Un concetto che ormai l'umanità ha abbandonato è quello di morale ed etica...Tutto intorno a noi si muove per puro guadagno o per pura convenienza e comodità.
Pochi giorni fa pensavo ad un ragazzo,un mio conoscente,che sta con una ragazza e nello stesso tempo,da diversi mesi ormai,si frequenta con un'altra ovviamente all'insaputa della morosa,che avrebbe qualcosa da dire a riguardo,ma che come l'ignara politica di superficie viene sviata dai servizi segreti,lei è ignara di quello che le sta capitando e di chi le sta a fianco...
La tranquillità con cui mi ha riferito questo fattaccio mi ha lasciato basito e mi ha fatto pensare...
Ma dov'è la nobiltà d'animo nel fare il nostro comodo sulle spalle degli altri?dov'è la gioia,la potenza,la grandiosità di dire...non l'ho presa in giro...non l'ho insultata nel profondo,nell'animo?
è da diverso tempo che ci penso a questa cosa,ma l'umanità ha perso la moralità...ha perso quello che Kant chiama Imperativo categorico...
Non mi baso soltanto si questo...ma anche su altro,non soltanto sul rapporto moroso-morosa,ma anche sul rapporto tra padre e figlio,tra semplici estranei,x e y della società capitalista,che senza ombra di dubbio,ha diversi pregi...ma anche i suoi sacrosanti difetti...
La morale dovrebbe guidare il mondo,anzi,in teoria la morale è presente in ogni persona,ed è quello che ci differenzia da un qualsiasi animale...ma ad ogni persona è presente in quantità diversa...
Perchè ogni persona non capisce che una persona morale è migliore rispetto ad una persona immorale?
E qui mi ha fatto pensare ad un concetto del quale ne ho parlato con DEF...
Secondo lui non esistono realtà oggettive,non esiste un dato unico condiviso da tutti...
Questa cosa secondo me è sbagliata,se no,se fosse vera questa cosa,il concetto di morale andrebbe in pezzi...
La realtà secondo me è che sappiamo benissimo dov'è il comportamento giusto in ogni azione,ma ce ne freghiamo di attuarlo,perchè il 90% delle volte è svantaggioso per noi...e non parlo di farsi le canne o che altro...ma di fare delle scelte...che inevitabilmente ti portano ad essere una persona "cattiva" od una persona "buona"(valutandone il lato totalmente soggettivo del termine)eticamente parlando.
La mia personale concezione della vita è un continuo tentativo di avvicinarsi a quell'asintoto che si chiama "Perfezione morale"
Chiudo questa mia riflessione con delle massime di grandissimi autori...
L'esistenza precede l'Essenza-Sartre
La metafisica della politica è il regno del diritto-Kant
E una mia personale modifica alla massima di Trasimaco:
Il giusto altro non è che l'utile del moralista
Cosa ne pensate di ciò?
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Il mio unico timore è quello di non essere frainteso-Wilde