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La morale e il XXI secolo

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    Duca Conte Barambani
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    00 12/04/2007 13:12
    Un concetto che ormai l'umanità ha abbandonato è quello di morale ed etica...Tutto intorno a noi si muove per puro guadagno o per pura convenienza e comodità.
    Pochi giorni fa pensavo ad un ragazzo,un mio conoscente,che sta con una ragazza e nello stesso tempo,da diversi mesi ormai,si frequenta con un'altra ovviamente all'insaputa della morosa,che avrebbe qualcosa da dire a riguardo,ma che come l'ignara politica di superficie viene sviata dai servizi segreti,lei è ignara di quello che le sta capitando e di chi le sta a fianco...
    La tranquillità con cui mi ha riferito questo fattaccio mi ha lasciato basito e mi ha fatto pensare...
    Ma dov'è la nobiltà d'animo nel fare il nostro comodo sulle spalle degli altri?dov'è la gioia,la potenza,la grandiosità di dire...non l'ho presa in giro...non l'ho insultata nel profondo,nell'animo?
    è da diverso tempo che ci penso a questa cosa,ma l'umanità ha perso la moralità...ha perso quello che Kant chiama Imperativo categorico...
    Non mi baso soltanto si questo...ma anche su altro,non soltanto sul rapporto moroso-morosa,ma anche sul rapporto tra padre e figlio,tra semplici estranei,x e y della società capitalista,che senza ombra di dubbio,ha diversi pregi...ma anche i suoi sacrosanti difetti...
    La morale dovrebbe guidare il mondo,anzi,in teoria la morale è presente in ogni persona,ed è quello che ci differenzia da un qualsiasi animale...ma ad ogni persona è presente in quantità diversa...
    Perchè ogni persona non capisce che una persona morale è migliore rispetto ad una persona immorale?
    E qui mi ha fatto pensare ad un concetto del quale ne ho parlato con DEF...
    Secondo lui non esistono realtà oggettive,non esiste un dato unico condiviso da tutti...
    Questa cosa secondo me è sbagliata,se no,se fosse vera questa cosa,il concetto di morale andrebbe in pezzi...
    La realtà secondo me è che sappiamo benissimo dov'è il comportamento giusto in ogni azione,ma ce ne freghiamo di attuarlo,perchè il 90% delle volte è svantaggioso per noi...e non parlo di farsi le canne o che altro...ma di fare delle scelte...che inevitabilmente ti portano ad essere una persona "cattiva" od una persona "buona"(valutandone il lato totalmente soggettivo del termine)eticamente parlando.
    La mia personale concezione della vita è un continuo tentativo di avvicinarsi a quell'asintoto che si chiama "Perfezione morale"
    Chiudo questa mia riflessione con delle massime di grandissimi autori...

    L'esistenza precede l'Essenza-Sartre
    La metafisica della politica è il regno del diritto-Kant

    E una mia personale modifica alla massima di Trasimaco:
    Il giusto altro non è che l'utile del moralista


    Cosa ne pensate di ciò?
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    Il mio unico timore è quello di non essere frainteso-Wilde
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    Pius Augustus
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    00 12/04/2007 18:33
    Le realtà oggettive esistono,e la più fondamentale,basilare di tutte è:per un individuo conta solo se stesso,consciamente ed insconsciamente.La morale fin tanto che fa credere che altre cose siano importanti oltre che il proprio IO è solo una deleteria farsa.Personalmente non accetto alcuna forma di morale,e più passa il tempo meno sono propenso a farlo;le regole del vivere civile vanno rispettate non in quanto tali giuste,o perchè ispirate da principi superiori,ma perchè mi aiutano a vivere meglio,e quindi contribuiscono alla piena soddisfazione dell'IO (un IO non è mai soddisfatto,comunque sia).
    Conta solo l'IO,la scelta giusta è solo e unicamente quella che va a vantaggio dell'IO.Tutto sta nel capire cosa va veramente a vantaggio dell'IO.
    L'egoismo è alla base del mondo,e ogni atto,anche il più apparentemente disinteressato risponde solo all'egoismo,non certo alla morale.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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    Duca Conte Barambani
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    00 12/04/2007 20:24
    Re:

    Scritto da: Pius Augustus 12/04/2007 18.33
    Le realtà oggettive esistono,e la più fondamentale,basilare di tutte è:per un individuo conta solo se stesso,consciamente ed insconsciamente.La morale fin tanto che fa credere che altre cose siano importanti oltre che il proprio IO è solo una deleteria farsa.Personalmente non accetto alcuna forma di morale,e più passa il tempo meno sono propenso a farlo;le regole del vivere civile vanno rispettate non in quanto tali giuste,o perchè ispirate da principi superiori,ma perchè mi aiutano a vivere meglio,e quindi contribuiscono alla piena soddisfazione dell'IO (un IO non è mai soddisfatto,comunque sia).
    Conta solo l'IO,la scelta giusta è solo e unicamente quella che va a vantaggio dell'IO.Tutto sta nel capire cosa va veramente a vantaggio dell'IO.
    L'egoismo è alla base del mondo,e ogni atto,anche il più apparentemente disinteressato risponde solo all'egoismo,non certo alla morale.




