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Django Reinhardt - Due dita per una chitarra gitana

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  • Asgeir Mickelson
    00 16/12/2007 21:51



    Jean -Baptiste "Django" Reinhardt nasce il 23 Gennaio del 1910 da una famiglia nomade e propriamente appartenente alla tribù Manouche (zingari dell'Alsazia). Django mostra capacità e interessi musicali fin da piccolo e già all'inizio del decennio successivo è molto apprezzato nel suonare il banjo nei piccoli locali dei bassifondi di Parigi. Alla fine degli anni '20 avviene l'incontro con Louis Vola che allora fisarmonicista propone a Django un nuovo genere che arriva dall'America: il Jazz. Ma la tragedia lo colpisce quando un incendio scoppiato nel suo carrozzone lo priva dell'uso quasi totale dell'anulare e del mignolo della mano sinistra.

    Durante la convalescenza riprende in mano uno strumento: la chitarra, ed elabora una tecnica tutta personale e un po' aggressiva dovuta alla forza impressa dalle due dita illese. Infatti l'anulare e il mignolo vengono utilizzate solo per le frasi armoniche e in particolare per l'estensione degli accordi di quinta o di nona. Nel 1934 quando Django, Grappelli e Vola si trovano a suonare nella stessa orchestra a Parigi, decidono di formare (insieme a Roger Chaput e Joseph Reinhardt, fratello di Django ed entrambi chitarristi) le "Quintette du Hot Club de France" e subito una piccola casa discografica, la Ultraphone, si fa subito avanti offrendo loro la possibilità di incidere (direttamente su disco) i primi brani tra cui "Lady Be Good".

    Nonostante il successo, la notorietà e la possibilità di suonare stabilmente in giro per l'Europa, Django non riesce a fare a meno di vagabondare o di passare il tempo tra sale da biliardo o tavoli da gioco e nemmeno il "povero" Vola riesce nell'intento di accasarlo quando tenta di fargli affittare una villetta vicino alla sua: molte volte la band doveva suonare senza di lui o cominciare la serata in forte ritardo.

    Verso la fine degli anni '40 Django viene accolto entusiasticamente anche negli Stati Uniti grazie a una tournée insieme a Duke Ellington. La fama e i dischi che lo avevano preceduto gli anni addietro avevano già posto le basi per il suo trionfo. Negli ultimi anni (1952/53) quando il vagabondare sembra aver lasciato spazio alla puntualità sul lavoro e a una certa stabilità di dimora, problemi di salute (pressione alta?) cominciano ad avere il sopravvento. Django muore il 16 Maggio 1953 all'età di 44 anni lasciando incisioni che ancora oggi stupiscono, affascinano o fanno impazzire i chitarristi e gli amanti del Jazz di oggi.
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    mariusko
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    Divinità Del Forum
    00 18/12/2007 13:28
    Stabiliante. La chitarra senza l'anulare non si puo' proprio suonare. Come avrà fatto?

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    Amministratore di


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    =mz87=
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    Veterano Del Forum
    00 18/12/2007 13:30
    un grande chitarrista...anche se la sua musica non è tra le mie preferite...


  • Asgeir Mickelson
    00 22/12/2007 20:01
    Me lo fecero conoscere alcuni amici di chat, molto prima di conoscere FFZ ma per molto tempo non ne ascoltai nemmeno una nota. Poi, decisi di dargli retta. [SM=x125658]
  • Asgeir Mickelson
    00 22/12/2007 20:03
    Re:
    mariusko, 18/12/2007 13.28:

    Stabiliante. La chitarra senza l'anulare non si puo' proprio suonare. Come avrà fatto?




    Indubbiamente ha sviluppato una tecnica propria ma non saprei aiutarti in quanto non suono. Mario, tu suoni la chitarra? Sapresti abbozzare una risposta? [SM=x125634]
  • Asgeir Mickelson
    00 22/12/2007 20:04
    Re:
    =mz87=, 18/12/2007 13.30:

    un grande chitarrista...anche se la sua musica non è tra le mie preferite...




    Questione di gusti però come giustamente affermi rimane un colosso. [SM=x125595]