi illuminato. [SM=x278632]
    E quindi?
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    00 07/07/2006 18:42
    Re:

    Scritto da: BRESCIAGGHER 20/05/2006 22.35
    Proviamo a definire questo concetto




    la democrazia?
    il male minore.




    Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
    In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
    Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


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    00 08/07/2006 15:44
    Re: Re: Re:

    Scritto da: (Upuaut) 07/07/2006 16.38


    Grazie per avermi illuminato. [SM=x278632]
    E quindi?




    La dittaura della maggioranza sulla minoranza è un'ottima cosa! Comunque in una vera democrazia non credo ci debbano essere una maggioranza e una minoranza.


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    00 08/07/2006 16:30

    Scritto da: Suppiluliumas 06/07/2006 18.54




    Non proprio Ricky, prendiamo ad esempio Atene e vediamo che il problema non è quello del numero delle votazioni, perchè ci sarebbe comunque un consiglio (formato a rotazione da tutti i cittadini ed eletto dai cittadini stessi) che prende le decisioni per tutti. Il vero problema è il numero dei cittaidini: ad Atene questi erano solo 60.000, mentre in Italia (ad esempio) sarebbero circa 40/45 milioni. E' questo uno dei principali motivi per cui la democrazia diretta non è applicabile.



    Con internet facilmente.
    Altrimenti possiamo dividerci in tanti staterelli.
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    00 08/07/2006 17:03
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Suppiluliumas 08/07/2006 15.44



    La dittaura della maggioranza sulla minoranza è un'ottima cosa! Comunque in una vera democrazia non credo ci debbano essere una maggioranza e una minoranza.



    Le due frasi sono in contraddizione.

    Comunque..
    Io volevo dire che se una minoranza richiede determinati diritti, e la maggioranza "democraticamente" NON glieli concede, allora non è democrazia.
    E' la dittatura della maggioranza.





    [Modificato da (Upuaut) 08/07/2006 17.04]

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    00 08/07/2006 18:46

    Scritto da: (Upuaut) 08/07/2006 17.03


    Le due frasi sono in contraddizione.

    Comunque..
    Io volevo dire che se una minoranza richiede determinati diritti, e la maggioranza "democraticamente" NON glieli concede, allora non è democrazia.
    E' la dittatura della maggioranza.





    [Modificato da (Upuaut) 08/07/2006 17.04]




    Meglio di tutto è lo stato per contratto così la minoranza può andarsene quando vuole senza dovere obbligare la maggioranza a concedere diritti.
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    00 08/07/2006 18:57
    Re:

    Scritto da: Suppiluliumas 06/07/2006 18.54

    Non proprio Ricky, prendiamo ad esempio Atene e vediamo che il problema non è quello del numero delle votazioni, perchè ci sarebbe comunque un consiglio (formato a rotazione da tutti i cittadini ed eletto dai cittadini stessi) che prende le decisioni per tutti. Il vero problema è il numero dei cittaidini: ad Atene questi erano solo 60.000, mentre in Italia (ad esempio) sarebbero circa 40/45 milioni. E' questo uno dei principali motivi per cui la democrazia diretta non è applicabile.


    Come ha detto Vota DC bisognerebbe studiare un metodo tecnologico e sopratutto sicuro.

    Comunque nell'antica grecia non erano 60.000 votanti ma pochi oligarchi a votare.
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    00 08/07/2006 19:01
    Vota DC riesce sempre a dire la cosa più insensata del topic.

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    00 08/07/2006 20:14

    Scritto da: (Upuaut) 08/07/2006 19.01
    Vota DC riesce sempre a dire la cosa più insensata del topic.




    Lo so che odi internet...
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    Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: (Upuaut) 08/07/2006 17.03


    Le due frasi sono in contraddizione.




    La prima frase (fino al punto escalmativo) è la spiegazione alla mia affermazione precedente. La seconda frase è una constatazione!



    Comunque..
    Io volevo dire che se una minoranza richiede determinati diritti, e la maggioranza "democraticamente" NON glieli concede, allora non è democrazia.
    E' la dittatura della maggioranza.




    E' vero, ma ti rispondo come sopra, in una "vera" democrazia, non doverbbe esserci una distinzione tra maggioranza e minoranza.




    [Modificato da (Upuaut) 08/07/2006 17.04]




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    00 12/07/2006 18:26
    Re: Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 08/07/2006 18.57

    Come ha detto Vota DC bisognerebbe studiare un metodo tecnologico e sopratutto sicuro.




    Ma esiste questo strumento? Internet è davvero così sicuro?



    Comunque nell'antica grecia non erano 60.000 votanti ma pochi oligarchi a votare.



    Intendevo nel miglior periodo della democrazia di Atene (prima di Socrate più o meno)


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    Re:

    Scritto da: Suppiluliumas 12/07/2006 18.26
    Ma esiste questo strumento? Internet è davvero così sicuro?


    No, difatti ho scritto "bisognerà" trovare un sistema sicuro, perchè attualmente non c'è.
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    Re: Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 13/07/2006 13.17

    No, difatti ho scritto "bisognerà" trovare un sistema sicuro, perchè attualmente non c'è.





