Lux-86, 16/03/2008 23.55:
e già, e dove scappo? Nelle isole pachistane (Gran Bretagna) nell'algeria europea (Francia) nella nuova turchia (Germania) o negli emirati spagnoli? Piuttosto è l'Italia l'ultimo fortino da difendere!
Hai ben poco da difendere, visto come siamo ridotti a livello di valori e di senso civico.
Riccardo.cuordileone, 17/03/2008 19.18:
Non è una semplice questione razziale, ma bensì culturale, si perderanno le nostre tradizioni, ne subentreranno delle allogene, i nostri figli andranno vestiti da albanotti o da peruviani, mangieranno hamburger e kebap, ascolteranno melodie sud-americane e boiate hip-hop e così via...
A voi sinistroidi potrebbe fare piacere ma a me no!
Io voglio che mio figlio si sposi almeno un'italiana, che si vesta da occidentale, che mangi la polenta e che ascolti Van De Sfroos!
In mezzo a gente che faccia altrettanto!
Le tradizioni non si perdono a causa degli immigrati, visto che in paesi con forti flussi immigratori tipo USA e Inghilterra non le hanno affatto perse (Thanksgiving per dirne una).
Già i miei coetanei mangiano hamburger e kebab (buonissimo tra l'altro), e ascoltano hip hop, e salsa, che sono sempre meglio del nostrano Gigi D'Alessio
.
La diversità è fonte di arricchimento culturale. Non parlo di globalizzazione, ma di integrazione. Sono due concetti diversi.
Io voglio che mio figlio/a si sposi con la persona che ama: uomo, donna, italiano, straniero, cattolico o no, bianco o nero che sia non conta, l'importante è che siano felici loro. E voglio che mangino ciò che gli piace non ciò che piace a me, se poi fosse anche meno contaminato di quello che mangio io sarebbe meglio, ma questo significa chiedere troppo.
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I always hope for the best. Experience, unfortunately, has taught me to expect the worst."
Elim Garak DS9
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