    Inutile dire che sono in completo disaccordo con te [SM=x278633]
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    Pius Augustus
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    00 12/04/2007 21:18
    era abbastanza chiaro [SM=x278632]
    e gli altri che dicono?


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    00 13/04/2007 13:22
    Re:

    Scritto da: Pius Augustus 12/04/2007 21.18
    era abbastanza chiaro [SM=x278632]
    e gli altri che dicono?




    Nessuno risponde [SM=x278644]
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    00 13/04/2007 17:19
    Anche secondo me non esistono realtà oggettive, le uniche logiche di vita sono l'egoismo e il miglior vantaggio possibile.
    Etica e morale sono solo sovrastrutture che ci si è creati per mantenere quelle situazione di più o meno ordine che garantiscono il presumibile maggior soddisfacimento dei propri scopi.
    Nel XXI secolo (che per altro è appena iniziato)la morale "tradizionale" cede perchè non è più adatta a garantire questo soddisfacimento.
    il sonno della ragione genera mostri

    caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
    mentre che 'l danno e la vergogna dura
    Non veder, non sentir m'è gran ventura.
    però non mi destar; deh, parla basso!

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    Duca Conte Barambani
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    00 13/04/2007 19:25
    Re:

    Scritto da: DarkWalker 13/04/2007 17.19
    Anche secondo me non esistono realtà oggettive, le uniche logiche di vita sono l'egoismo e il miglior vantaggio possibile.
    Etica e morale sono solo sovrastrutture che ci si è creati per mantenere quelle situazione di più o meno ordine che garantiscono il presumibile maggior soddisfacimento dei propri scopi.
    Nel XXI secolo (che per altro è appena iniziato)la morale "tradizionale" cede perchè non è più adatta a garantire questo soddisfacimento.




    Si ma non pensi che la morale sia proprio il superamento,a discapito della nostra soddisfazione personale,di questa crisi della moralità?
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    00 13/04/2007 19:28
    Una morale universale non esiste, ne esiste una per ogni cultura del mondo, che spesso ma non sempre coincide con la religione.

    Per farvi un esempio in Italia c'è una concezione soggettiva di morale e immorale, però ormai si è perso tale valore e si commettano senza alcun problema gesti immorali.

    Personalmente trovo che la morale debba avere un certa importanza nella nostra vita, ma non dev'essere un dogma assoluto.

    Ad esempio io ho rifiutato un lavoro come agente commerciale per l'enel gas, nonostante lo stipendio fosse molto alto, dovevo mentire alla gente passandogli il contratto del gas dall'Aem all'Enel gas senza però dirglielo chiaramente.
    Però ho anche frequentato ragazze fidanzate. [SM=x278632]
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    DarkWalker
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    00 13/04/2007 19:32
    Re: Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 13/04/2007 19.25



    Si ma non pensi che la morale sia proprio il superamento,a discapito della nostra soddisfazione personale,di questa crisi della moralità?



    Beh dipende, i conservatori pensano che la via ottimale sia quella lasciata alle spalle, gli innovatori il contrario.
    Però in genere ha quasi sempre prevalso il nuovo sul vecchio, anche perchè la realtà cambia, sarebbe illogico che a realtà nuove corrispondessero moralità sempre uguali
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    00 13/04/2007 19:57
    anche secondo me la maggior parte della gente si basa sull'egoismo, ma ognuno poi sviluppa anche una propria morale basandosi sulle proprie credenze.
    La morale "di tutti" dovrebbe servire a garantire lo status quo. Oppure dovrebbe essere una morale religiosa e in questo caso determinarlo.




    Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
    In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
    Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


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    00 13/04/2007 20:34
    Re: Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 13/04/2007 19.25



    Si ma non pensi che la morale sia proprio il superamento,a discapito della nostra soddisfazione personale,di questa crisi della moralità?



    io più che altro lo trovo un ragionamento irrazionale,senza scopo.


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    00 15/04/2007 19:47
    Re: Re: Re:

    Scritto da: Pius Augustus 13/04/2007 20.34


    io più che altro lo trovo un ragionamento irrazionale,senza scopo.




    Senza scopo il comportarsi con rettitudine?
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    00 15/04/2007 22:34
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 15/04/2007 19.47



    Senza scopo il comportarsi con rettitudine?



    se questo porta a negare la superiorità dell'io a tutto il resto si.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
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    00 16/04/2007 21:55
    Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Pius Augustus 15/04/2007 22.34


    se questo porta a negare la superiorità dell'io a tutto il resto si.