    Ma ne potrà mai esistere uno davvero affidabile?
    Al momento quindi quello attuale è il migliore, se poi chi governa lo fà in modo "poco democratico" è un altro paio di maniche.


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    Augustus Matteus Imperato
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    00 11/02/2007 01:43
    Re:

    Scritto da: Vota DC 08/07/2006 18.46


    Meglio di tutto è lo stato per contratto così la minoranza può andarsene quando vuole senza dovere obbligare la maggioranza a concedere diritti.


    questa nessuno l'ha recepita..ma è geniale!
    Vota DC...hai appena personalissimamente posto le fondamenta teoriche del movimento anarchico [SM=x278632] !

    [Modificato da Augustus Matteus Imperato 11/02/2007 1.48]

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    00 12/02/2007 20:08
    Qual'è l'elemento fondamentale, la caratteristica pregnante della democrazia?
    il consenso? la libertà? l'uguaglianza? il poter controllare più o meno direttamente i governanti?

    Bobbio la definiva così: "per regime democratico si intende primariamente un insieme di regole e di procedure per la formazione di decisioni collettive, in cui è prevista e facilitata la partecipazione più ampia possibile degli interessati".

    Bella definizione, ma rende chiaro quanto il concetto di democrazia sia molto "variabile". Se prendiamo dieci persone, avremo dieci definizioni diverse, e ognuno metterà in cima un valore proprio.


    Uno (il?) dei problemi della democrazia è che è un "metodo" di governo, invece che una forma.
    Non propone ideali, come invece facevano le monarchie, le teocrazie, e persino le dittature. Proponevano valori forti (spesso identificabili con leader carismatici) che erano condivisi se non da tutta la popolazione almeno da buona parte di essa.
    Ovviamentre questi valori erano effimeri e irreali, non si può definire Bene e Male. Ma l'idea che fossero valori rappresentati in maniera forte dal governo aiutava il consenso. Le illusioni aiutano a vivere!
    Io seguo sempre il gregge.

    Sono il lupo.

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    00 13/02/2007 15:40
    Re:

    Scritto da: -Asmodeus- 12/02/2007 20.08

    Bella definizione, ma rende chiaro quanto il concetto di democrazia sia molto "variabile". Se prendiamo dieci persone, avremo dieci definizioni diverse, e ognuno metterà in cima un valore proprio.



    La democrazia dovrebbe appunto cercare di mediare le 10 idee diverse, per far si che possano coesistere.







    Uno (il?) dei problemi della democrazia è che è un "metodo" di governo, invece che una forma.



    Il maggior problema è che la gente pensa che la democrazia sia una forma di governo.


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    Duca Conte Barambani
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    00 14/02/2007 20:33
    Democrazia...

    Come diceva qualcuno che non ricordo democrazia vuol dire governo di molti,ma giustamente dei molti poveri.

    La Democrazia ad Atene da Clistene a Pericle è stata esercitata soltanto da una limitata cerchia di persone...
    Lo spazio circolare della politica come spazio dell'eguaglianza è ricavato attraverso l'esclusione,è limitato da profonde differenze : quella tra liberi e schiavi,tra uomini e donne,tra ricchi e poveri...

    Poi non si può dire che i Filosofi amassero la Democrazia...Platone per esempio la criticava come il penultimo stadio prima della tirannia ed essendo sicuro della filosofia del bene supremo perseguitato soltanto dai filosofi non lasciava certo decidere al popolino quale forma politica adottare.

    La vera democrazia è un'utopia non perchè l'uomo non sarebbe in grado di fare certe cose...ma perchè non è proprio possibile attuarla materialmente...

    Per quanto riguarda una costruttiva critica al concetto di democrazia rimando a due libri...

    La democrazia degli altri di Amartya Sen
    e
    Critica alla retorica democratica di Luciano Canfora




    --------------------------------------------------------------------------------

    Il mio unico timore è quello di non essere frainteso-Wilde
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    Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 14/02/2007 20.33
    Democrazia...

    Come diceva qualcuno che non ricordo democrazia vuol dire governo di molti,ma giustamente dei molti poveri.




    Demo-crazia: governo del popolo (demos), inteso come la parte più povera della popolazione.
    Era stata definita la forma di governo "corrotta" della politeia.





    La Democrazia ad Atene da Clistene a Pericle è stata esercitata soltanto da una limitata cerchia di persone...
    Lo spazio circolare della politica come spazio dell'eguaglianza è ricavato attraverso l'esclusione,è limitato da profonde differenze : quella tra liberi e schiavi,tra uomini e donne,tra ricchi e poveri...






    Effettivamente nell'Atene del V secolo, su una popolazione complessiva di circa 200-250 mila persone, solo 40 mila erano considerate "cittadini" e quindi potevano partecipare nelle istituzioni democratiche. Le altre persone si dividevano in: familiari dei cittadini (le donne ed i minori di 18 anni), i meteci (gli stranieri) e i loro familiari, gli schiavi.


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