    Ma in che senso?Che povertà ha la vita seguendo soltanto la convenienza del proprio io?
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    00 16/04/2007 22:32
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 16/04/2007 21.55



    Ma in che senso?Che povertà ha la vita seguendo soltanto la convenienza del proprio io?



    in realtà non è possibile non seguire la volontà e la convenienza dell'IO,il punto sta nel riconoscerlo o meno.
    Seguire determinati principi,se ti soddisfa,è contribuire alla soddisfazione dell'IO e quindi è accettabilissimo.Irrazionale sarebbe pensare di andare contro l'IO seguendo in alternativa una morale,ma questo non è possibile nei fatti.


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    00 18/04/2007 09:53
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Pius Augustus 16/04/2007 22.32


    in realtà non è possibile non seguire la volontà e la convenienza dell'IO,il punto sta nel riconoscerlo o meno.
    Seguire determinati principi,se ti soddisfa,è contribuire alla soddisfazione dell'IO e quindi è accettabilissimo.Irrazionale sarebbe pensare di andare contro l'IO seguendo in alternativa una morale,ma questo non è possibile nei fatti.



    Cioè...il tuo discorso ha senso...e anche secondo me è cosi...ma non c'entra niente con l'argomento del mio post...
    Filosoficamente parlando è vero quello che dici,cioè che nonostante mi comporto secondo un codice morale lo faccio per essere IO una persona migliore...Ma il punto è un'altro...
    Lo sbaglio è quando il tuo IO(inteso come convenienza pratica)prevarica una vita dedita alla morale...
    La vita è fatta di scelte...la tua essenza dipende da quale prendi.


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    00 18/04/2007 12:45
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 18/04/2007 9.53


    Cioè...il tuo discorso ha senso...e anche secondo me è cosi...ma non c'entra niente con l'argomento del mio post...
    Filosoficamente parlando è vero quello che dici,cioè che nonostante mi comporto secondo un codice morale lo faccio per essere IO una persona migliore...Ma il punto è un'altro...
    Lo sbaglio è quando il tuo IO(inteso come convenienza pratica)prevarica una vita dedita alla morale...
    La vita è fatta di scelte...la tua essenza dipende da quale prendi.





    è diverso,la morale può o meno coincidere con la tua soddisfazione,se coincide bene,altrimenti perchè farlo?
    fra l'altro non credo che ci sia mai stato un caso del genere.


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    00 18/04/2007 15:44
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Pius Augustus 18/04/2007 12.45


    è diverso,la morale può o meno coincidere con la tua soddisfazione,se coincide bene,altrimenti perchè farlo?
    fra l'altro non credo che ci sia mai stato un caso del genere.




    Perchè se no si è alla stregua degli ultra che vanno a sfasciare gli stadi???
    Perchè se no si ha una povertà interiore incredibile...
    Inseguire qualcosa di più grande del semplice e squallido tornaconto personale...

    La gente nella storia che è morta per seguire un ideale?ovviamente lo facevano per il proprio tornaconto personale...


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    00 18/04/2007 16:04
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Duca Conte Barambani 18/04/2007 15.44



    Perchè se no si è alla stregua degli ultra che vanno a sfasciare gli stadi???
    Perchè se no si ha una povertà interiore incredibile...
    Inseguire qualcosa di più grande del semplice e squallido tornaconto personale...

    La gente nella storia che è morta per seguire un ideale?ovviamente lo facevano per il proprio tornaconto personale...





    non è di tornaconto che parlo [SM=x278629]
    senza dubbio chiunque muoia per un ideale pensa che quello che fa è giusto e corrisponde alle sue pulsioni più profonde,non gli viene imposto dall'esterno.
    Non vedo la povertà interiore di cui parli,più che altro vedo il pensiero di una morale astratta ed indipendente dagli uomini come una squallida farsa creata per indottrinare e controllare gli uomini.
    Indubbiamente molte persone degne ci credevano,e lo fanno ancor oggi,ma è come la religione:un misticismo consolatorio,oppure un modus vivendi.
    La differenza con gli ultras non è assoluta:io sono diverso dagli ultras in quanto ho una diversa concezione del comportamento e della civiltà,e non vedo il motivo di andare a sfogare le frustrazioni allo stadio;inoltre il suo agire difficilmente andrà a suo favore alla fin fine,perchè preclude la possibilità della convivenza civile,danneggiando il suo stesso interesse.In questo senso,lui non riesce ad analizzare davvero il suo interesse o il fine delle sue pulsioni e allora si diventa una bestia preda solo dell'istinto.


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    Suppiluliumas
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    00 21/04/2007 17:26
    Primo: a mio parere nono si può scindere la morale "occidentale" dalla religione, perchè è da li che deriva.
    Secondo: la civiltà è in continua evoluzione e con essa dovrebbe evolversi la morale.
    Con queste premesse voglio arrivare a dire che se la Chiesa non si "evolve" non si evolverà neanche la morale.
    Oggi siamo legati ad una morale che andava bene fino a 50 fa, dobbiamo aggiornarla. Il problema è che vivere civilmente è diventato un optional, oggi ognuno si comporta come vuole senza pensare alle conseguenze degli atti commessi che si hanno nei confronti dei terzi; non bisogna però ridurre la morale portandola a questo livello, la si dovrebbe rendere soltanto più elastica.


    Sapiente è soltanto chi sa di non sapere.
    Conosci te stesso.
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    Augustus Matteus Imperato
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    00 29/04/2007 19:48
    Re:

    Scritto da: Suppiluliumas 21/04/2007 17.26
    Primo: a mio parere nono si può scindere la morale "occidentale" dalla religione, perchè è da li che deriva.
    Secondo: la civiltà è in continua evoluzione e con essa dovrebbe evolversi la morale.
    Con queste premesse voglio arrivare a dire che se la Chiesa non si "evolve" non si evolverà neanche la morale.
    Oggi siamo legati ad una morale che andava bene fino a 50 fa, dobbiamo aggiornarla. Il problema è che vivere civilmente è diventato un optional, oggi ognuno si comporta come vuole senza pensare alle conseguenze degli atti commessi che si hanno nei confronti dei terzi; non bisogna però ridurre la morale portandola a questo livello, la si dovrebbe rendere soltanto più elastica.


    Dunque....
    la morale occidentale è in effetti in buona parte la morale cristiana...MA cn la fondamentalissima differenza che mentre la morale cristiana è legata alla fede nell'esistenza di un Dio, e quindi non valida senza di esso, la morale occidentale si propone come universalmente e intrinsecamente giusta, indipendentemente dalle condizioni contingenti.
    Cio la rende superiore alla mera morale cristiana

    è pero anche vero che possiamo ribaltare la cosa: nn esiste una morale con intrinseco valore effettuale e intrinseca giustizia & giustezza: la morale è un dover essere nn necessariamente coincidente con l'essere, e comunque di derivazione soggettiva: essa discende quindi ,consapevolmente o inconsapevolmente, dalla volontà del piu "forte"(inteso in senso lato).
    intesa in questo senso e giudicata cn questi criteri la morale cristiana è piu valida , in quanto è proposta( o imposta) dall'Individuo piu "forte" in circolazione

    ricollegandomi al discorso principale penso quindi anch'io che sia sbagliato attribuire alla moralità un valore in essa insito,in quanto essa medesima nn ne presenta...
    un individuo che nn crede nella "morale" nn è necessariamente povero "dentro": tutto dipende da quanta consapevolezza pone nella questione : in effettiegli vive come alla stregua di un essere nn civilizzato,barbarico MA magaria differenza di questi egli ha concepito la possibilità che esistesse la Morale, e ha soppesato la validità sostanziale della stessa.Ha poi quindi raggiunto una sorta di sintes dialettica --> vita al di fuori di ogni morale ed etica---> civilizzazione e quindi scoprta dela morale ed acquiescenza alla stessa---->scoperta dell'inesistente valore intrsineco della morale, e mantenimento della stessa come convenzione necessaria allo sviluppo dell'Io, preso in generale, e quindi di ogni Io.

    [Modificato da Augustus Matteus Imperato 29/04/2007 19.50]

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    Suppiluliumas
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    00 02/05/2007 17:45
    Re: Re:

    Scritto da: Augustus Matteus Imperato 29/04/2007 19.48

    Dunque....
    la morale occidentale è in effetti in buona parte la morale cristiana...MA cn la fondamentalissima differenza che mentre la morale cristiana è legata alla fede nell'esistenza di un Dio, e quindi non valida senza di esso, la morale occidentale si propone come universalmente e intrinsecamente giusta, indipendentemente dalle condizioni contingenti.
    Cio la rende superiore alla mera morale cristiana


    [Modificato da Augustus Matteus Imperato 29/04/2007 19.50]






    Quello che intendo dire io è che dall'editto di Costantino in poi, nonostante le varie riforme e scissioni, l'occidente è stato sotto il "dominio spirituale" della Chiesa.
    Con il passare dei secoli la morale imposta dalla religione è diventata comune come dato di fatto.
    Con morale occidentale intendo quella Europea e quella del nord america e dell'Australia che non sono altro che ex domini europei.


    Sapiente è soltanto chi sa di non sapere.
    Conosci te stesso.